venerdì 16 novembre 2012

Il castello di sabato 17 novembre





SELLIA (CZ) – Castello normanno

Venne edificato verso la metà del XII secolo, durante il periodo normanno, per volere di Roberto detto il Guiscardo (lo svelto) 1015 – 1085, conte, Duca di Puglia, Calabria (1059-1085) e Sicilia (1061-1085), figlio di Tancredi d’Altavilla. Altri storici ritengono invece che la sua costruzione fu voluta da Ruggero il Normanno, padre di Guglielmo il Malo, nel 1057. è certo, comunque, che anche il castello di Sellia faceva parte del complesso sistema difensivo della Calabria, realizzato in epoca normanna per esigenze difensive e feudali. Costruito sulla sommità del colle sovrastante il paese, a presidio del nucleo abitato, il fortilizio doveva essere simile ad altre costruzioni fortificate dell'epoca: grosse muraglie a carattere difensivo, con torri alte e merlate, atte alla difesa piombata, chiudevano una corte interna. Questa struttura fortificata garantiva la sicurezza e la difesa al palazzo baronale, dove il signore dimorava ed amministrava la giustizia. Una torre quadrata di dimensioni superiori alla media, probabilmente con funzioni di mastio, era posta a protezioni dei punti più vulnerabili ed aveva la duplice funzione di sorvegliare il terreno circostante e di costituire l'ultimo baluardo di difesa contro gli assalitori. Inizialmente era nel mastio che alloggiava il feudatario. Su di esso veniva, di norma, alzato il vessillo del signore del luogo, prova tangibile della potenza feudale. Il castello fu, quindi, residenza ordinaria dei baroni che si succedettero al dominio feudale di Sellia, tra cui ricordiamo la famiglia Perrone, fino all'epoca dell'invasione francese quando, abolita la proprietà feudale e ristretta la proprietà dei vassalli, le famiglie di coloro che erano gli ultimi feudatari furono costretti a riparare nei paesi vicini. Seriamente danneggiato dal devastante terremoto del 1783, il castello venne completamente distrutto e ridotto a pochi ruderi dalla terribile alluvione del 1943. La mancanza di un intervento conservativo, purtroppo, ha fatto si che il sito si presenti, attualmente, in uno stato di degrado e di abbandono. Dell'antico fortilizio, oggi, rimangono,solo alcune parti delle possenti mura, che dominano, imponenti, l'intera valle, a cui fa da corona la catena montuosa della Sila Piccola.

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