SELLIA (CZ) – Castello normanno
Venne edificato verso la metà
del XII secolo, durante il periodo normanno, per volere di Roberto detto il
Guiscardo (lo svelto) 1015 – 1085, conte, Duca di Puglia, Calabria (1059-1085)
e Sicilia (1061-1085), figlio di Tancredi d’Altavilla. Altri storici ritengono
invece che la sua costruzione fu voluta da Ruggero il Normanno, padre di
Guglielmo il Malo, nel 1057. è
certo, comunque, che anche il castello di Sellia faceva parte del complesso
sistema difensivo della Calabria, realizzato in epoca normanna per esigenze
difensive e feudali. Costruito sulla sommità del colle sovrastante il paese, a
presidio del nucleo abitato, il fortilizio doveva essere simile ad altre
costruzioni fortificate dell'epoca: grosse muraglie a carattere difensivo, con
torri alte e merlate, atte alla difesa piombata, chiudevano una corte interna.
Questa struttura fortificata garantiva la sicurezza e la difesa al palazzo
baronale, dove il signore dimorava ed amministrava la giustizia. Una torre
quadrata di dimensioni superiori alla media, probabilmente con funzioni di
mastio, era posta a protezioni dei punti più vulnerabili ed aveva la duplice
funzione di sorvegliare il terreno circostante e di costituire l'ultimo
baluardo di difesa contro gli assalitori. Inizialmente era nel mastio che
alloggiava il feudatario. Su di esso veniva, di norma, alzato il vessillo del
signore del luogo, prova tangibile della potenza feudale. Il castello fu,
quindi, residenza ordinaria dei baroni che si succedettero al dominio feudale
di Sellia, tra cui ricordiamo la famiglia Perrone, fino all'epoca
dell'invasione francese quando, abolita la proprietà feudale e ristretta la
proprietà dei vassalli, le famiglie di coloro che erano gli ultimi feudatari
furono costretti a riparare nei paesi vicini. Seriamente danneggiato dal
devastante terremoto del 1783, il castello venne completamente distrutto e
ridotto a pochi ruderi dalla terribile alluvione del 1943. La mancanza di un
intervento conservativo, purtroppo, ha fatto si che il sito si presenti,
attualmente, in uno stato di degrado e di abbandono. Dell'antico fortilizio,
oggi, rimangono,solo alcune parti delle possenti mura, che dominano, imponenti,
l'intera valle, a cui fa da corona la catena montuosa della Sila Piccola.
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