sabato 4 luglio 2015

Il castello di domenica 5 luglio






GENZANO DI ROMA (RM) – Palazzo Sforza-Cesarini

Nel 1153 il territorio, dove già nel XII secolo era stata eretta una torre da parte dei Gandolfi (torre abbattuta nel 1188), venne dato in possesso, dal Papa Anastasio IV, ai cistercensi dell'Abbazia di Sant’Anastasio alle Acque Salvie. Nel 1255, i religiosi vi edificarono un grande Castello fortificato attorno al quale crebbe poi lentamente il paese (Genzano Vecchio). Genzano fu retto dai Cistercensi senza soluzioni di continuo fino al 1378, allorché venne donato dall'Antipapa Clemente VII a Giordano Orsini quale compenso per servigi ricevuti. Nei successivi due secoli, Genzano conobbe l'alterno dominio dei monaci cistercensi, degli Orsini, dei Savellie dei Colonna. Nel 1402 il borgo venne completamente distrutto da un incendio e la sua ricostruzione costrinse i Cistercensi ad alienare numerose proprietà. Infine, i Cistercensi nel 1428 vendettero Genzano e Nemi ai Colonna per la cifra di 15000 fiorini. Nel 1479 fu acquistato dal Card. Guillaume d’Estouteville, protonotaro di Sisto IV per 13300 ducati, con patto di retrovendita, e alla morte di costui, dai due figli illegittimi Girolamo e Agostino. Nel 1485 passò nuovamente ai Colonnesi, ma sotto la giurisdizione della Santa Sede. I Colonna ressero Genzano per circa 80 anni. Sotto di essi Genzano ebbe l'esenzione delle tasse, il che portò a un primo lieve incremento demografico. Il palazzo ducale di Genzano è il monumento più significativo della città, non soltanto per i valori architettonici di cui è testimone e che presentano non pochi motivi di interesse per la storia dell’architettura del settecento romano, ma anche perché ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo centro urbano dei Castelli Romani. L’edificio, nella forma attuale, nacque come residenza estiva della famiglia Cesarini, poi Sforza-Cesarini, signori di Genzano dal 1564, nato a sua volta dalla trasformazione di un castello medievale, esistente già ai primi del XIII secolo, posto a guardia del Lago di Nemi. La trasformazione del castello medievale in palazzo fu avviata verso il 1590 da Giuliano II Cesarini il quale acquistò case e terreni circostanti la costruzione medievale per poterla ampliare. Questo nuovo palazzo era collocato alla destra dell'attuale portale d'ingresso. È probabile che l'originario nucleo del palazzo si presentasse come semplice articolazione del recinto fortificato, privo di una specifica individualità, prevalentemente aperto verso l'interno del borgo e chiuso verso l'esterno. A fianco del vecchio palazzo, in corrispondenza dell'attuale portale, era situata la porta principale dell'insediamento urbano di Genzano ("Genzano Vecchio"); pertanto gli abitanti di Genzano mantennero il diritto di poter passare per l'odierno portone del palazzo. Completando il distacco dall'originario nucleo medievale, ad opera del duca Gaetano Sforza Cesarini, tra il 1713 ed il 1730 venne realizzata la nuova facciata mediante l'aggiunta di un ulteriore corpo di fabbrica verso il lago, rendendo l'edificio simmetrico rispetto all'antico portale. Inoltre, il fabbricato fu sopraelevato di un piano, accentuandone la sproporzione rispetto alle casette contigue. Il principale artefice di questa operazione fu l'architetto romano Ludovico Gregorini, figura molto attiva nell'ambiente romano tra XVII e XVIII secolo, che per i Cesarini lavorò a lungo, progettando, tra l’altro, la Via Sforza (oggi Via B. Buozzi). Altri architetti si avvicendarono con ruoli di secondo piano nei lavori settecenteschi, tra i quali Domenico Gregorini, che diresse i lavori dal 1723 al 1725 sulla base dei disegni del padre Ludovico, dopo la sua morte, e Domenico Navone che progettò gli arredi interni. Il portale presenta un’interessante particolarità dovuta alla deformazione geometrica di tutti gli elementi architettonici come i capitelli, le basi, gli elementi della balaustra del balcone e via dicendo, per simulare una visione prospettica frontale per chi proviene dalla strada antistante dell’Olmata (sistema a tridente di viali alberati, risalenti alla metà del '600, originariamente con olmi). La facciata principale si presenta come un ennesimo rifacimento del Palazzo Farnese a Roma, con l’introduzione di motivi di cui possiamo rintracciare l’origine nel tardo Cinquecento romano. Caratteristica saliente è il particolare ritmo delle finestre decrescente verso i lati esterni secondo precisi rapporti geometrici, cosa che determina un’accelerazione prospettica verso l’esterno e che fa da contrappunto al verticalismo del motivo del portale e delle due finestre centrali. Si ha quindi l’impressione di trovarsi davanti ad una superficie curva con la convessità verso chi guarda. La facciata settecentesca del palazzo Sforza-Cesarini è, nel complesso, un esempio di quella tendenza architettonica affermatasi a Roma sul finire del ‘600 e inizio del ‘700, in un periodo di recupero della tradizione in senso classicista, mitigata da un atteggiamento eclettico e in cui confluiscono gli elementi di un repertorio barocco, manierista e tardorinascimentale. A fare da cornice al nuovo palazzo, è un meraviglioso giardino in stile inglese- romantico, fatto realizzare nel 1840 dal duca Lorenzo Sforza Cesarini in onore della moglie Caroline Shirley. Perfettamente conservato, con le originali piante dei cedri del Libano, olmi, sequoie e lecci che facevano parte della vegetazione originaria, è attraversato da sentieri che conducono agevolmente sino alle sponde del lago, nonostante il terreno ripido. L’elemento centrale del giardino è l'acqua, che crea spettacolari  scenografie raggiungendo il maggior effetto nelle grotte dove si raccoglie in una vasca ai piedi di una parete rocciosa. Con le sue terrazze panoramiche, i sentieri e gli spazi lasciati liberi dagli alberi, regala numerose vedute e scorci prospettici del lago, il quale costituisce il suo continuo riferimento visivo.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Sforza-Cesarini_%28Genzano_di_Roma%29, http://www.comune.genzanodiroma.roma.it/citta/passeggiando/palazzo-sforza-cesarini.aspx, http://www.tesorintornoroma.it/Itinerari/La-Via-Appia-Antica/Genzano-Palazzo-Sforza-Cesarini-e-parco-omonimo, https://it.wikipedia.org/wiki/Genzano_di_Roma#Et.C3.A0_medievale

Foto: di Vinicio Tullio su http://www.italiainfoto.com/gallery/data/619/genzano03_vinicio_tullio.jpg e da http://uploads.euweb.it/lacasinadellerose.net/images/lacasinadellerose_net_bkumbria_1207327876.jpg

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