GENZANO DI ROMA (RM) – Palazzo Sforza-Cesarini
Nel 1153 il territorio, dove già nel XII secolo era stata eretta una torre
da parte dei Gandolfi (torre abbattuta nel 1188), venne dato in possesso, dal Papa
Anastasio IV, ai cistercensi dell'Abbazia di Sant’Anastasio alle Acque Salvie.
Nel 1255, i religiosi vi edificarono un grande Castello fortificato attorno al
quale crebbe poi lentamente il paese (
Genzano Vecchio). Genzano fu retto
dai Cistercensi senza soluzioni di continuo fino al 1378, allorché venne donato
dall'Antipapa Clemente VII a Giordano Orsini quale compenso per servigi
ricevuti. Nei successivi due secoli, Genzano conobbe l'alterno dominio dei monaci
cistercensi, degli Orsini, dei Savellie dei Colonna. Nel 1402 il borgo venne
completamente distrutto da un incendio e la sua ricostruzione costrinse i
Cistercensi ad alienare numerose proprietà. Infine, i Cistercensi nel 1428
vendettero Genzano e Nemi ai Colonna per la cifra di
15000
fiorini. Nel 1479 fu acquistato dal Card. Guillaume d’Estouteville, protonotaro
di Sisto IV per
13300 ducati, con
patto di retrovendita, e alla morte di costui, dai due figli illegittimi
Girolamo e Agostino. Nel 1485 passò nuovamente ai Colonnesi, ma sotto la
giurisdizione della Santa Sede. I Colonna ressero Genzano per circa 80 anni.
Sotto di essi Genzano ebbe l'esenzione delle tasse, il che portò a un primo
lieve incremento demografico. Il palazzo ducale di Genzano è il monumento più
significativo della città, non soltanto per i valori architettonici di cui è
testimone e che presentano non pochi motivi di interesse per la storia
dell’architettura del settecento romano, ma anche perché ha giocato un ruolo
fondamentale nello sviluppo di questo centro urbano dei Castelli Romani. L’edificio,
nella forma attuale, nacque come residenza estiva della famiglia Cesarini, poi Sforza-Cesarini,
signori di Genzano dal 1564, nato a sua volta dalla trasformazione di un
castello medievale, esistente già ai primi del XIII secolo, posto a guardia del
Lago di Nemi. La trasformazione del castello medievale in palazzo fu avviata
verso il 1590 da Giuliano II Cesarini il quale acquistò case e terreni
circostanti la costruzione medievale per poterla ampliare. Questo nuovo palazzo
era collocato alla destra dell'attuale portale d'ingresso. È probabile che
l'originario nucleo del palazzo si presentasse come semplice articolazione del
recinto fortificato, privo di una specifica individualità, prevalentemente
aperto verso l'interno del borgo e chiuso verso l'esterno. A fianco del vecchio
palazzo, in corrispondenza dell'attuale portale, era situata la porta
principale dell'insediamento urbano di Genzano ("Genzano Vecchio");
pertanto gli abitanti di Genzano mantennero il diritto di poter passare per
l'odierno portone del palazzo. Completando il distacco dall'originario nucleo
medievale, ad opera del duca Gaetano Sforza Cesarini, tra il 1713 ed il 1730
venne realizzata la nuova facciata mediante l'aggiunta di un ulteriore corpo di
fabbrica verso il lago, rendendo l'edificio simmetrico rispetto all'antico
portale. Inoltre, il fabbricato fu sopraelevato di un piano, accentuandone la
sproporzione rispetto alle casette contigue. Il principale artefice di questa
operazione fu l'architetto romano Ludovico Gregorini, figura molto attiva nell'ambiente
romano tra XVII e XVIII secolo, che per i Cesarini lavorò a lungo, progettando,
tra l’altro, la Via Sforza (oggi Via B. Buozzi). Altri architetti si
avvicendarono con ruoli di secondo piano nei lavori settecenteschi, tra i quali
Domenico Gregorini, che diresse i lavori dal 1723 al 1725 sulla base dei
disegni del padre Ludovico, dopo la sua morte, e Domenico Navone che progettò
gli arredi interni. Il portale presenta un’interessante particolarità dovuta
alla deformazione geometrica di tutti gli elementi architettonici come i
capitelli, le basi, gli elementi della balaustra del balcone e via dicendo, per
simulare una visione prospettica frontale per chi proviene dalla strada
antistante dell’Olmata (sistema a tridente di viali alberati, risalenti alla
metà del '600, originariamente con olmi). La facciata principale si presenta
come un ennesimo rifacimento del Palazzo Farnese a Roma, con l’introduzione di
motivi di cui possiamo rintracciare l’origine nel tardo Cinquecento romano.
Caratteristica saliente è il particolare ritmo delle finestre decrescente verso
i lati esterni secondo precisi rapporti geometrici, cosa che determina
un’accelerazione prospettica verso l’esterno e che fa da contrappunto al
verticalismo del motivo del portale e delle due finestre centrali. Si ha quindi
l’impressione di trovarsi davanti ad una superficie curva con la convessità verso
chi guarda. La facciata settecentesca del palazzo Sforza-Cesarini è, nel
complesso, un esempio di quella tendenza architettonica affermatasi a Roma sul
finire del ‘600 e inizio del ‘700, in un periodo di recupero della tradizione
in senso classicista, mitigata da un atteggiamento eclettico e in cui
confluiscono gli elementi di un repertorio barocco, manierista e
tardorinascimentale. A fare da cornice al nuovo palazzo, è un meraviglioso
giardino in stile inglese- romantico, fatto realizzare nel 1840 dal duca
Lorenzo Sforza Cesarini in onore della moglie Caroline Shirley. Perfettamente
conservato, con le originali piante dei cedri del Libano, olmi, sequoie e lecci
che facevano parte della vegetazione originaria, è attraversato da sentieri che
conducono agevolmente sino alle sponde del lago, nonostante il terreno ripido. L’elemento
centrale del giardino è l'acqua, che crea spettacolari scenografie
raggiungendo il maggior effetto nelle grotte dove si raccoglie in una vasca ai
piedi di una parete rocciosa. Con le sue terrazze panoramiche, i sentieri e gli
spazi lasciati liberi dagli alberi, regala numerose vedute e scorci prospettici
del lago, il quale costituisce il suo continuo riferimento visivo.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Sforza-Cesarini_%28Genzano_di_Roma%29,
http://www.comune.genzanodiroma.roma.it/citta/passeggiando/palazzo-sforza-cesarini.aspx,
http://www.tesorintornoroma.it/Itinerari/La-Via-Appia-Antica/Genzano-Palazzo-Sforza-Cesarini-e-parco-omonimo,
https://it.wikipedia.org/wiki/Genzano_di_Roma#Et.C3.A0_medievale
Foto: di Vinicio Tullio su
http://www.italiainfoto.com/gallery/data/619/genzano03_vinicio_tullio.jpg
e da http://uploads.euweb.it/lacasinadellerose.net/images/lacasinadellerose_net_bkumbria_1207327876.jpg
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