martedì 7 luglio 2015

Il castello di martedì 7 luglio






SCIARA (PA) – Castello Notarbartolo

Facendo derivare il suo nome dall'arabo, diventa incerta la denominazione, perchè Xiara, può essere interpretato sia con "Iava", sia con "boscaglia", mentre la traduzione dal greco non lascia dubbi sul suo significato di "bosco" e il termine trova origine, in questo caso, dalla consistente presenza nell'antichità di una ricca vegetazione che doveva ricoprire la zona. E' facile supporre che proprio per questa condizione ambientale, per la ricchezza di acqua, ma anche per la presenza di diverse grotte e ripari, unitamente alla posizione strategica, l'uomo abbia scelto questo luogo fin dalla preistoria. Lo testimoniano i resti, nei pressi del Monte Castellaccio, di mura megalitiche e di un monumento di aspetto dolmenico, ancora miracolosamente esistenti, mentre quasi tutta l'area collinare, chiamata "Mura Pregne", che attestava la presenza umana senza soluzione di continuità dall'Età della pietra al medioevo, è stata inghiottita da una cava in attività per circa cinquanta anni. Oltre la cittadina di Brucato, che sorgeva sull'altopiano, distrutta nel XIV secolo, è probabile che nel feudo esistessero altri piccoli borghi, di cui in qualche caso è documentata la presenza. Ma la storia del paesa inizia ufficialmente il 13 Novembre del 1671 quando il re di Spagna Carlo II investì ufficialmente Filippo Notarbartolo Cipolla del titolo di primo principe di Sciara, concedendogli di popolare il territorio. Anche se, al tempo della signoria del barone Vincenzo Pilo, intorno al XVI secolo, sembra esistesse già un centro abitato con una chiesa, lungo una trazzera a fondovalle del fiume Torto. Dopo aver preso possesso della proprietà, i Notarbartolo completarono il castello (iniziato nel 1500 circa da Lorenzo Pilo Barone di Summaro), tipico esempio di residenza seicentesca, sorto, come sempre più spesso accadeva, non tanto per scopi difensivi quanto come dimora della famiglia aristocratica. A partire dal 1823, con l'investitura a sindaco di Nicasio Saso, il paese cominciò ad affrancarsi dalla condizione di soggezione feudale, anche se per uscirne definitivamente dovette ancora attendere una quarantina d'anni, fino al 1860 quando, anche a Sciara, i contadini occuparono le terre feudali, cacciarono alcuni gabellotti e si divisero i terreni. Il "Castello" dei Notarbartolo é arroccato su un rilievo esterno all'abitato, ai margini occidentali, secondo un rapporto spaziale e gerarchico tradizionale.
 
Fonti: http://www.comune.sciara.pa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=89&Itemid=78, http://www.palermoweb.com/Sciara/, http://www.provincia.palermo.it/provpalermo/allegati/11085/SCIARA.pdf

Foto: entrambe di Enrico Ticli su http://www.assarca.com/public/sicilia/castello_sciara_sicilia_sicily.jpg e su http://www.assarca.com/public/sicilia/castello_3_sicilia_sicily.jpg

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