GIOIA SANNITICA (CE) – Castello normanno in frazione Caselle
Nel
Catalogus Baronum, scritto sotto la dominazione normanna, si cita
la presenza in Gioia di un feudatario che probabilmente edificò il castello,
successivamente ristrutturato sotto gli Svevi e gli Angioini con il rafforzamento
della cortina verso l'esterno, l'edificazione di una nuova porta d'accesso con
archi gotici e la creazione di una scarpata in muratura. Il terremoto del 1394
provocò diversi danni e danneggiò la torre principale. Lo spopolamento del
castello e del sottostante piccolo borgo avvenne probabilmente nel XV secolo o
già alla fine del XIV secolo sia a causa dei danni portati dal terremoto, sia
per le diverse epidemie di peste che sconvolsero e in molti casi portarono allo
spopolamento di alcuni borghi del Volturno. Nei secoli successivi la struttura
non fu più abitata come testimoniano la mancanza di architetture postume e il
ritrovamento di frammenti ceramici datati sino al XIV secolo. L'area
archeologica, cui si accede dopo aver attraversato un antico portale, si divide
nel vero e proprio castello (a sinistra) dominato dalla torre principale di
forma cilindrica, e dal borgo (a destra) sviluppatosi alle pendici del primo. Per
visitare i resti del castello si deve percorrere uno stretto percorso
delimitato a sinistra dalle mura del forte ed a destra da un ripido e profondo
dirupo. Le diverse murature mostrano le stratificazioni delle diverse opere
edilizie. Il castello presenta una zona destinata a dimora del feudatario
rappresentata da una torre circolare, ed una zona costituita da piccole case
per la dimora dei contadini; il maestoso torrione, che doveva avere vari piani
separati gli uni dagli altri, serviva come estremo e sicuro rifugio. Un grosso
mastio a forma trapezoidale si erge a difesa del costone interno verso la valle
e torrette semicircolari interrompono le mura sul versante dell' abitato delle
Caselle. All'interno delle mura, dal lato della valle del Volturno, vi era un
portone sulla cui apertura vi era uno stemma, ancora visibile, che dà accesso
al palazzo feudale di tre piani con un piccolo cortile. Al di sopra dell'arco
di ingresso, una scala era di accesso alla torre e ai piani superiori, come si
può vedere dalle tracce che rimangono sui ruderi dei muri tuttora in piedi.
Sicuramente vi dovevano essere altre costruzioni a difesa dell’abitazione
principale situate a livelli inferiori, costruzioni a vano unico, forse a più
piani, delimitate da strette strade di accesso. Una via centrale divide le
costruzioni e un corridoio periferico separa queste dal muraglione perimetrale;
la presenza di buchi ad una certa altezza del muro, fa supporre che il
corridoio fosse coperto da tavole sostenute da travetti creando così una
galleria. La disposizione delle varie costruzioni con le strette strade è a
forma di maglia quasi rettangolare, tranne dalla parte del ciglio del dirupo,
verso la valle del Volturno, dove le costruzioni seguono l'andamento
orografico. Recenti lavori di restauro dell'intera struttura hanno consolidato
ed impedito ulteriori crolli, nel tentativo di conservare le tracce esistenti,
in modo che la Storia si possa raccontare e tramandare "ai Sanniti"
del Terzo Millennio. Vicino al torrione vi è un ampio spazio con un camino dove
probabilmente era sito il salone del castello. Il sito è visitabile ogni fine
settimana. Si racconta di una giovane donna, moglie del signore del castello,
che fu vista dal consorte librarsi in volo una notte dopo essersi unta di una
sostanza simile alla sugna. Essa si recava così al noce di Benevento per i riti
sabbatici, era quel che in gergo dialettale si dice una "mianara"
ovvero una strega. L'uomo sostituì la sostanza con la sugna cosìcchè alla
successiva luna piena la donna si lanciò da una finestra per librarsi in volo
ma precipitò nel sottostante dirupo. Da allora nelle notti di luna piena
qualcuno ode ancora il suo urlo. Ecco un interessante filmato di Fernando
Occhibove, trovato in rete:
https://www.youtube.com/watch?v=80VxSOD5hEI.
Altro link che vi suggerisco di consultare:
http://trionfo.altervista.org/Monumenti/gioiacast.htm,
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Gioia_Sannitica,
http://www.gioiasannitica.com/castello.htm,
http://www.icastelli.it/castle-1237457905-castello_di_gioia_sannitica-it.php
Nessun commento:
Posta un commento