sabato 4 luglio 2015

Il castello di sabato 4 luglio






GIOIA SANNITICA (CE) – Castello normanno in frazione Caselle

Nel Catalogus Baronum, scritto sotto la dominazione normanna, si cita la presenza in Gioia di un feudatario che probabilmente edificò il castello, successivamente ristrutturato sotto gli Svevi e gli Angioini con il rafforzamento della cortina verso l'esterno, l'edificazione di una nuova porta d'accesso con archi gotici e la creazione di una scarpata in muratura. Il terremoto del 1394 provocò diversi danni e danneggiò la torre principale. Lo spopolamento del castello e del sottostante piccolo borgo avvenne probabilmente nel XV secolo o già alla fine del XIV secolo sia a causa dei danni portati dal terremoto, sia per le diverse epidemie di peste che sconvolsero e in molti casi portarono allo spopolamento di alcuni borghi del Volturno. Nei secoli successivi la struttura non fu più abitata come testimoniano la mancanza di architetture postume e il ritrovamento di frammenti ceramici datati sino al XIV secolo. L'area archeologica, cui si accede dopo aver attraversato un antico portale, si divide nel vero e proprio castello (a sinistra) dominato dalla torre principale di forma cilindrica, e dal borgo (a destra) sviluppatosi alle pendici del primo. Per visitare i resti del castello si deve percorrere uno stretto percorso delimitato a sinistra dalle mura del forte ed a destra da un ripido e profondo dirupo. Le diverse murature mostrano le stratificazioni delle diverse opere edilizie. Il castello presenta una zona destinata a dimora del feudatario rappresentata da una torre circolare, ed una zona costituita da piccole case per la dimora dei contadini; il maestoso torrione, che doveva avere vari piani separati gli uni dagli altri, serviva come estremo e sicuro rifugio. Un grosso mastio a forma trapezoidale si erge a difesa del costone interno verso la valle e torrette semicircolari interrompono le mura sul versante dell' abitato delle Caselle. All'interno delle mura, dal lato della valle del Volturno, vi era un portone sulla cui apertura vi era uno stemma, ancora visibile, che dà accesso al palazzo feudale di tre piani con un piccolo cortile. Al di sopra dell'arco di ingresso, una scala era di accesso alla torre e ai piani superiori, come si può vedere dalle tracce che rimangono sui ruderi dei muri tuttora in piedi. Sicuramente vi dovevano essere altre costruzioni a difesa dell’abitazione principale situate a livelli inferiori, costruzioni a vano unico, forse a più piani, delimitate da strette strade di accesso. Una via centrale divide le costruzioni e un corridoio periferico separa queste dal muraglione perimetrale; la presenza di buchi ad una certa altezza del muro, fa supporre che il corridoio fosse coperto da tavole sostenute da travetti creando così una galleria. La disposizione delle varie costruzioni con le strette strade è a forma di maglia quasi rettangolare, tranne dalla parte del ciglio del dirupo, verso la valle del Volturno, dove le costruzioni seguono l'andamento orografico. Recenti lavori di restauro dell'intera struttura hanno consolidato ed impedito ulteriori crolli, nel tentativo di conservare le tracce esistenti, in modo che la Storia si possa raccontare e tramandare "ai Sanniti" del Terzo Millennio. Vicino al torrione vi è un ampio spazio con un camino dove probabilmente era sito il salone del castello. Il sito è visitabile ogni fine settimana. Si racconta di una giovane donna, moglie del signore del castello, che fu vista dal consorte librarsi in volo una notte dopo essersi unta di una sostanza simile alla sugna. Essa si recava così al noce di Benevento per i riti sabbatici, era quel che in gergo dialettale si dice una "mianara" ovvero una strega. L'uomo sostituì la sostanza con la sugna cosìcchè alla successiva luna piena la donna si lanciò da una finestra per librarsi in volo ma precipitò nel sottostante dirupo. Da allora nelle notti di luna piena qualcuno ode ancora il suo urlo. Ecco un interessante filmato di Fernando Occhibove, trovato in rete: https://www.youtube.com/watch?v=80VxSOD5hEI. Altro link che vi suggerisco di consultare: http://trionfo.altervista.org/Monumenti/gioiacast.htm,
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Gioia_Sannitica, http://www.gioiasannitica.com/castello.htm, http://www.icastelli.it/castle-1237457905-castello_di_gioia_sannitica-it.php
Foto: da http://www.clarusonline.it/wp-content/uploads/2015/07/foto-castello_gioia-sannitica.jpg e di casseseluigi su http://www.panoramio.com/photo/54537387

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