giovedì 18 febbraio 2016

Il castello di giovedì 18 febbraio






MASSA MARTANA (PG) - Castello in frazione Montignano

Le origini del Castello di Montignano risalgono al 962, quando Ottone I di Sassonia venne incoronato a Milano imperatore di Germania e re d’Italia da Papa Giovanni XII e cercò subito di creare un gruppo di feudatari fedeli a lui nell’Italia centro-meridionale. Al Conte Arnolfo, tedesco, cortigiano e famigliare dell’imperatore, fu assegnata in fuedo una parte dell’Umbria e la contea, denominata Arnolfa, che comprendeva  anche Montignano. Nei primi anni del 1500 gli Atti, feudatari del Castello di Casigliano, estesero i loro possedimenti fino ai confini di Montignano, proprietà fino al XV secolo della famiglia Matalucci, guelfa, alleata ed imparentata con gli Atti. Il Castello subì gravi danni per il passaggio dell’esercito francese e il consiglio generale del comune di Todi, 27 agosto 1577, deliberò l’esenzione dal pagamento delle tasse alla popolazione di Montignano per “i danni patiti”. I Priori di Todi inviarono un ordine, nel 1602, perchè venissero restaurate le mura castellane e la porta fosse “sicura di catenacci”. Nella prima metà del Settecento gli eserciti spagnoli, imperiali e francesi scesi in Italia a causa delle guerre di successione, turbarono la tranquillità di quel luogo. Nel XVIII secolo i Matalucci ristrutturarono il Castello, le mura servirono da facciata per il nuovo palazzo, gli ambienti interni furono ampliati, così il castello divenne una dimora signorile, con un elegante loggiato, una cappella privata ed un giardino. La famiglia Matalucci si estinse nella linea maschile e nel 1775, Lavinia, figlia di Giacinto Matalucci, sposò il conte Francesco Francisci di Todi, la cui famiglia proveniva da Collesecco, vicino ad Avigliano Umbro. La nobile famiglia si distinse nella vicenda risorgimentale di Todi con il conte Federico e il fratello Giuseppe, entrambi volontari nelle guerre di indipendenza. Federico, impegnato in politica, consegnò personalmente i risultati elettorali del Comune di Todi nel plebiscito del 1860 al re Vittorio Emanuele II a Napoli. Dopo circa 4 secoli, il 28 novembre 1887, i Francisci cedettero il Castello di Montignano ad Angelo e Vincenzo Tacchi, commercianti di Foligno con rogito del notaio tuderte Sebastiano Antonimi. I Tacchi tennero Montignano per 20 anni e non mostrarono interesse alla proprietà. La famiglia Alcini di Massa, acquistò il castello nel 1908 e la tenuta, compreso il mulino a grano. Enrico Alcini, morto nel 1940, uno dei più noti personaggi della famiglia, fu Sindaco di Massa Martana ed è ricordato per le numerose iniziative mirate al miglioramento del Comune, come la costruzione del Cimitero urbano. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel febbraio del 2005 e sono stati ultimati nel febbraio 2009. Gli arredi sono stati curati dalla designer Claudia Bisceglie, oggi art director ed events manager del Relais. Il Castello di Montignano è oggi uno dei più belli, funzionali ed eleganti relais de charme dell'Umbria (pagina Facebook: https://www.facebook.com/CastellodiMontignano). Ecco un video ad esso dedicato: http://www.matrimonio.com/castelli-matrimoni/castello-di-montignano-relais-&-spa--e24286/videos/18638

Fonti: http://www.montignano.com/, http://www.residenzedepoca.it/vacanze_weekend/s/dimora/castello_di_montignano/

Foto: la prima è presa da http://www.locationmatrimonio.it/castello_di_montignano.html, la seconda è presa da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-montignano-villa-san-faustino-di-massa-martana-pg/

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