MASSA MARTANA (PG) - Castello in frazione Montignano
Le origini del Castello di Montignano risalgono al 962,
quando Ottone I di Sassonia venne incoronato a Milano imperatore di Germania e
re d’Italia da Papa Giovanni XII e cercò subito di creare un gruppo di
feudatari fedeli a lui nell’Italia centro-meridionale. Al Conte Arnolfo,
tedesco, cortigiano e famigliare dell’imperatore, fu assegnata in fuedo una
parte dell’Umbria e la contea, denominata Arnolfa, che comprendeva anche Montignano. Nei primi anni del 1500 gli
Atti, feudatari del Castello di Casigliano, estesero i loro possedimenti fino
ai confini di Montignano, proprietà fino al XV secolo della famiglia Matalucci,
guelfa, alleata ed imparentata con gli Atti. Il Castello subì gravi danni per
il passaggio dell’esercito francese e il consiglio generale del comune di Todi,
27 agosto 1577, deliberò l’esenzione dal pagamento delle tasse alla popolazione
di Montignano per “i danni patiti”. I Priori di Todi inviarono un ordine, nel
1602, perchè venissero restaurate le mura castellane e la porta fosse “sicura
di catenacci”. Nella prima metà del Settecento gli eserciti spagnoli, imperiali
e francesi scesi in Italia a causa delle guerre di successione, turbarono la
tranquillità di quel luogo. Nel XVIII secolo i Matalucci ristrutturarono il
Castello, le mura servirono da facciata per il nuovo palazzo, gli ambienti
interni furono ampliati, così il castello divenne una dimora signorile, con un
elegante loggiato, una cappella privata ed un giardino. La famiglia Matalucci
si estinse nella linea maschile e nel 1775, Lavinia, figlia di Giacinto
Matalucci, sposò il conte Francesco Francisci di Todi, la cui famiglia
proveniva da Collesecco, vicino ad Avigliano Umbro. La nobile famiglia si
distinse nella vicenda risorgimentale di Todi con il conte Federico e il
fratello Giuseppe, entrambi volontari nelle guerre di indipendenza. Federico, impegnato
in politica, consegnò personalmente i risultati elettorali del Comune di Todi
nel plebiscito del 1860 al re Vittorio Emanuele II a Napoli. Dopo circa 4
secoli, il 28 novembre 1887, i Francisci cedettero il Castello di Montignano ad
Angelo e Vincenzo Tacchi, commercianti di Foligno con rogito del notaio tuderte
Sebastiano Antonimi. I Tacchi tennero Montignano per 20 anni e non mostrarono
interesse alla proprietà. La famiglia Alcini di Massa, acquistò il castello nel
1908 e la tenuta, compreso il mulino a grano. Enrico Alcini, morto nel 1940,
uno dei più noti personaggi della famiglia, fu Sindaco di Massa Martana ed è
ricordato per le numerose iniziative mirate al miglioramento del Comune, come
la costruzione del Cimitero urbano. I lavori di ristrutturazione sono iniziati
nel febbraio del 2005 e sono stati ultimati nel febbraio 2009. Gli arredi sono
stati curati dalla designer Claudia Bisceglie, oggi art director ed events
manager del Relais. Il Castello di Montignano è oggi uno dei più belli,
funzionali ed eleganti relais de charme dell'Umbria (pagina Facebook: https://www.facebook.com/CastellodiMontignano).
Ecco un video ad esso dedicato: http://www.matrimonio.com/castelli-matrimoni/castello-di-montignano-relais-&-spa--e24286/videos/18638
Fonti: http://www.montignano.com/, http://www.residenzedepoca.it/vacanze_weekend/s/dimora/castello_di_montignano/
Foto: la prima è presa da http://www.locationmatrimonio.it/castello_di_montignano.html,
la seconda è presa da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-montignano-villa-san-faustino-di-massa-martana-pg/
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