MASSA E COZZILE (PT) - Castello di Cozzile
Fortificata nel Medioevo (è ancora possibile ammirare le antiche "Porta
ai Campi" e "Porta Fontana"), Massa è citata fin dall'XI secolo
insieme al castello di Verruca, quest'ultimo presente da prima del Mille e
nominato in un diploma imperiale del X secolo di Ottone III. Cozzile è comparso
più tardi, ma comunque sempre in epoca medievale. Massa, sebbene dotata fin dal
1208 di statuti autonomi, è stata posta da sempre sotto l'autorità di Lucca.
Passata poi a Firenze a partire dal 1339, si trovò insieme a Cozzile al centro
delle guerre per il possesso della Valdinievole combattute tra Pistoia, Lucca,
Firenze e Pisa. In epoca granducale il comune autonomo di Massa si trasformò in
una podesteria che ebbe vita fino al tardo Settecento. Con le riforme
leopoldine, infatti, la "comunitas" di Massa venne aggregata a quella
di Buggiano. Il comune di Massa e Cozzile si affermò autonomamente solo dopo la
Restaurazione del 1814. In seguito al Congresso di Vienna, che riorganizzò i
domini del deposto impero napoleonico, il rientrante Granduca concesse la
separazione tra Buggiano e Massa. Cozzile venne fondato probabilmente alla fine
del XII secolo attorno a opere di fortificazione con funzioni di vedetta e di
difesa estrema. Ancora ai primi del XIV secolo esse ospitavano un castellano e
una piccola guarnigione per conto dei lucchesi. Attorno alla rocca sorse un
paese fortificato di struttura analoga a quella di Massa, organizzato a
"lisca di pesce" ai due lati della strada che lo attraversava e che,
uscendo all'altro capo dell'abitato, si portava verso l'appennino e verso
Modena. Le abitazioni erano raggruppate in due quartieri o "rogite"
(Volata a Oriente, e Cessana a Occidente della strada principale) con la piazza
collocata a settentrione e la chiesa a meridione. Nella cinta muraria, di cui
sono ancora visibili resti importanti inglobati nelle abitazioni costruite
sopra di esse, si aprivano tre porte: una a Est, in corrispondenza con
l'ingresso in paese della strada medievale da Massa (porta a Massa), una a
Ovest, sul lato diametralmente opposto (porta Vecchia), e una a Sud (porta
Nuova), che si apriva nei pressi della chiesa di San Iacopo. Lungo la strada
che fa da spina dorsale dell'abitato, incontriamo l'oratorio di San Filippo
Neri, l'Oratorio della Compagnia e al termine la chiesa di San Jacopo Maggiore.
Immediatamente a ridosso della chiesa è la grandiosa costruzione del palazzo de
Gubernatis. Esso consiste in un gran corpo di fabbrica dallo scenografico
prospetto che domina la vallata in posizione panoramica. Sorse alla fine
dell'Ottocento sul perimetro dell'antica rocca, ridotta sin dal Cinquecento ad
abitazione della famiglia Polidori e passata poi, dai primi del XIX secolo,
alla famiglia Giani. Questa, poco dopo, la vendette a sua volta all'illustre
dantista abate Gian Battista Giuliani che vi eresse una villa dedicata alla
memoria di Dante Alighieri. Il conte Angelo De Gubernatis l'acquistò alla fine
del secolo e la fece radicalmente ristrutturare dall'architetto senese Giovanni
Paciarelli. Dallo spazio esterno all'edificio, appena al di fuori della porta
Nuova, si gode di un panorama superbo. Priva di ostacoli la vista spazia
sull'intera Valdinievole e, a Sud, oltre l'Arno, nei giorni più limpidi si può
intravedere Volterra ed i monti dell'Isola d'Elba. Verso Nord, prossima alla
cinta muraria del borgo si trova una "margine", conosciuta come "Margine
di Cozzile". Altri link suggeriti: http://angoliditoscana.it/massa-cozzile-2/,
https://www.youtube.com/watch?v=SkMqJt4nNPM (video di SglepBoys).
Fonti: http://www.comune.massa-e-cozzile.pt.it/index.php?lang=it&page=massacozzile&id=103,
http://www.turismo.intoscana.it/site/it/localita/Massa-e-Cozzile-00001/?d=1
Foto: la prima è di Giuseppe Zingarelli su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/33793/view,
la seconda è presa da http://footage.framepool.com/shotimg/qf/883395732-massa-e-cozzile-vibrazione-dell'aria-castello-edificio-storico.jpg
1 commento:
Complimenti per la piacevole e interessante introspezione sul borgo di Massa e Cozzile, è una meravigliosa realtà giunta ai nostri giorni, racchiusa nello scrigno di Madre Natura e della Cultura.
Grazie di cuore per l'iniziativa, che ci dà forza per conservare tele bellezza non solo nel cuore, anche ai posteri con l'augurio di continuare ad amare e rispettare Madre Natura e il creato.
Grazie di Cuore,
Eriberto e Grazia Monticelli.
eribertomonticelli@yahoo.it
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