venerdì 26 febbraio 2016

Il castello di sabato 27 febbraio






MORRA DE SANCTIS (AV) – Castello Principi Biondi Morra

Le origini di Morra sono molto antiche. I reperti archeologici di cui abbondano le sue campagne e gli scavi condotti dalla Soprintendenza ne provano l'esistenza già al tempo della "Cultura di Oliveto Cairano" che si sviluppò tra il IX e il VI secolo a.C. nell'alta valle dell’Ofanto e del Sele. Caratteristici bronzi di questo periodo sono i bracciali ad arco inflesso, le fibule a navicella, gli artistici pendagli zoomorfi. Molto interessanti le ceramiche rinvenute nella necropoli di Piano Cerasulo decorate con teste di lupo. La quantità e la qualità del materiale rinvenuto testimoniano la continuità di un significativo insediamento sannitico; il paese si conferma un sito di importanza strategica anche in epoca romana grazie alla presenza dell'Appia che da Guardia Lombardi, attraverso le contrade di Papaloia, Montecastello e Selvapiana portava fino a Conza, che era il feudo-castello di Castiglione di Morra, scomparso alla fine del XIII secolo. Nel IX secolo il paese fu presidio fortificato tra i due principati longobardi di Salerno e Benevento, e per la sua posizione strategica sull'Ofanto venne continuamente coinvolto nella guerra tra longobardi, bizantini e saraceni. Dal periodo normanno fino al 1385 Morra fu feudo dell'omonima famiglia baronale e conobbe momenti di notevole espansione territoriale: all'inizio del ‘200 i feudi di Morra comprendevano, oltre alle terre del Cilento, anche Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni giungendo fino a Vallata e Frigento, dove ancora oggi resistono i ruderi di una rocca detta "Il Pesco di Morra". Passato poi agli Zurlo ed ai Caracciolo, il paese tornò sotto il dominio dei Morra dal 1618 fino all'abolizione della feudalità (1806). Il castello edificato in età longobarda e il borgo vennero assediati e saccheggiati dalle truppe tedesche guidate dal duca Luigi di Andegavia. Ricostruito in età normanna e ampliato durante la dominazione sveva, subì notevoli danni in seguito alle depredazioni compiute dai mercenari di Carlo II di Durazzo. Venne riedificato successivamente e trasformato dai Caracciolo in una residenza gentilizia agli inizi del XVII secolo. Ulteriori interventi sull'edificio furono necessari a seguito del terremoto del 1695, del saccheggio perpetrato da parte delle truppe francesi nel 1799 e, in ultimo, dell'incendio del 1911 (che distrusse la biblioteca). Il castello è stato restaurato e lo si può nuovamente ammirare nella sua imponente bellezza. Posta a 800 metri di altitudine, ai piedi del noto Monte Calvario, attualmente la struttura ospita l'Università degli Studi Guglielmo Marconi, sezione Telematica e le sale per convegni. Situato su un grande spiazzo, il maniero presenta una pianta a base rettangolare. Notevole è ancora la facciata caratterizzata da muratura in pietrame e dalla presenza di due torrioni cilindrici, muniti di classiche feritoie, che fanno da guardia all’ingresso principale. All’interno del Castello Principi Biondi Morra dimorarono il rinomato Cardinale Alberto Morra (divenuto poi Papa Gregorio VIII) e il famoso poeta Giacomino Pugliese. Altro link suggerito: http://www.irpinia.info/sito/towns/morra/castello.htm. Ecco un interessante video (di Castelli d’Irpinia): https://www.youtube.com/watch?v=IjprsBw-9Q8

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Morra_De_Sanctis, http://www.comune.morradesanctis.av.it/ComSchedaTem.asp?Id=29500, http://www.castellidirpinia.com/morra_it.html, http://prolocomorra.altervista.org/il-castello-medievale-biondi-morra-de-sanctis.html, http://www.avellinotravel.com/item/castello-principi-biondi-morra-de-sanctis/

Foto: la prima è presa da http://www.museodeicastelli.it/images/museo/castelli/Morra-De-Sanctis-Castello-dei-Principi-Biondi-Morra.jpg, la seconda invece da http://www.viaggiscoop.it/foto/4810/11539/121581.jpg

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