MORRA DE SANCTIS (AV) – Castello Principi Biondi Morra
Le origini di Morra sono molto antiche. I reperti archeologici di cui
abbondano le sue campagne e gli scavi condotti dalla Soprintendenza ne provano
l'esistenza già al tempo della "Cultura di Oliveto Cairano" che si
sviluppò tra il IX e il VI secolo a.C. nell'alta valle dell’Ofanto e del Sele.
Caratteristici bronzi di questo periodo sono i bracciali ad arco inflesso, le fibule
a navicella, gli artistici pendagli zoomorfi. Molto interessanti le ceramiche
rinvenute nella necropoli di Piano Cerasulo decorate con teste di lupo. La
quantità e la qualità del materiale rinvenuto testimoniano la continuità di un
significativo insediamento sannitico; il paese si conferma un sito di
importanza strategica anche in epoca romana grazie alla presenza dell'Appia che
da Guardia Lombardi, attraverso le contrade di Papaloia, Montecastello e
Selvapiana portava fino a Conza, che era il feudo-castello di Castiglione di
Morra, scomparso alla fine del XIII secolo. Nel IX secolo il paese fu presidio
fortificato tra i due principati longobardi di Salerno e Benevento, e per la
sua posizione strategica sull'Ofanto venne continuamente coinvolto nella guerra
tra longobardi, bizantini e saraceni. Dal periodo normanno fino al 1385 Morra
fu feudo dell'omonima famiglia baronale e conobbe momenti di notevole
espansione territoriale: all'inizio del ‘200 i feudi di Morra comprendevano,
oltre alle terre del Cilento, anche Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni
giungendo fino a Vallata e Frigento, dove ancora oggi resistono i ruderi di una
rocca detta "Il Pesco di Morra". Passato poi agli Zurlo ed ai
Caracciolo, il paese tornò sotto il dominio dei Morra dal 1618 fino all'abolizione
della feudalità (1806). Il castello edificato in età longobarda e il borgo vennero
assediati e saccheggiati dalle truppe tedesche guidate dal duca
Luigi di Andegavia. Ricostruito in età
normanna e ampliato durante la dominazione sveva, subì notevoli danni in
seguito alle depredazioni compiute dai mercenari di Carlo II di Durazzo. Venne
riedificato successivamente e trasformato dai Caracciolo in una residenza
gentilizia agli inizi del XVII secolo. Ulteriori interventi sull'edificio
furono necessari a seguito del terremoto del 1695, del saccheggio perpetrato da
parte delle truppe francesi nel 1799 e, in ultimo, dell'incendio del 1911 (che
distrusse la biblioteca). Il castello è stato restaurato e lo si può nuovamente
ammirare nella sua imponente bellezza. Posta a 800 metri di altitudine, ai
piedi del noto
Monte Calvario, attualmente la struttura ospita
l'Università degli Studi Guglielmo Marconi, sezione Telematica e le sale per
convegni. Situato su un grande spiazzo, il maniero presenta una
pianta a base rettangolare.
Notevole è ancora la facciata caratterizzata da muratura in pietrame e dalla
presenza di due torrioni cilindrici, muniti di classiche feritoie, che fanno da
guardia all’ingresso principale. All’interno del Castello Principi Biondi Morra
dimorarono il rinomato
Cardinale Alberto Morra (divenuto poi
Papa Gregorio VIII)
e il famoso poeta
Giacomino Pugliese. Altro link suggerito:
http://www.irpinia.info/sito/towns/morra/castello.htm.
Ecco un interessante video (di Castelli d’Irpinia):
https://www.youtube.com/watch?v=IjprsBw-9Q8
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Morra_De_Sanctis,
http://www.comune.morradesanctis.av.it/ComSchedaTem.asp?Id=29500,
http://www.castellidirpinia.com/morra_it.html,
http://prolocomorra.altervista.org/il-castello-medievale-biondi-morra-de-sanctis.html,
http://www.avellinotravel.com/item/castello-principi-biondi-morra-de-sanctis/
Foto: la prima è presa da
http://www.museodeicastelli.it/images/museo/castelli/Morra-De-Sanctis-Castello-dei-Principi-Biondi-Morra.jpg,
la seconda invece da
http://www.viaggiscoop.it/foto/4810/11539/121581.jpg
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