PIOBESI (TO) - Castello
Nel contesto del territorio extraurbano torinese, oltre i
confini di Stupinigi e di Vinovo, il castello di Piobesi costituisce una
emergenza di singolare rilievo: luogo evocativo della storia locale,
spazialmente connesso con il centro storico della città, è polo centrale del
paesaggio circostante, segnato dalla presenza della torre medioevale che domina
il giardino e il parco. Fondato dal vescovo Landolfo tra il 1010 e il 1037, nel
1347 fu distrutto dall’esercito dei Visconti e dell’antico maniero si conserva
oggi soltanto una delle quattro torri. Nell’Ottocento fu trasformato in
abitazione civile e per alcuni anni fu residenza del conte Brassier di
Saint-Simon, ambasciatore di Prussia presso il Regno di Sardegna. Nel 1863 vi
soggiornò George Perkins Marsh primo ambasciatore USA presso la Corte Sabauda e
la consorte Caroline Crane che lasciarono tracce profonde ancora oggi evidenti.
Nel recinto del castello, è stato costruito un giardino all’italiana con i
tipici labirinti di siepi che tanto piacevano ai nobili del 500. Alla torre
quadrata (con muratura in laterizio fortemente scarpata, dotata di poche
aperture, la corona di merli è un'aggiunta recente) si accosta la mole articolata
del castello, risultato dell'accorpamento di diversi fabbricati realizzati e
modificati in epoche successive. L'impianto attuale è costituito da tre blocchi
distinguibili, tra di loro connessi dalla riplasmazione ottocentesca. Di questi
il più rilevante è il corpo centrale, edificio a pianta rettangolare a cinque
piani fuori terra, realizzato con forme squadrate e muri di grande spessore che
suggeriscono una parziale ascendenza medioevale. Al corpo centrale sono
accostati, ad ovest, una manica a due piani e, verso sud, un avancorpo sempre a
due piani, sormontato però da una piccola torre dotata di loggia. Questa manica
ospita al piano terreno la cappella, dedicata a S. Anna, e una lunga galleria,
anticamente aperta a porticato, che ora distribuisce gli ambienti della
biblioteca comunale. Il castello era dotato di portineria, piccolo edificio
costruito all'inizio del Novecento a ridosso degli accessi da ovest alla
proprietà e dispone di una serra, costruita nell'Ottocento in forme neogotiche
nella zona più elevata del parco. Il castello, segnato da superfetazioni e dal
degrado conseguente alla mancanza di manutenzione, è stato acquisito dal comune
di Piobesi nel 1998 per essere restaurato ed adeguato alle esigenze della
collettività e costituire, contestualmente al nucleo storico, uno dei simboli
della identità urbana della città. In questa prospettiva il primo obiettivo del
progetto è stato quello della conservazione, preservandole dall'abbandono,
delle fabbriche e del parco, intervento che è stato perseguito con intenti
finalizzati a fissarne l'immagine conferita dallo stato di fatto attuale: gli
elementi ancora leggibili dell'impianto antico, le trasformazioni realizzate
nel tempo, la radicale ristrutturazione ottocentesca dei corpi di fabbrica
principali che ha portato alla perdita della configurazione medioevale del
castello. Oggi è sede della scuola "Italian food style education"
(pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Castello-Di-Piobesi/499828336693884).
Fonti: http://www.turismotorino.org/cultura/IT/ID25677/castello__di_piobesi,
testo del Prof. Maurizio Momo su http://www.astilibri.com/cultura/castello_piobesi.htm,
testo su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso
(1999)
Foto: la prima è presa da http://www.prolocopiobesi.it/foto_piobesi_to_11.html,
la seconda da http://www.building.it/building_spa/assets/img/ifse/ifse_gif.gif
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