CERRO TANARO (AT) - Castello e Torretta degli Adorni
Paese dell'alto Monferrato situato a 109 metri di
altezza sul livello del mare, si estende su di una superficie di 470 ettari ed
ha una popolazione di circa 650 abitanti. L'abitato si sviluppa seguendo la
sponda sinistra del Fiume Tanaro ed ha subìto alluvioni nel corso della sua
storia. I primi dati certi su Cerro Tanaro risalgono al XII secolo. Sorti il
borgo, la chiesa, l'abbazia, il castello ed infine la dogana, si rivelò un nodo
di intensi traffici fra il basso e l'alto Monferrato. Isola monferrina,
caposaldo del marchesato sulla sponda sinistra del Tanaro, venne stretta tutto
intorno dal dominio Visconteo. Dopo gli iniziali cambiamenti di sudditanza,
prima ad Annone e poi al comune di Asti (atto 12 dic. 1197), Cerro confermò,
fino al loro tramonto, la sua appartenenza e fedeltà ai marchesi del
Monferrato. Si ebbero anche le prime avvisaglie di una lotta secolare che
contrappose Cerro a Rocchetta, Annone, Quattordio e Masio per la definizione
dei confini e non solo. Nel periodo compreso fra il 1703 ed il 1708 anche
Cerro, come tutto il resto del Monferrato, pervenne alla Casa Savoia. Suolo
aleramico, seguì le vicende e subì le guerre di successione del marchesato del
Monferrato e così pure il suo castello che ospitò feudatari, principi e signori
di quelle dinastie, fra i quali Carlo Gonzaga condottiero e poi sovrano del
Monferrato. La proprietà del feudo di Cerro passò sovente di mano: ricordiamo i
Natta, gli Isnardi, i Beccaria e nuovamente i Natta Guiscardi.
Nel 1459 Giorgio Natta era conte di Cerro: la leggenda vuole sia nato proprio nel castello. Il castello medioevale (ghibellino) del sec. XIII-XIV probabilmente fu già residenza dipendente da Pomposa fin verso la metà del secolo XVI, e fu abitata dai monaci della Grangia che si prendevano cura delle anime dei cerresi e accudivano alla cappella di San Giovanni, oltre che al lavoro di bonifica dei campi. Già a quei tempi l'abbazia aveva ruolo di difesa del borgo, ma in seguito fu trasformata definitivamente in castello. L'edificio ospitò in seguito feudatari, principi e signori, fra i quali Carlo Gonzaga che divenne sovrano del Monferrato. Ora è abitazione privata. Nel centro del paese si trova la Torretta, casaforte del secolo XVI fatta costruire dalla famiglia di origine genovese degli Adorni (ora abitazione privata).
Nel 1459 Giorgio Natta era conte di Cerro: la leggenda vuole sia nato proprio nel castello. Il castello medioevale (ghibellino) del sec. XIII-XIV probabilmente fu già residenza dipendente da Pomposa fin verso la metà del secolo XVI, e fu abitata dai monaci della Grangia che si prendevano cura delle anime dei cerresi e accudivano alla cappella di San Giovanni, oltre che al lavoro di bonifica dei campi. Già a quei tempi l'abbazia aveva ruolo di difesa del borgo, ma in seguito fu trasformata definitivamente in castello. L'edificio ospitò in seguito feudatari, principi e signori, fra i quali Carlo Gonzaga che divenne sovrano del Monferrato. Ora è abitazione privata. Nel centro del paese si trova la Torretta, casaforte del secolo XVI fatta costruire dalla famiglia di origine genovese degli Adorni (ora abitazione privata).
Fonti: http://www.comune.cerrotanaro.at.it/, http://www.astinternational.it/servizi/informazioni/informazioni_fase03.aspx?ID=911
Foto: la prima, che raffigura il castello, è di Elio Maltoni su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/237342/view, mentre la seconda è presa da http://www.ilmonferrato.info/at/cerrot/cerrot1.htm. La terza foto, raffigurante la torre, è presa ancora da http://www.ilmonferrato.info/at/cerrot/cerrot1.htm
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