POPPI (AR) – Castello in frazione Fronzola
Il toponimo Fronzola probabilmente deriva da “fronda” (di quercia o di
castagno), cioè dalla folta vegetazione che circonda il paese e si stende sulle
colline intorno; prevale la quercia, il rovere e, soprattutto tra Fronzola,
Ortignano e Quota, si trovano antichi castagneti. Ma deve essere presa in
considerazione anche la derivazione da fionda (cfr mazzifronzola come viene
chiamata in dialetto locale) o forse che debbano essere prese in considerazione
altre derivazioni più antiche e meno semplicistiche. Sulla sommità del colle
che sovrasta Poppi a mezzogiorno, ad un'altezza di circa 600 metri, si trovano
i resti del formidabile castello medioevale e di una muratura più antica, forse
di epoca etrusca o romana. Sul versante orientale del colle, sotto le mura del
castello, sono stati costruiti i fabbricati che formano il nucleo del borgo
risalenti probabilmente al XVI - XVII secolo che hanno mantenuto le loro
caratteristiche perché non sono state fatte molte aggiunte e variazioni al
progetto originale. Le strette viuzze sono lastricate con pietre poste a
coltello, tipiche dei paesi di montagna per non scivolare in caso di neve e di
ghiaccio. In un pianello, sul lato nord rispetto alle rovine del castello, si
trova la chiesetta medioevale coeva del castello stesso, abbastanza integra,
fornita di un bel campanile a vela con due buche campanarie. Questa chiesa è
stata dedicata a San Lorenzo ed era una delle chiese dipendenti dalla pieve di
Buiano che si trova più in basso ad un chilometro circa, quasi sulla riva
dell'Arno, lungo l'antica strada “via casentinensis maior” che percorreva la
valle da Capolona - Arezzo verso nord, verso Firenze - Fiesole ed il Mugello,
con diramazioni verso la Romagna. Nel raggio di pochi chilometri si trovavano
tre chiese dedicate a San Lorenzo: quella di Fronzola, l'antica chiesa di
Poppi, nel versante sud del colle di Poppi, sotto il castello dei Guidi e la
chiesa di Strumi ormai demolita. La storia del piccolo paese è legata a quella
dell'omonimo castello, le cui rovine sorgono poco sopra il paese; le prime
notizie di Fronzola si hanno a partire dal 1065, quando viene attestato il
possesso del
castrum di Fronzola all'abbazia di Capolona; nel 1164 il
castello passò sotto la proprietà della famiglia Guidi; nel 1322 il vescovo di
Arezzo, Guido Tarlati di Pietramala conquistò Fronzola, in seguito modificò il
castello innalzando nuove mura e rafforzandone la parte nord; nel 1344 Simone
II da Battifolle con il sostegno dei fiorentini conquistò il castello,
scacciando Guido Tarlati; nel 1440 la repubblica fiorentina decretò la
distruzione del castello di Fronzola, che avvenne solo nel 1498 ad opera del
capitano di ventura Bartolomeo D'Alviano, su commissione di Venezia schierata
contro Firenze. Ritornando a Fronzola, proprio sulla cima del colle era
arroccato il castello, con il formidabile cassero ed il grande piazzale. Purtroppo
dai resti odierni, quasi totalmente coperti dalla vegetazione, è difficile
farsi un'idea precisa della struttura della roccaforte, nonostante dalla loro
posizione a corona di un colle di 570 metri di altezza, possiamo facilmente
dedurne l'importanza strategica. Il castello ripeteva lo schema consolidato di
Romena: un cassero con torre ed una cinta muraria con altre torri di difesa ed
avvistamento ai quattro punti cardinali. All'esterno un'altra cinta muraria, le
opere accessorie, alcuni edifici non ben individuati. Oggi rimangono grandi
resti di mura di notevole altezza, parte del cassero con i fondamenti della
torre, una parte delle mura del piazzale con scala costruita sulla muratura ed
i resti delle tre torri che si trovavano a nord, ad oriente e ad occidente,
inoltre esiste il varco dell'ingresso che si trovava sul lato sud. All'interno
del piazzale si trovano i resti di una torre abbattuta ed una grande cisterna
ancora funzionante, quasi intatta. Poco lontano, tra il castello e la chiesa i
resti di una seconda cisterna, ormai interrata. Il castello nacque sul colle
dove si trovava una curtis e probabilmente edifici molto più antichi. Il
piccolo borgo, sotto le mura del castello, continuò a vivere: esiste un estimo
catastale risalente al 1536 che include la parrocchia di Fronzola; è
probabilmente in quegli anni che furono realizzate le strutture che ancora oggi
formano il borgo di Fronzola; queste tra l'altro hanno conservato la loro
originale conformazione, non essendoci state modifiche strutturali rilevanti
sino ad oggi. Ecco un video sul castello di Fronzola (di Mauro Ivo Rosadi):
https://www.youtube.com/watch?v=G87k8Xb4HAM.
Altri link suggeriti:
http://www.ruderimedievali.altervista.org/castello_fronzola.html,
http://www.etr.it/castelli/novelle/fronzola.htm
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Fronzola,
http://www.castellitoscani.com/italian/fronzola.htm
Foto: la prima è presa da
http://casentinolive.it/images/Fronzola-2.jpg,
la seconda da
http://www.ruderimedievali.altervista.org/fronzola_mura_castello3.jpg
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