PALUZZA (UD) - Torre Moscarda
La Torre Moscarda
si trova nella località di "Enfretors" (con il significato di
"Tra le torri"): in origine una seconda torre si trovava infatti sul
lato opposto del fiume, ma venne demolita nel 1836. Le due torri facevano parte
di un'estesa rete di fortificazioni (Castrum Muscardum) costruito alla
metà del XIII secolo dal patriarca di Aquileia Gregorio di Montelongo, anche
con funzioni doganali. Sul colle si trova anche la chiesa arcipretale di San
Daniele e vestigia di fortificazioni romane. Vi si trovano anche fortini
risalenti alla Grande Guerra. Presso la torre, restaurata nel 1993 ed
utilizzata come sede espositiva facente parte del sistema museale della Carnia,
si trova un giardino botanico alpino, che ospita le piante tipiche della zona. All'interno
della costruzione si possono distinguere tre piani: il piano terra che nei
periodi estivi ospita mostre di prodotti legati all’artigianato locale, il
primo piano dove si possono osservare vetrine e pannelli illustrativi
riguardanti le varie specie arboree del parco del Monte Coglians; infine il
secondo piano con pannelli illustrativi – didattici relativi ai documenti e
alle vicende storiche connesse alla Torre e all’intero territorio della vallata.
Le origini della Torre sono strettamente connesse con la creazione della strada
consolare denominata “Via Iulia Augusta“, che da Aquileia, attraverso
il Passo di Monte Croce Carnico, portava al Norico. In poco tempo, grazie a
questa importante arteria stradale, la Valle del Bût assunse grande interesse
politico, economico e militare: lungo tutta la strada sorsero numerosi castellieri
in corrispondenza tra loro a scopo di difesa e di segnalazione, uno di questi
fu eretto sul colle di San Daniele presso Casteòns di Paluzza. Questo
Castello, data la sua posizione un po’ bassa rispetto alla vetta del colle, era
servito da torri di vedetta poste più in alto: una di queste torri era proprio
la Torre Moscarda. In seguito il Castello di San Daniele, la Torre Moscarda e
le altre fortificazioni si confusero e vennero denominati con il nome di “Castrum
Moscardum“. Nel periodo Patriarcale il Castel Moscardo divenne importante
per lo sviluppo dei mercati e delle mute: nel 1259 il Patriarca Gregorio di
Montelongo, allo scopo di provvedere alla custodia della “Via Iulia Augusta“,
fece costruire un borgo, nel luogo volgarmente detto “Muscardum” che
diventerà in seguito l’antico borgo di Casteòns; la Torre Moscarda
venne fatta restaurare dal patriarca Raimondo della Torre e venne
successivamente mantenuta in efficienza in vista della difesa contro l’Austria.
Nel 1600 invece la Torre fu oggetto di alcune opere di rafforzamento che si
resero necessarie durante la guerra di Gradisca (1616) per impedire
un’invasione austriaca alle spalle dei combattenti veneziani sull’Isonzo. Durante
il periodo Napoleonico le fonti scritte riguardanti il Moscardo sono piuttosto
scarse; tuttavia nel 1836 fu smantellata a furia di mine e bombe la torre che
sorgeva sulla riva destra del Bût. A tutt’oggi, la Torre Moscarda è
raggiungibile tramite due sentieri che si snodano uno ad Est lungo la via che
conduce alla Chiesa di San Daniele, l’altro a Nord. Percorrendo questi
tracciati si attraversano zone interessate da opere militari, quali trincee,
rifugi e postazioni militari risalenti alla I e alla II Guerra Mondiale. Il
Moscardo si presenta ai visitatori come una solida costruzione a base quadrata
alta poco più di 10 metri, nei muri si aprono tre finestre e una porta a volta
arcuata situata al primo piano. L’ingresso doveva avvenire dalla porta tramite
una scala a pioli che veniva issata a due mensole esterne. Altri link: http://www.comune.paluzza.ud.it/index.php?id=19375,
http://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=439
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Paluzza, http://www.archeocartafvg.it/portfolio/paluzza-ud-la-torre-moscarda/
Foto: la prima è presa da http://www.archeocartafvg.it/wp-content/uploads/Paluzza-la-Toore-Moscarda-da-vicino.jpg,
la seconda invece da http://www.dulcisterrae.com/it/comune/32bmkg7/paluzza.html
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