venerdì 4 novembre 2016

Il castello di venerdì 4 novembre






CELLA MONTE (AL) - Castello Ardizzone

Il toponimo deriva dalla capacità delle sue terre di mantenere a lungo i prodotti alimentari, indicando il termine “cella” un ‘deposito di frutti campestri’. Le attestazioni medievali testimoniano delle forme sia plurali sia singolari: CELLARUM e CELLE; mentre la moderna denominazione deriva dalla forma singolare. La seconda parte del toponimo moderno non è riscontrabile nella documentazione antica, sebbene alcuni studiosi abbiano presupposto forme quali CELLA AD MONTEM e AD CELLAM IM MONTE. Nel 1630, durante la terribile peste, quasi tutti i suoi abitanti persero la vita. Sorta in epoca medievale, venne utilizzata in periodo romano come luogo di conservazione delle derrate alimentari raccolte dalle milizie. Fu possedimento dei marchesi di Ivrea, dei vescovi di Vercelli e dei marchesi del Monferrato, finché nel 1116, venne ceduta in feudo ai fratelli Guido e Gherardo Cane, da parte dell’imperatore Enrico I. A partire dal XIII secolo, e fino agli inizi del XVIII secolo, restò nelle mani di numerosi signori della zona, tra cui i Marescalchi, i Pocaparte, gli Oglieri, i Francia, gli Ardizzone e i Cocconato. Con l’entrata in scena dei Savoia anch’essa, come tanti altri comuni circondanti, divenne possedimento sabaudo. Tra le vestigia del suo passato figura, tra i vari monumenti, il castello degli Ardizzone, conservante tuttora alcune delle antiche finestre romaniche in tufo. Eretto, secondo alcune fonti, all'inizio del XII secolo, infeudato ai marchesi di Ivrea, venne trasformato in epoca barocca in palazzo signorile. Delle originarie strutture rimangono una torre cilindrica e resti delle merlature. Attualmente di proprietà privata, è adibito ad abitazione.

Fonti: http://www.monferratopaesaggi.org/portfolio/cella-monte/, testo su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)

Foto: la prima è presa da http://www.marchesimonferrato.com/web2007/_resources/cella-monte.jpg, la seconda è presa dal libro "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)   

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