Saccheggiata dagli Arabi nell’836 e stroncata da un violento sisma accaduto intorno all’856, Halaesa venne abbandonata dai suoi abitanti che trovarono rifugio sulla sommità di un’altura naturalmente fortificata, dove già esisteva un presidio militare o un santuario della città, dando origine così all’odierna Tusa. All’arrivo dei Normanni il nuovo centro venne amministrato da alti dignitari di corte e descritto da al Idrisi, geografo di Ruggero II, come villaggio fortificato al centro di un territorio fertile. Dopo i “Vespri Siciliani” (1282), a cui il popolo tusano partecipò spontaneamente, il territorio pervenne alla signoria feudale dei Ventimiglia e l’insediamento fu trasformato in una vera e propria roccaforte, con torri d’avvistamento e mura di cinta che convergevano al munito castello. Nel XVI sec. la società tusana si evolvette con un ceto borghese molto vivace e dinamico che consente alla città di rivendicare gli usi civici anche nei confronti del Marchese di Geraci (1510). Il commercio di frumento e olio, la fiorente pastorizia e, soprattutto, un’insospettata produzione di seta consentirono a Tusa di raggiungere un ragguardevole tenore economico fra il XVII e il XVIII secolo. Il centro storico conserva ancora oggi l’aspetto della tipica cittadella medievale, stratificato con altre apprezzabili testimonianze delle epoche successive. Esso mantiene intatto l’equilibrio del suo tessuto architettonico, che trova la sua massima espressione nel tracciato delle stradine e negli edifici sacri. La presenza di numerose chiese testimonia l’organizzazione di una comunità che fa di questi luoghi un punto di riferimento religioso e culturale e che si adopera nel corso dei secoli ad abbellirne le architetture e ad arricchirle con pregevoli opere d’arte. Notevole interesse suscitano le opere realizzate dalla bottega d’arte dei Li Volsi, famiglia di scultori, intagliatori e plasticatori tusani, che ha lasciato traccia della propria abilità anche nel capoluogo e in molti centri della Sicilia. Il Castello di Castel Di Tusa, prima detto Castello di San Giorgio si trova nella frazione di Castel di Tusa, identificata in passato come Tusa Inferiore. Il borgo si affaccia sul mare, e sul costone roccioso che la domina alle spalle, fu costruito nel corso del XIII secolo il castello, per volere della famiglia Ventimiglia. Il castello nacque principalmente come struttura di difesa e di diretto avvistamento sul mare, ma all’interno d... el complesso edilizio si nota come in realtà avesse funzione residenziale e di deposito, in relazione ai continui e cospicui traffici marittimi che aveva intrapreso il territorio tusano fin dall’antichità, collegato alla vicinanza del fiume Tusa che facilitava i trasporti dall’entroterra verso le zone costiere. Dal punto di vista architettonico il castello ha subìto svariati rimaneggiamenti, proprio a causa dei continui cambiamenti delle destinazioni d’uso. Ad oggi l’accesso nell'edificio non è consentito. Per approfondire consiglio di visitare questo link: http://www.icastelli.it/castle-1234885061-castello_di_san_giorgio_o_della_marina_di_tusa-it.php
Fonti: http://www.paesionline.it/sicilia/tusa/monumenti_ed_edifici_storici/castello_di_castel_di_tusa.asp, http://www.castelditusa.it/storia
Foto: la prima è presa da http://www.vallehalaesa.com/images/Ctusa/castelloditusa_001.jpg, la seconda proviene da http://www.isolaeisole.com/wp-content/uploads/2016/09/castel-di-tusa.jpg
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