BURIASCO (TO) - Castello
Buriasco fu diviso da epoca non accertata in due settori. I
più antichi documenti conservati nell'archivio storico Comunale ne attestano la
divisione a partire XIV sec. Buriasco superiore comprese le terre tra Pinerolo
ed il centro abitato (in proposito A. Pittavino nella “Storia di
Pinerolo e del suo circondario” cita un
termine che esisteva a poca distanza dalla chiesa parrocchiale e che quando
Pinerolo subì l'occupazione dei francesi segnò la divisione dei rispettivi
domini)e fu feudo di
Pinerolo, con Riva e Baudenasca. Buriasco inferiore si costituì nella zona tra
il centro abitato ed i confini con le terre di
Vigone, Macello e Riva. La zona superiore dipese per l'amministrazione civile
da Pinerolo ma per la vita spirituale gli abitanti dipesero sempre dalla
parrocchia di
Buriasco inferiore, la quale peraltro andava sottoposta alla diocesi di
Pinerolo. Un interessante documento conservato nell'archivio storico testimonia
che durante le processioni religiose l'asta del baldacchino passava nelle mani
del rappresentante della comunità di
Pinerolo al momento dell'uscita del corteo dal territorio di
Buriasco inferiore. Ebbe giurisdizione su parte del territorio di
Buriasco per donazione del marchese Olderico Manfredi datata 6 giugno 1021 il
Capitolo di S. Giovanni di
Torino; questi a sua volta nel 1399 cedette il territorio ad Amedeo VIII di
Savoia
per il prezzo di 850 fiorino d'oro
e
32 soldi viennesi. Nel 1619 Carlo Emanuele I investì la città di
Pinerolo del feudo a lui pervenuto dall'acquisto di Amedeo VIII. La zona seguì
per necessità le vicende della città di
Pinerolo , con la dominazione francese al termine della quale, nel 1714, venne
riconsegnata, congiuntamente a Riva e Baudenasca, a Vittorio Amedeo II.
L'investitura
del feudo alla città fu in seguito riconfermata nel 1736 e nel 1748. Primi
signori di Buriasco
inferiore furono Ruffino Gili, investito nell'anno 1270, ed il nipote di
questi, Giacomo Gili d'Acaja il 12 ottobre 1345. (A questo proposito si
ricorda che l'archivio storico della città di
Pinerolo conserva una pergamena, datata 10 ottobre 1352, nella quale Vilhelmus
Vamanus, podestà di
Buriasco , a nome di Jacopo de Giliis, signore di
Buriasco , controlla i confini degli appezzamenti lungo il Lemina dalla parte
di Vigone. La pergamena è descritta nell'articolo di A. Asvisio “Breve storia
di 42 pergamene dell'archivio storico di
Pinerolo ” pubblicato nel 1953 sul Bollettino della Società Storica
Pinerolese). Il 23 dicembre 1418 il feudo passò ai Montbel, signori di
Frossasco. Tra il XIV ed il XV secolo si costruì probabilmente il castello, con
l'annesso ricetto per il riparo della popolazione separato da un fosso
difensivo, luogo di cui parlano i documenti ma di cui nulla resta. Nel XIV
secolo la ricerca storica di Ferdinando Gabotto mise in luce alcuni processi
per stregoneria intentati contro
abitanti di Buriasco
e della vicina Cumiana, testimoniando la presenza dell'inquisizione in questi
luoghi. (Gabotto Ferdinando, le
streghe di Buriasco
e Cumiana: 1314-1336, articolo apparso nel Bollettino storico-bibliografico
subalpino nel 1904 Biblioteca Civica Pinerolo; collocazione: OP.D. 189). Nel
1546 il castello ed il feudo di
Buriasco inferiore vennero dai Montbel ceduti alla città di Pinerolo. Nel 1592
la località fu saccheggiata ed incendiata dalle truppe francesi del maresciallo
De Lesdiguières che,
fallito il tentativo di occupare Pinerolo in nome di Enrico IV di Francia, le
lasciò libere di mettere a ferro e fuoco il pinerolese. L'avvenimento è
ricordato da una pergamena con cui, il 19 maggio 1595, Carlo Emanuele I libera
la comunità e gli uomini di
Buriasco dal pagamento delle tasse per 10 anni a compenso dei danni patiti a
causa degli assalti nemici e a ricompensa per avere difeso il castello. Il 28
luglio 1615 Buriasco inferiore fu eretto a contea; la città di
Pinerolo cedette per il prezzo di 26.000 scudi il possesso del feudo, castello,
territorio e giurisdizione al conte Maurizio Ferrero, già signore di Bibiana e
Famolasco. Il conte era personaggio assai vicino al duca Carlo Emanuele che
probabilmente gradì l'investitura; in alcune lettere scritte tra il 1609 ed il
1615 il duca aveva auspicato di ottenere personalmente il possesso del castello
come baluardo difensivo strategico in caso di nuovi attacchi da parte dei
francesi. La signoria dei conti Ferrero si protrasse per tutto il XVIII e fino
al XIX secolo; fu, stando alle testimonianze dell'archivio, signoria
controversa e fortemente contrastata dalla popolazione locale che non mancò di
intentare liti e suppliche al re contro i pretesi diritti e i soprusi subiti
dai conti. Con le Regie Patenti del 14 agosto 1818 e non senza l'opposizione
della città di
Pinerolo che intentò causa, Buriasco superiore venne separato da Pinerolo ed
unito al Comune
di Buriasco inferiore: tra gli argomenti portati a favore del ricongiungimento
vi era l'unità spirituale tra le due zone, da sempre soggette alla medesima
parrocchia. Il Castello è stato purtroppo
irrimediabilmente rimaneggiato nei secoli. Attualmente è costituito da un
massiccio fabbricato, collegato ad un muro di cinta e difeso da una torre
angolare cilindrica, che racchiude al suo interno diverse costruzioni moderne e
un giardino. L’ultima ristrutturazione avvenne quando fu adibito a ristorante
nel 1961 (https://www.facebook.com/pages/Ristorante-Castello-Di-Buriasco/121345674585488).
Qui lo vediamo in un breve video (di michele didi): https://www.youtube.com/watch?v=9g8N_aaZIGo
Fonti: http://www.comune.buriasco.to.it/viewobj.asp?id=2623,
http://archeocarta.org/buriasco-to-castello/, http://www.alpifortificate.com/buriasco.html
(con diverse foto interessanti da vedere)
Foto: la prima è di befed su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/367462,
la seconda è di SIMONA LOVEinAvoid su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/20366
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