venerdì 25 novembre 2016

Il castello di venerdì 25 novembre






BURIASCO (TO) - Castello

Buriasco fu diviso da epoca non accertata in due settori. I più antichi documenti conservati nell'archivio storico Comunale ne attestano la divisione a partire XIV sec. Buriasco superiore comprese le terre tra Pinerolo ed il centro abitato (in proposito A. Pittavino nella “Storia di Pinerolo e del suo  circondario” cita un termine che esisteva a poca distanza dalla chiesa parrocchiale e che quando Pinerolo subì l'occupazione dei francesi segnò la divisione dei rispettivi domini)e fu feudo di Pinerolo, con Riva e Baudenasca. Buriasco inferiore si costituì nella zona tra il centro abitato ed i confini con le terre di Vigone, Macello e Riva. La zona superiore dipese per l'amministrazione civile da Pinerolo ma per la vita spirituale gli abitanti dipesero sempre dalla parrocchia di Buriasco inferiore, la quale peraltro andava sottoposta alla diocesi di Pinerolo. Un interessante documento conservato nell'archivio storico testimonia che durante le processioni religiose l'asta del baldacchino passava nelle mani del rappresentante della comunità di Pinerolo al momento dell'uscita del corteo dal territorio di Buriasco inferiore. Ebbe giurisdizione su parte del territorio di Buriasco per donazione del marchese Olderico Manfredi datata 6 giugno 1021 il Capitolo di S. Giovanni di Torino; questi a sua volta nel 1399 cedette il territorio ad Amedeo VIII di Savoia  per il prezzo di 850 fiorino d'oro e 32 soldi viennesi. Nel 1619 Carlo Emanuele I  investì la città di Pinerolo del feudo a lui pervenuto dall'acquisto di Amedeo VIII. La zona seguì per necessità le vicende della città di Pinerolo , con la dominazione francese al termine della quale, nel 1714, venne riconsegnata, congiuntamente a Riva e Baudenasca, a Vittorio Amedeo II. L'investitura del feudo alla città fu in seguito riconfermata nel 1736 e nel 1748. Primi signori di Buriasco inferiore furono Ruffino Gili, investito nell'anno 1270, ed il nipote di questi, Giacomo Gili d'Acaja il 12 ottobre 1345. (A questo proposito si ricorda che l'archivio storico della città di Pinerolo conserva una pergamena, datata 10 ottobre 1352, nella quale Vilhelmus Vamanus, podestà di Buriasco , a nome di Jacopo de Giliis, signore di Buriasco , controlla i confini degli appezzamenti lungo il Lemina dalla parte di Vigone. La pergamena è descritta nell'articolo di A. Asvisio “Breve storia di 42 pergamene dell'archivio storico di Pinerolo ” pubblicato nel 1953 sul Bollettino della Società Storica Pinerolese). Il 23 dicembre 1418 il feudo passò ai Montbel, signori di Frossasco. Tra il XIV ed il XV secolo si costruì probabilmente il castello, con l'annesso ricetto per il riparo della popolazione separato da un fosso difensivo, luogo di cui parlano i documenti ma di cui nulla resta. Nel XIV secolo la ricerca storica di Ferdinando Gabotto mise in luce alcuni processi per stregoneria  intentati contro abitanti di Buriasco e della vicina Cumiana, testimoniando la presenza dell'inquisizione in questi luoghi. (Gabotto Ferdinando, le streghe di Buriasco e Cumiana: 1314-1336, articolo apparso nel Bollettino storico-bibliografico subalpino nel 1904 Biblioteca Civica Pinerolo; collocazione: OP.D. 189). Nel 1546 il castello ed il feudo di Buriasco inferiore vennero dai Montbel ceduti alla città di Pinerolo. Nel 1592 la località fu saccheggiata ed incendiata dalle truppe francesi del maresciallo De Lesdiguières che, fallito il tentativo di occupare Pinerolo in nome di Enrico IV di Francia, le lasciò libere di mettere a ferro e fuoco il pinerolese. L'avvenimento è ricordato da una pergamena con cui, il 19 maggio 1595, Carlo Emanuele I libera la comunità e gli uomini di Buriasco dal pagamento delle tasse per 10 anni a compenso dei danni patiti a causa degli assalti nemici e a ricompensa per avere difeso il castello. Il 28 luglio 1615 Buriasco inferiore fu eretto a contea; la città di Pinerolo cedette per il prezzo di 26.000 scudi il possesso del feudo, castello, territorio e giurisdizione al conte Maurizio Ferrero, già signore di Bibiana e Famolasco. Il conte era personaggio assai vicino al duca Carlo Emanuele che probabilmente gradì l'investitura; in alcune lettere scritte tra il 1609 ed il 1615 il duca aveva auspicato di ottenere personalmente il possesso del castello come baluardo difensivo strategico in caso di nuovi attacchi da parte dei francesi. La signoria dei conti Ferrero si protrasse per tutto il XVIII e fino al XIX secolo; fu, stando alle testimonianze dell'archivio, signoria controversa e fortemente contrastata dalla popolazione locale che non mancò di intentare liti e suppliche al re contro i pretesi diritti e i soprusi subiti dai conti. Con le Regie Patenti del 14 agosto 1818 e non senza l'opposizione della città di Pinerolo che intentò causa, Buriasco superiore venne separato da Pinerolo ed unito al Comune di Buriasco inferiore: tra gli argomenti portati a favore del ricongiungimento vi era l'unità spirituale tra le due zone, da sempre soggette alla medesima parrocchia. Il Castello è stato purtroppo irrimediabilmente rimaneggiato nei secoli. Attualmente è costituito da un massiccio fabbricato, collegato ad un muro di cinta e difeso da una torre angolare cilindrica, che racchiude al suo interno diverse costruzioni moderne e un giardino. L’ultima ristrutturazione avvenne quando fu adibito a ristorante nel 1961 (https://www.facebook.com/pages/Ristorante-Castello-Di-Buriasco/121345674585488). Qui lo vediamo in un breve video (di michele didi): https://www.youtube.com/watch?v=9g8N_aaZIGo

Fonti: http://www.comune.buriasco.to.it/viewobj.asp?id=2623, http://archeocarta.org/buriasco-to-castello/, http://www.alpifortificate.com/buriasco.html (con diverse foto interessanti da vedere)

Foto: la prima è di befed su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/367462, la seconda è di SIMONA LOVEinAvoid su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/20366


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