GAIOLE IN CHIANTI (SI) – Castello di San Donato in Perano
Domina dall'alto un'area dolcemente collinare della Toscana, famosa in tutto
il mondo per la suggestiva bellezza del suo paesaggio e per la qualità
eccellente dei suoi vini: il Chianti. E' situato tra i Comuni di Radda e Gaiole
in Chianti e dal castello si può avere il privilegio di godere di uno dei più
bei panorami del Chianti: la torre di Montegrossi, la Rocca di Castagnoli, i
castelli di Meleto, di Brolio e di Cacchiano, la torre di Barbischio, il
"maschio" di Vertine, le alte cime del Monte Amiata. La toponomastica
testimonia l'origine etrusca dell'antico insediamento (Peras) che ha visto
susseguirsi nel tempo una fattoria romana d'età repubblicana, una villa rustica
d'età imperiale, una curtis medioevale. Attorno all'anno Mille il piccolo
villaggio formatosi già da secoli attorno ad una cappella intitolata a San
Donato - il vescovo di Arezzo martirizzato dai pagani nel IV secolo d.C. al
quale è attribuito la miracolosa ricomposizione di un calice di vetro - venne
fortificato ed inglobato nella fitta rete dei castelli chiantigiani di età
medioevale. Il complesso architettonico divenne una struttura militare
strategica con funzioni difensive nell'area di confine tra il territorio
fiorentino in cui rientrava e quello senese, per poi essere trasformato in
fattoria fortificata nel corso della seconda metà del Cinquecento a seguito
della definitiva caduta della Repubblica di Siena e la sua definitiva
annessione al Granducato di Toscana. Acquistato alla metà del Cinquecento dagli
Strozzi - una delle più eminenti famiglie fiorentine, impegnata allora nella
formazione di una struttura economica che garantisse redditività al proprio
patrimonio agricolo e dunque solidità al proprio potere politico e prestigio
sociale - rimase di loro proprietà per ben quattro secoli, fino a quando, nel
1967, l'ampia tenuta ed il castello di San Donato in Perano non furono alienate.
In seguito la villa è divenuta proprietà di Franco Fanfani, dinamico uomo
d’affari che ha potenziato il suo indirizzo viticolo e olivicolo. Oggi
l’azienda è proprietà della San Donato in Perano Spa. A partire dagli anni '50,
infatti, la crisi mezzadrile e il fenomeno dell'abbandono delle campagne aveva
reso problematico ed oneroso il passaggio da un'economia di tipo tradizionale
ad una concezione moderna, dinamica e produttiva dell'investimento agricolo e
dalla vita in campagna. Ma una nuova concezione della conduzione agricola
fondata sull'impianto di colture specializzate ha rappresentato, in anni
recenti, la possibilità di fondare a San Donato in Perano una nuova
agricoltura, capace di fondere la tradizionale vocazione viticola e olivicola
dell'area con una raffinata concezione dell'ospitalità. Il Castello di San
Donato in Perano con le sue dimore di raffinata attenzione allo stile, la sua
campagna coltivata secondo un uso antico e insieme modernissimo, il suo
paesaggio dolce nei suoi pendii e aspro nelle sue selve, offre la possibilità
di sperimentare la dimensione più completa di un luogo in cui il
"dove" si unisce al "quando", ciò che i latini chiamavano
"genius loci". Sarà forse un caso che a poca distanza da qui sono
nati e hanno lavorato artisti come Duccio, Leonardo, Michelangelo... Il
complesso, parzialmente cinto da mura rivestite in pietra con coronamento
sommitale, si presenta come una villa seicentesca a pianta rettangolare che si
articola su tre livelli, a seguito degli interventi di ristrutturazione
effettuati dopo la dismissione della struttura militare. I muri a filaretto in
pietra dell'impianto fortificato affiorano con evidenza negli strappi
dell'intonaco. Una cappella privata venne realizzata al piano nobile
dell'edificio padronale, mentre all'esterno venne realizzato un giardino all’italiana
davanti al fronte meridionale del complesso architettonico. Attorno
all'edificio padronale, furono edificati altri corpi di fabbrica dopo la trasformazione
del complesso in fattoria agricola. Sul fronte principale spicca il bel portale
cinquecentesco della cappella che ha sostituito l’antica chiesa: due
semicolonne sorreggono un elegante architrave e il trigramma bernardiniano in
maiolica colorata, mentre al di sopra una finestrella circolare riprende i
motivi decorativi del portale, quasi a completare la facciata del piccolo
oratorio. Ecco un breve video sul castello (di Canale di Italytour): https://www.youtube.com/watch?v=kKry-UlEbjo
Fonti: http://www.castellosandonato.it/storia.asp,
http://www.comune.gaiole.si.it/cultura_e_territorio/castelli-e-ville/castello-di-san-donato-perano,
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_San_Donato_in_Perano,
http://www.ecomuseochianti.org/mappa/patrimonio-culturale-materiale/castello-di-san-donato-in-perano
Foto: la prima è presa da http://www.castellosandonato.it/gallery/storia/2.jpg,
la seconda, invece, da http://www.castellosandonato.it/gallery/storia/3.jpg
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