lunedì 29 marzo 2021

Il castello di lunedì 29 marzo

 



ROMA - Castello della Porcareccia

Il castello di Porcareccia è un piccolo agglomerato di case risalenti al tardo Cinquecento, situato a Roma in zona Casalotti. L'antico castello, costruito su uno sperone roccioso e che in passato aveva una torre di avvistamento ora scomparsa, prende il nome da "porcaritia", luogo di allevamento di maiali e cinghiali. È conosciuto anche come “Castello aureo” e in passato aveva sicuramente funzione di avvistamento. La presenza di un castello in questa località è noto fin dal 1002 (da una lapide conservata nella chiesa di Santa Lucia della Tinta), anno in cui la tenuta della Porcareccia venne affidata ai monaci di Monte Brianzo, nel rione Ponte. Un atto di papa Celestino III del 1192 riferisce dell'affidamento del fondo agricolo ai canonici di via delle Botteghe Oscure. Infine, con un terzo atto di papa Innocenzo III (inizio del XIII secolo), il possedimento passò all'Ordine ospedaliero di Santo Spirito.Quando la Porcareccia divenne di proprietà dell'Ordine di Santo Spirito, fu intensificato l'allevamento dei maiali, che venivano utilizzati per i poveri e gli ammalati di cui l'Ordine si prendeva cura. Un'ordinanza di papa Urbano V del 1362 concedeva libertà di pascolo agli animali e comminava pene severe a chi ne impediva il passaggio, anticipato dal suono di campanelle appese alle orecchie degli animali; tale legge fu ribadita da papa Sisto IV nel 1481. Dal XVI secolo in poi il castello passò in mano a famiglie private, i Massimo, i Borghese, i Salviati, i Lancellotti. Fu l'Ordine a ristrutturare l'antico casale ed a trasformarlo in castello: vi edificò al suo interno, nel 1693, la chiesa di Santa Maria. Dal 1932 ciò che resta del castello è di proprietà della famiglia Giovenale. Il portale d’ingresso del Castello è dominato dallo stemma di papa Sisto IV. Prima di accedere al cortile interno, è possibile notare, in alto, fori passanti per una grata metallica che, all’occorrenza, veniva calata per impedire assalti e irruzioni di nemici. Nel giardino del Castello vi è, in bella mostra, una stele commemorativa di un funzionario imperiale delle strade. La stele probabilmente era riversa in terra perché presenta evidenti segni di ruote di carro. Vicino vi è una lapide funeraria con incisi dei pavoni, antico simbolo di morte. Sono visibili altri reperti di epoca romana, come frammenti di capitelli e spezzoni di colonne. In bella mostra, montata alla rovescia, vi è una vecchia macina a mano, una simile è nel cortile della Chiesa di Santa Maria di Galeria. Nel piazzale interno c’è, invece, la chiesetta di Santa Maria, caratterizzata da un altare in legno impagliato, costruito dai prigionieri austriaci della Grande Guerra, che qui erano stati internati. Nella chiesa celebrava messa anche il giovane prete Angelo Roncalli, il futuro papa buono, Giovanni XXIII, che veniva spesso in questi luoghi per godere delle bellezze naturali e gustare ”la buona ricotta” che gli veniva offerta. La tenuta della Porcareccia è stata anche antesignana della “guerra delle quote latte”: nel periodo di carestia si dava il massimo sviluppo all’allevamento dei suini per sfamare la popolazione di Roma, come si legge anche in una bolla di papa Urbano V del 1362. Per segnalare la presenza degli animali venivano messi dei campanelli alle loro orecchie e chiunque ne impediva il pascolo, come già detto, incorreva in pene severissime. A seguito delle proteste della Germania, all’epoca maggior produttrice ed esportatrice di suini in Europa, il Papa Sisto IV nel 1481, riaffermò il documento di Avignone di Urbano V. Davanti al Castello, divisa dalle case del Borgo a chiudere la Piazza, c’è la chiesa parrocchiale, costruita negli anni 1950/54, dedicata alle S.s. Rufina e Seconda, martiri della via Boccea. Come tutti i castelli che si rispettano, anche questo ha il suo fantasma che si aggira nei cunicoli sotterranei inesplorati che si diramano dal Castello nella campagna circostante. Altro link suggerito: https://www.archilovers.com/projects/36287/restauro-castello-della-porcareccia.html

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Porcareccia, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Lazio/roma/provincia002.htm#porcarec, https://abitarearoma.it/il-castello-della-porcareccia/

Foto: la prima è presa da https://www.santerufinaeseconda.it/casale-castello-porcareccia/, la seconda è presa da https://abitarearoma.it/il-castello-della-porcareccia/

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