venerdì 19 marzo 2021

Il castello di venerdì 19 marzo



PESCHICI (FG) - Torre di Calalunga e Torre di Monte Pucci 

La costa garganica posta ad oriente di Peschici è tutta un susseguirsi di piccoli promontori rocciosi, che racchiudono preziose calette sabbiose, incorniciate da fitte pinete e formazioni di macchia mediterranea. Un luogo ideale per la balneazione, anche per chi nei secoli, provenendo dal mare, cercava di approdare a terra ed in maniera subdola aggredire le popolazioni costiere. Per questo motivo durante il Vice Regno di don Pedro Afan de Ribera, su proposta del governatore Carlo Caracciolo, nel 1564, fu stabilita la costruzione di torri fortificate lungo le coste, per svolgere un compito di controllo, avvistamento e difesa degli abitati e delle popolazioni. La distanza tra le torri variava in funzione della morfologia della costa: poteva raggiungere i 30 chilometri, nel caso di zone concave di spiaggia o di coste rocciose senza insenature; ridursi a circa 10 chilometri nel caso di costa frastagliata. Le torri erano quasi tutte quadrangolari a tronco di piramide. Il coronamento presentava per ogni lato quattro o cinque caditoie, cioè delle botole aperte in successione lungo il cammino di ronda della costruzione difensiva, e da cui era possibile rovesciare sul nemico sottostante ogni tipo di proiettile o oggetto contundente. Per lo più ad un solo vano e con una sola porta, le torri avevano una cisterna per la raccolta delle acque piovane. L’accesso era consentito mediante una scala volante o fissa e un piccolo ponte levatoio collocati entrambi sulla parete a monte. La parete rivolta verso il mare era cieca (dal momento che era la più esposta al pericolo) e le due laterali erano munite di feritoie. Le informazioni venivano trasmesse da una torre all’altra. L’avvistamento di navi sospette veniva annunciato durante il giorno con colonne di fumo, durante la notte con l’accensione di fiaccole: il numero di fuochi era pari al numero delle imbarcazioni nemiche avvistate. La prima torre posta ad oriente dell’abitato di Peschici è quella di Calalunga. Nel 1570 venne assalita e smantellata dai Turchi. Ma successivamente proprio per la sua funzione strategica la torre venne ricostruita. Oggi ha perso la sua originaria copertura che è stata sostituita da una più recente. Il promontorio di Calalunga su cui sorge, domina ad occidente le punte di Manaccora e S. Nicola che precedono Peschici. Ad oriente si trova invece il promontorio e la Torre Usmai.
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Del XIV secolo, posta al confine tra l’agro di Vico del Gargano e quello di Peschici, la Torre di Monte Pucci domina la sottostante piana di Calenella, quella di Padula con il porto e il promontorio su cui si erge in centro urbano di Peschici. L’edificio fortificato ben visibile percorrendo la costiera che collega Peschici con S. Menaio e Rodi Garganico, si leva a picco sul mare, in posizione dominante e panoramica. Il varco di accesso, come di consueto rivolto verso monte, è sopraelevato rispetto al piano di campagna: in origine raggiungibile con scala retraibile, presenta oggi una poco indicata scala di marmo bianco che accede alla “Cantina il Baccanale” ricavata nel vano voltato della torre. Nelle pareti laterali si aprono le feritoie. La torre ha perso l’originario coronamento e come le altre della zona presenta dimensioni assai ridotte che ne attestano la sola funzione di avvistamento (non difensiva). Essa è completa nei due piani. Una delle caratteristiche della Torre di Monte Pucci, è di essere ubicata su un tratto di costa affacciato direttamente verso nord, per cui è possibile in estate vedere sorgere e tramontare il sole sullo stesso mare. La Torre presenta anche un notevole valore panoramico: in lontananza, nelle giornate terse si possono scorgere le Tremiti e le isole della Dalmazia. Ad oriente si gode un magnifico panorama verso l’abitato di Peschici e ad ovest si può ammirare in lontananza l’abitato di Rodi Garganico preceduto dal lungo arenile di San Menaio. In prossimità della torre sono situati tre trabucchi da pesca. Intorno agli anni Sessanta, la Torre di Monte Pucci divenne, per qualche anno, fu residenza dell’artista Manlio Guberti che vi aprì un ospitale Club della Tavolozza. Pittore, incisore e poeta, Guberti aveva studiato musica e giurisprudenza e si era diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Partecipò alla Biennale di Venezia e ad oltre 50 esposizioni personali in Italia e nel mondo.

Altri link suggeriti: http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=391, https://vimeo.com/235072344 (video di Domenico Giordano), https://www.guidedocartis.it/?page_id=14915

Fonti: https://www.peschici.com/torri-saracene-torre-agricola-torre-del-ponte-torre-del-porto-torre-dellaglio-torre-di-calalunga-torre-di-calarossa-torre-di-campi-torre-di-monte-pucci-torre-di-porto-greco-torre-di/isole-tremiti-vieste-mattinata-gargano-padre-pio-san-michele-laghi-grotte/04/, testo di Teresa Maria Rauzino su http://www.mondimedievali.net/microstorie/torri.htm

Foto: la prima (Calalunga) è di Paolo Tralli su https://mapio.net/pic/p-13890327/, la seconda (Monte Pucci) è presa da https://www.corriere.it/cronache/cards/fari-antichi-forti-stato-mette-disposizione-gioielli-mare/torre-monte-pucci-peschici.shtml

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