BASSANO DEL GRAPPA (VI) – Castello degli Ezzelini
La sua costruzione è da inquadrare nelle prime fortificazioni difensive
sorte attorno alla Chiesa di Santa Maria, situata in Margnano, non molto
lontano dalla riva del fiume chiamato Brenta, come testimonia un documento
risalente all'anno 998. La chiesa in particolare era sorta sul colle più alto
assieme a strutture fortificate poste in opera a scopo difensivo e di rifugio
di popolo, beni e derrate. Nella seconda metà del XII secolo il vescovo di
Vicenza, cui il castello apparteneva, lo donò a Ecelo I, capostipite di quella
che fu la potente famiglia degli Ezzelini, di origine germanica, legatissima ed
imparentata con l'Imperatore, che qui s'insediò definitivamente dopo le
vicissitudini che la videro ritirarsi dal castello di Onara (Padova) e poi da
quello di Castel di Godego (Treviso) per stabilirsi nel vicino castello di
Romano. Le strutture più antiche ancora presenti risalgono ai secoli XII e
XIII, periodo in cui venne costruito il muro di cinta pentagonale a nord e la torre
dell'Ortazzo. Furono inoltre restaurate la torre di Ser Ivano e il campanile
della chiesa. Le strutture più antiche comprendono le parti inferiori di torri
e murature (identificabili per la tessitura muraria in ciottoli del fiume
Brenta, pietre calcaree e laterizi). La piazza antistante era luogo di mercato
e di adunanze. Il castello fu operativo durante le dominazioni degli Scaligeri
(1311-87), dei Visconti (1387-1404) e infine della Repubblica di Venezia dopo
la dedizione del 1404. Nel 1411 - durante la guerra tra la Repubblica di
Venezia e il regno d’Ungheria - le sue fortificazioni resistettero agli
attacchi delle prime bombarde messe in campo dalle truppe dell'imperatore
Sigismondo di Lussemburgo che devastavano il territorio; caddero invece sotto
l'urto degli eserciti di Massimiliano I d’Asburgo, durante la guerra della Lega
di Cambrai nel 1508, nonostante la strenua difesa in Valsugana ad opera degli “ostici”
Canalotti. Solo le “nuovissime” fortificazioni di Padova e Treviso salvarono la
Serenissima. Dopo di che venne dismesso e l'abbandono della funzione militare
favorì lo sviluppo di attività commerciali e artigianali nella città di Bassano
all'interno delle mura. Alcune sue strutture, in grave stato di abbandono,
vennero perfino invase da vegetazione selvatica fino al vistoso crollo verificatosi
nel 1928. Dagli anni ’90 del Novecento il castello è stato oggetto di restauri.
Il Corpo di Guardia si trova all’ingresso del percorso delle mura del Castello
di Bassano del Grappa. La fortificazione ha una forma a quadrilatero con i lati
di circa due metri e con muri alti da 7,50 a 13,50 m., realizzati in ciottoli e
laterizi a file alternate secondo la tecnica in uso all’epoca. Sull’angolo sud
ovest si erge la torre Bolzonella (detta anche di Ser Ivano, dal nome del
masnadiero di Ezzelino III) alta 27 metri, che era una “macchina” da difesa
imprendibile, autonoma ed isolata dallo stesso castello. I due lati est ed
ovest della Mura sono liberi, mentre su quelli nord e sud sono addossati corpi
di fabbrica con altezza prossima a quella della Mura storica. Il castello, dopo
interventi di restauro, è adibito all'esposizione di mostre temporanee. D’estate
il castello ospita il prestigioso Operafestival di Bassano. Oggi è possibile comprendere
la complessa struttura anche con un percorso guidato sullo spettacolare e
panoramico camminamento di ronda.
Foto: la seconda è di zyance su http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_degli_Ezzelini#mediaviewer/File:Bassano_z02.JPG
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