CALCIANO (MT) – Castello
Sul territorio si trovano presenze umane preistoriche e sembra che dal V
secolo a.C. sia esistito un insediamento laddove sorge attualmente, fino al 383
a.C., quando fu distrutto da un'alluvione. Una bolla di Papa Lucio III,
dell'anno 1183, include Calciano tra i centri della diocesi di Tricarico.
Diverse le ricerche e gli studi effettuati per capire l'origine del nome del
paese. Secondo lo storico Racioppi (vedi raccolta “Origini storiche
investigative sui nomi geografici della Basilicata”) Calciano deriverebbe da
“Calpianum e Calpius o, verosimilmente da Caltius, Caltianum”. Ma non solo,
perchè il nome potrebbe derivare da “Calcidianum, da Calcidius, oppure,
l'ipotesi oggi più affermata, da “Caucium” che in Medio Evo significava “un
luogo basso e paludoso, ovvero un argine di strada sollevato su terreno basso e
paludoso. Condizioni locali che si riscontrano, secondo l'autore della
raccolta, nella topografia della contrada. Molti attribuiscono a Calciano un
precedente toponimo “ Gaudianum”, ma di questo nome non vi sarebbe traccia in
nessun documento ufficiale. La popolazione, organizzatasi intorno al castello e
alla Chiesa della Beata Vergine Maria (ora in ruderi), cominciò a crescere fino
all’alluvione del 1235 e al terremoto del 1248, quando i cittadini si
rifugiarono in casali vicini, mentre il territorio venne aggregato a quello di
Tricarico. Calciano intorno al 1100 d.c. è un antico paese feudale. Sotto il
dominio del Re Ladislao, fu ceduto al Attendolo Sforza. Nel XIII secolo
Calciano era sotto il dominio dei Principi di Bisignano, i cui Signori avevano
fatto costruire un castello realizzato sulla rocca del vecchio sito del paese
dove oggi si sta cercando di ricostruirne una parte. Fu il volere del Principe
di Bisignano a commissionare e dotare la Chiesa di Santa Maria della Rocca di
dipinti ed opere d'arte per impreziosire l'edificio sacro, tra cui gli
affreschi ed il polittico, attribuito a Bartolomeo da Pistoia e datato 1503,
opere che oggi si trovano presso la Chiesa Matrice di Calciano. Intorno al 1600
il feudo passò ai nobili Sanseverino e successivamente ai Pignatelli (
Francesco Pignatelli, duca di Bisaccia). Infine fu ceduto al Duca Ippolito
Revertera della Salandra. Di quest'ultima dominazione è presente ancora oggi,
nel logo del Comune, la stella dorata, uno dei simboli del Blasone dei Duca
Revertera. Partecipò alla rivolta nel periodo del brigantaggio (molti attacchi
furono effettuati sotto il comando di capi calcianesi). Secondo la tradizione,
nel XVIII-XIX secolo, la popolazione si trasferì nella parte superiore del
paese a causa di continue alluvioni e frane e costruì la nuova chiesa
parrocchiale dedicata a S. Giovanni Battista. Il nuovo paese si sviluppò
intorno alla chiesa già esistente in onore di Maria SS. della Serra. Posto poca
distanza dall'abitato di Calciano vi è U’ Castidd (chiamato anche Rocca), di
origine sconosciuta. L'ipotesi che tali ruderi siano in realtà i resti
dell'antico monastero greco-bizantino della Théotokos, intorno al quale era
sorto un
Corion, un borgo non fortificato (l'antica Calciano situata in
località
Paese di Pede), prende spunto da due documenti bizantini,
rispettivamente dell'anno 1002 e dell'anno 1023. La fortificazione costituente
un Castello di origine Osca o Ausonica, più che Normanna, è perforata, lungo
tutto il perimetro, da grotte un tempo abitate ed attualmente in via di
recupero. Sottostante e sul lato destro, con tutta la maestosità del muro, si
erge la Chiesa della Rocca, riconducibile alla tipologia Normanna e con
struttura abbaziale. Ecco dove poter trovare diverse fotografie del monumento: http://www.aptbasilicata.it/Galleria-Immagini.1512+M5a7c7f6a4c1.0.html#gallery
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Calciano,
http://lucania1.altervista.org/calciano/index0.htm,
http://www.parcogallipolicognato.it/ita/web/item.asp?nav=35,
Foto: di AbbieMT Abbatangelo su
http://it.wikipedia.org
e da http://www.basilicatanet.com/ita/web/item.asp?nav=calciano
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