TERDOBBIATE (NO) - Castello dei Conti Cicogna
Le prime notizie di una fortificazione a Terdobbiate
risalgono al X sec., ma si trattava certamente di un semplice sistema
difensivo, costituito da una palizzata di legno. In
quell'epoca Leone, vicedomino della Chiesa novarese, ottenne infatti da re
Berengario il permesso di costruire un castello per difendere i possedimenti
dalle frequenti incursioni degli Ungari. Per avere ulteriori informazioni
bisogna aspettare il XV sec. quando la fortificazione era in pessime condizioni
strutturali e le famiglie gentilizie novaresi dei Tornielli, Caccia, Clapis,
Leonardi, ecc., sono descritte come proprietarie delle abitazioni e magazzini
presenti nel castello. Le precarie condizioni della struttura indussero però i
Caccia, i Tornielli e i Clapis a organizzare una rocca interna al castello.
Alla fine della prima metà del Quattrocento iniziò la ristrutturazione generale
dell’intera vetusta fortificazione, cui parteciparono i locatari per la
riparazione delle case e i nobili possessori per le strutture difensive
collettive. Nel corso di questi lavori le nobili famiglie, insieme al monastero
degli Umiliati di San Simone di Novara, elevarono anche un mastio. Mentre i
feudatati di Terdobbiate cambiavano con una certa frequenza (Giovanni Filippo
da Trecate, la cui unica figlia Costantina sposava Giovanni Antonio
Gambalojta), il castello continuò ad essere posseduto dalle famiglie gentilizie
novaresi, che lo tennero per circa un secolo. Solo nel XVI sec. iniziò un’operazione
d’acquisto della fortificazione da parte di Giovan Pietro Cicogna, conclusa in
qualche decennio. Da allora il castello rimase proprietà dei nobili Cicogna
mentre il feudo, con sentenza del 1590, ritornò ai Gambalojta. La famiglia
Cicogna era d’origine novarese, alcuni suoi esponenti già nel XV sec.
rivestivano cariche alla corte ducale di Milano. Giacomo Cicogna nel 1468 fu
segretario ducale e anche suo figlio Luigi ricoprì la stessa dignità presso
Bona di Savoia, duchessa di Milano; Giovanni Bartolomeo (figlio di Luigi) sposò
una Caccia, nobile novarese, e fu padre di Giovan Pietro Cicogna e di Paolo. Il
primo fece una notevole carriera nell’ambito militare e amministrativo. Con
l’arrivo dei Cicogna Mozzoni il castello di Terdobbiate mutò notevolmente il
suo aspetto strutturale: fra Seicento e Settecento fu trasformato in residenza
gentilizia di campagna. In quest’ottica fu ridotta l’altezza delle torri e
costruito il braccio centrale, dividendo la corte dell’antico castello in due
parti e mettendo in comunicazione l’ala Sud con l’ala Nord; fra la fine
dell’Ottocento e all’inizio del Novecento furono realizzate le cortine murarie
con le merlature di gusto neomedievale. Il complesso presenta il tradizionale
impianto quadrangolare dei castelli di pianura lombarda con quattro torri
angolari, altrettanti bracci perimetrali e uno centrale (aggiunto
successivamente). Affiancata ai lati Sud ed Est del castello è stata realizzata
una grande corte quadrangolare probabilmente fra Ottocento e Novecento; sul
lato Nord della corte trovavano sede le antiche scuderie di pertinenza del
castello ora ristrutturate e adibite a deposito. Sugli altri lati trova spazio
una cortina con edifici di spettanza dell’azienda agricola che ivi ha sede.
L’accesso principale al castello è collocato lungo il lato Est, preceduto da un
passaggio sopraelevato costruito sul fossato ancora presente solo in questo
tratto. L'edificio presenta due piani fuori terra e tutto il complesso è stato
con ogni evidenza cimato, così da poter ospitare le falde dei tetti. Le
finestre sono state previste durante la costruzione e altre da rottura di muro.
Sopra l’ingresso trova spazio lo stemma della famiglia Cicogna costituito da
una cicogna che tiene serrata nel becco una serpe. Altri stemmi di famiglie
gentilizie, con cui si sono stati e sono tuttora imparentati i conti Cicogna
Mozzoni, si trovano nella sala d’armi al secondo piano; nella parte alta delle
pareti sono presenti le armi dei Borromeo d’Adda, Marliani, Annoni, Jacini,
ecc. Nel castello una scala d’onore unisce il piano terreno al primo piano e si
conserva un imponente camino con rilievi. L'edificio, sia internamente che
esternamente è quasi completamente intonacato, ad eccezione di una piccola
torre circolare con bifora, realizzata fra Ottocento e Novecento posta a Est,
dove si trova un’apertura verso il parco. Il complesso, infatti, presenta nella
zona Nord e Nord Est un vasto parco grande interesse
paesaggistico e botanico perchè ricco di specie arboree secolari, quali querce,
tigli, ippocastani e due imponenti olmi. Sono ancora conservati i ponti levatoi
originali del tardo XVI secolo.
Fonti: http://www.100castellinovara.it/castle?filter=dGVyZG9iYmlhdGU%3D,
http://www.comune.terdobbiate.no.it/ComSchedaTem.asp?Id=5606, http://www.provincia.novara.it/comuni/terdobbiate.php
Foto: di Lorenzo Berni su http://divisare.com e di
Alessandro Vecchi su http://it.wikipedia.org/wiki/Terdobbiate#mediaviewer/File:Terdobbiate_Castello.jpg
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