MONTALTO PAVESE (PV) - Castello Belcredi
Le prime notizie su Montalto risalgono al X secolo, allorché vi aveva estesi
beni il monastero pavese di Santa Maria delle Cacce. Nel 1164 passò con l'Oltrepò
sotto il dominio di Pavia, che l'infeudò alla famiglia
Belcredi. La
podesteria o squadra di Montalto, soggetta ai Belcredi (che nominavano il
Podestà, prerogativa che nelle altre squadre spettava alla città di Pavia),
comprendeva anche Oliva Gessi, Mornico Losana, Torricella Verzate, Lirio e
Montù Berchielli (nel comune di Rocca de' Giorgi); tra le ville del feudo sono
citate anche le attuali frazioni
Finigeto e
Villa Illibardi. Sotto
gli Sforza, nel 1477, Montalto fu infeudato come contea agli Strozzi di Mantova
(ramo della nobile famiglia fiorentina), sotto i quali comunque i Belcredi rimasero
la famiglia più ricca e mantennero la proprietà del castello. Nel 1617 il feudo
venne venduto ai Taverna, conti di Landriano, ma nel 1658 i Belcredi lo
riacquistarono, mantenendolo fino alla fine del feudalesimo nel 1797. Il feudo venne
nel frattempo elevato a Marchesato.
Nel 1219 a Montalto c'erano due castelli: una rocca
vera e propria, cinta di mura, baluardi, cortina, fossati e posti di vedetta ed
una seconda casaforte munita di torre. Con molta probabilità la prima si
trovava sulla spianata del colle dove è l'attuale maniero, l'altra andò
distrutta nei secoli successivi. I lavori di costruzione dell'attuale castello
cominciarono per iniziativa di Filippo Belcredi nel 1593, come si legge in
un'epigrafe posta all'ingresso, sui resti dell’antica fortificazione
di proprietà di Ludovico Taverna, che fu costretto dal re di Spagna ad
eliminare ogni apprestamento militare della fortificazione precedente. I lavori
proseguirono nei secoli successivi sino agli anni delle conquiste napoleoniche
. Anche il
marchese Giuseppe Belcredi abbellì il suo maniero per ricevervi illustri
ospiti, tra cui Alessandro Volta, per i quali faceva mettere in scena degli
spettacoli teatrali. Nella seconda metà del XVIII secolo, il castello venne
abbandonato e all’inizio del ‘900 fu acquistato dai Balduino che lo ristrutturarono
in stile settecentesco. Costruzione in pietra e mattoni a vista di pianta
regolare e notevole estensione si erige a quota 466 metri
e domina la
sommità del paese e la valle del torrente Verzate. Il castello è
munito di quattro
torrioni tozzi e quadrati, tra i quali spicca per altezza quello di levante,
privo di merlature e quasi certamente il mastio dell'antico castello
. La mole dell'edificio,
con il suo piazzale volto a mezzogiorno, si profila sul fondale di un bel
loggiato, in una splendida visione arricchita da una statua di Diana, una
fontana monumentale, pergolati, chioschi, scale e terrazze. Due giardini
circondano la costruzione: uno all'italiana rigorosamente simmetrico, l'altro
all'inglese, con boschi di larici, roveri e castagni. L'ingresso dalla strada
che giunge da Calvignano ha una stupenda cancellata, con pilastrata
settecentesca ornata di vasi e terracotte. L'intero palazzo è riccamente
decorato. Si susseguono ampi saloni e salotti con ricchezza di mobilio e
suppelletti. Nel piazzale antistante si erge l'armoniosa Cappella Gentilizia di
San Francesco in mattoni a vista con due campanili muniti di bifore alla
sommità.
Fonti: http://www.oltrepopavese.com/arte/castelli.html, http://it.wikipedia.org/wiki/Montalto_Pavese,
http://www.oltrexpo.com/2013/07/castello-di-montalto-pavese/, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00183/,
http://www.italiamappe.it/arte_cultura/palazzi_ville_castelli/120798_Castello-di-Montalto-Pavese,
Foto: entrambe da http://www.flaviochiesa.it/fotografo/montalto-pavese/
Nessun commento:
Posta un commento