mercoledì 4 febbraio 2015

Il castello di mercoledì 4 febbraio







CECCANO (FR) - Castel Sindici

Conosciuto popolarmente come Castel Sindici, questo elegante palazzetto dalle forme di castello medievale, venne realizzato solo nel tardo XIX secolo. L'edificio venne costruito per volontà del celebre enologo nonchè Cavaliere Del Lavoro ceccanese Stanislao Sindici e realizzato inizialmente con il solo scopo di cantina per la conservazione del pregiato vino bianco da lui prodotto. Presumibilmente, venne commissionato dal Sindici al conte Giuseppe Sacconi (1854-1905, uno degli architetti che lavorarono alla progettazione dell'Altare della Patria in Roma) e realizzato su modello di una fortezza medievale con la caratteristica merlatura. Fu costruito interamente utilizzando la pietra calcarea locale e al centro di un parco di circa tre ettari (comprendente numerose  specie arboree, quali ippocastani, lecci e abeti) che tuttora lo circonda e lo isola dal paese. Con gli anni, Castel Sindici divenne residenza di famiglia e a poco a poco anche un "salotto buono" dove venivano ospitati gli artisti che gravitavano attorno alla famiglia Sindici, come ad esempio i pittori Aurelio e Cesare Tiratelli. Proprio da una tela di Cesare del 1887 raffigurante Caterina Gizzi Sindici, moglie di Stanislao, nel parco di  famiglia con sullo sfondo il castello addobato a festa, permette di collocare la costruzione del palazzo negli anni immediatamente precedenti alla data del dipinto stesso. La tradizione, non confermata, vuole che nell'elegante dimora fu ospitato per una notte lo scrittore Gabriele D'Annunzio, intimo amico della pittrice Francisca Stuart e di suo marito, Augusto Sindici molto probabilmente cugino di Stanislao. A partire dal 1928 la tenuta di Castel Sindici venne dichiarata "Zona di Interesse Artistico Nazionale" grazie all'interessamento di Luigi Morosini, ingegNere di Ferentino, cognato dell'architetto Sacconi. Nei sotterranei adibiti a cantina, veniva prodotto un vino chiamato "Castel Sindici" venduto non solo in Italia ma anche in Francia e Germania. Questo bianco frizzante era divenuto negli anni '30 talmente apprezzato da essere menzionato tra i vini pregiati, alla pari del bianco di Frascati, nella prima edizione del 1931 della "Guida Gastronomica d'Italia" del Touring Club Italiano. A partire dal novembre 1943, durante l'occupazione nazista, l'edificio ospitò il comando militare di zona delle S.S. Il castello fu abitato fino agli anni '90 dai discendenti della famiglia Sindici. La struttura fu poi venduta ad una società privata, in seguito fu messa all'asta e acquistata dal Comune di Ceccano. Attualmente, dopo una serie di lavori di messa in sicurezza, l'edificio è ancora in fase di restauro, tuttavia è stato aperto al pubblico il parco circostante (dalle 10:00 alle 20:00 tutti i giorni, entrata gratuita). Dal palazzo comunale e dalla biblioteca comunale si può godere di una splendida visuale di questo caratteristico edificio. Per prenotare una visita guidata del castello (solo dall'esterno) contattare l'associazione Cultores Artium sul numero di telefono 329/1486018, via mail all'indirizzo cultores.artium@gmail.com, oppure via facebook sul profilo Cultores Artium. Sempre su Facebook troviamo la seguente pagina https://www.facebook.com/CastelSindici, dedicata al castello. Ecco un interessante video trovato in rete: https://www.youtube.com/watch?v=BVlFg55HeXY, mentre qui trovate altre belle foto: https://pietroalviti.wordpress.com/2013/07/20/ceccano-castel-sindici-preservare-quella-favola/

Fonti: testo di Cultores Artium su http://www.icastelli.it/castle-1298813130-castel_sindici-it.php, http://www.castellodeicontidiceccano.it/luoghi/castel-sindici.aspx, http://www.ciociariaturismo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=13925:ceccano-castello-sindici&Itemid=1613&lang=it,

Foto: tutte realizzate da me sul posto

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