CASTELDACCIA (PA) – Castello del Duca di Salaparuta
La storia ufficiale di Casteldaccia ha inizio nell’anno 1737, quando il
Marchese Vincenzo Ignazio Abbate di Lungarini acquistò per “2400 onze” il
territorio denominato “Castellazzo” che, successivamente, diventerà comune
autonomo. Il primo nucleo abitativo del paese si dispose attorno ai tre lati
della Torre-Castello, dove furono costruite le prime modeste abitazioni contadine,
alle quali fu dato il nome di “Casuzze”. Casteldaccia nasce dall'unione di due
parole: castello e "accia" o sedano, pianta che cresceva abbondante
nel luogo dove ora si erge il paese. Il castello del duca di Salaparuta, che sorge
nella Piazza Matrice, al centro del paese, con la sua medievale maestosità
domina sul golfo antistante Casteldaccia. Probabilmente si stratta del
monumento più antico presente sul territorio casteldaccese, infatti la sua
costruzione si ritiene avvenne intorno al 1400. La torre di avvistamento con
baglio e masseria rappresenta una struttura fortificata finalizzata alla
protezione della popolazione. Sulla sommità della torre d’ingresso al
castello, infatti, è possibile ammirare dei merli tipici dell’architettura
militare medievale. Essi richiamano la forma dei tipici merli ghibellini con la
caratteristica forma a coda di rondine, i quali avevano funzione protettiva sia
durante la fase di attacco che di difesa. La torre di avvistamento si componeva
di magazzini, stalla, pagliarola, palmeto e corpi vari utilizzati come
abitazioni. L’accesso principale al castello avviene attraverso un arco che si
affaccia sulla piazza. La volta dell’arco presenta un affresco che si è
preservato fino ai giorni nostri. Il castello durante i secoli XV, XVI, XVII,
XVII appartenne a varie famiglie nobiliari siciliane fra cui gli Alliata,
Termini, Catena, Filangeri fino a quando, il 5 gennaio 1737, Ignazio
Vincenzo Abbate - Marchese di Lungarini - stipulò (come già scritto) il
contratto con l’acquisto di 24 Salme e 6 Tumuli ed un quarto di terre situate
in località “Castellazzo”. Agli inizi del 1900 la famiglia degli Abbate si
incrociò con quella degli Alliata. Una delle discendenti del Marchese di
Lungarini, tale Felicia Lo Faso, sposò Eduardo Alliata, Duca di Salaparuta. Eduardo
Alliata ricevette il titolo di Duca di Salaparuta dal padre Giuseppe che nel
1824 fondò l’Azienda Vinicola Corvo. La lunga discendenza dei Lungarini che si
incrociò con quella degli Alliata ci permette di capire le origini della
scritta che campeggia sul prospetto della torre medievale. Eduardo Alliata fu
un grande enologo del tempo e riuscì a migliorare ed incrementare l’azienda
avviata dal padre. L’azienda in espansione necessitava di cantine capienti dove
allocare le botti di rovere in cui far fermentare il vino. A seguito di questa
necessità Eduardo, fece costruire all’interno del castello delle cantine che
però sono andate distrutte negli anni. Nel 2000 la torre con baglio è stata
acquistata dal Comune di Casteldaccia e grazie al finanziamento P.O.R 2000/2006
sono stati avviati i lavori di restauro, terminati nell’agosto del 2012, quando
l’edificio è stato riaperto al pubblico.
Fonti:
https://triscelecult.wordpress.com/castello-del-duca-di-salaparuta/,
http://www.siciliainfesta.com/comuni/casteldaccia.htm,
http://www.ficarazziblog.it/index.php/2012/08/inaugurata-la-torre-del-duca-di-salaparuta-restaurata/
Foto: la prima, d’epoca, da
http://casteldacciapuntodoc.blogspot.it/2014/03/testo-integrale-di-la-festa-di-san.html;
la seconda, ben più recente, di Rosario Colianni su http://www.italiainfoto.com/gallery/palermo/p47182-casteldacciacastello-del-duca-di-salaparuta.html
Nessun commento:
Posta un commento