lunedì 2 febbraio 2015

Il castello di lunedì 2 febbraio






MORNESE (AL) - Castello Doria

Molanesio era l’antico nome di Mornese: una denominazione che, rifacendosi al vocabolo latino mulio, mulionis, induce ad ipotizzare la sua fondazione da parte di mulattieri genovesi. Questo ruolo di "tappa" per coloro, commercianti o mulattieri, che attraversano il giogo, risulta dal contratto sottoscritto il 15 agosto 1118 da un certo Ottone de Murta, il quale, proprietario nel territorio di Molanesio e Casaleggio di alcune mansioni (cioè di qualche edificio usabile come locanda e stallaggio) le aveva concesse gratuitamente ad Ansaldo e a Giovanna Molanese, con l’obbligo di tenerle a sua disposizione e di fornirgli vitto, alloggio e fieno in occasione dei suoi viaggi. Nel 1188, Mornese e Casaleggio, che disponevano di un proprio territorio, probabilmente, indiviso, erano quindi già nuclei abitati di una certa consistenza. Secondo una tradizione, che trova conferma negli atti della visita episcopale compiuta da mons. Andujar nel 1751 ed in un manoscritto di storia locale del primo Ottocento, già si erano aggregate nel 1118 alla villa di Mornese le ville di Voltignana e di Ponticello. Nel 1271, Mornese era ormai un centro viario di notevole interesse. Secondo la tradizione, l’abate del Santo eremo di Ponticello si era già trasferito in paese e, nel luogo dove oggi sorge la chiesa parrocchiale, aveva costruito un primo castello. La località, infatti, è conosciuta con il nome di Castellazzo. Intorno al 1270, i Rosso della Volta, una delle famiglie genovesi che parteciparono al governo della città e che avevano cospicui interessi agricoli nell’Oltregiogo, scelsero Mornese per erigervi un loro castello. Innalzato sul colle di Berguato (leggi Borgoalto), che fronteggia quello dell’Abate, era un castello di una certa consistenza, di sicuro pregio in tempi in cui anche i più ricchi dormivano su tavolati e pagliericci. I Rosso della Volta detennero il castello di Mornese per circa cinquant’anni. Nel 1330, l’intera proprietà risulta ceduta dai Rosso della Volta ad altri. I nuovi proprietari appartenevano, con ogni probabilità, alla famiglia Doria. Un loro membro, Brancaleone, divenne, tra il 1290 e il 1303, proprietario e signore di Lerma. I Doria comperarono nel 1352 anche la villa di Ponticello. Nel 1366 Mornese apparteneva a Luca Doria e ai Doria rimase fino alla morte di Ugo (1574) col quale si estinse la linea maschile del suo ramo. Dodici anni dopo la sua scomparsa, la vedova vendette il feudo a Filippo da Passano, al quale giurarono fedeltà gli abitanti di Mornese. Ma il castello non durò tanto. Nel 1404 truppe genovesi occuparono la fortificazione e la distrussero, non lasciando altra traccia oltre le muraglie che oggi racchiudono il giardino intorno alla nuova costruzione. Costruzione che, di riadattamento in riadattamento, si presenta a noi in una veste che risale al XVIII secolo. La pianta è articolata, a testimonianza delle numerose integrazioni all’originaria struttura, e l’aspetto è quello di una dimora signorile di quel periodo, per altro ben conservata dagli attuali proprietari. Nuovi signori si successero fino al 1844, quando Mornese tornò ai Doria, nella persona di Giorgio.

Fonti: http://www.mornese.pcn.net/storia.html, testo di Giancarlo Patrucco su http://www.marchesimonferrato.com

Foto: da http://www.minniti.info/main/php/0352.php e da http://www.ilmonferrato.info/ov/mornes/mornes1.htm

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