CASTEL DEL RIO (BO) - Castello Alidosi e Palazzo Alidosi
Il sito dove oggi sorge Castel
del Rio fu originariamente la piazza commerciale di Castrum Rivi. La
famiglia Alidosi vi aveva fissato il luogo d'incontro e di compravendita dei
diversi prodotti della valle. Verso la fine del XIII secolo si creò attorno al
mercato un primo nucleo di case. Nelle cronache medievali era chiamato
"Mercatale"; successivamente ereditò il nome di Castrum Rivi
(in italiano, Castel del Rio). Al servizio della comunità fu edificata una
chiesa. A cavallo del 1500, furono edificati, anche grazie alle fortune del cardinale
Francesco Alidosi, i grandi monumenti che ancor oggi abbelliscono il paese. Furono
iniziati i lavori per la costruzione del Palazzo Alidosi e del Ponte
Alidosi, commissionato da Obizzo, fratello regnante di Francesco. Oggi quest'ultimo
è monumento nazionale. Nel XVI secolo, quando l'abitato della Massa di S.
Ambrogio si spopolò, la chiesa di Castel del Rio assunse la titolarità del
santo patrono, divenendo la chiesa principale del territorio castellano. Nel XVII
secolo la Chiesa avviò un contenzioso per prendere possesso del comune di
Castel del Rio. Fu portato a termine nel 1638 con l'annessione del comune ai
territori dello Stato Pontificio. Terminavano così la dominazione degli Alidosi
(la cui influenza si era estesa a tutta la Vallata del Santerno ed oltre) e,
insieme, l'autonomia del comune che durava da più di 400 anni. Successivamente
iniziò il periodo sotto lo Stato Pontificio, che si protrasse per oltre due
secoli. Castel del Rio rimase un paese di minore rilievo fino al 1794, quando
l'invasione post-rivoluzionaria delle truppe francesi determinò un nuovo
assetto elevando Castel del Rio a sede di Distretto. L'antico Castrum Rivi (chiamato
ora il “Castellaccio”), sorto su di un poggio che domina l'attuale paese,
nominato nel 1179, fu feudo incontrastato della famiglia Alidosi fino al suo
abbandono nel 1500. Della rocca a pianta rettangolare restano l'imponente
rudere del maschio a pianta rotonda, parte della cortina di mezzogiorno ed uno
spigolo di torre quadrata, oltre alle fondamenta e a tratti di camminamento
sotterraneo. Prima di insediarsi nel borgo di Castel Del Rio, la famiglia
Alidosi abitò per oltre due secoli nel fortilizio detto il Castellaccio,
situato vicino al paese, che crollò quasi completamente nel 1542 causa del
terremoto, delle copiose piogge e, sembra, in seguito a lavori di restauro e di
consolidamento mal fatti. Assai meglio conservato è invece il Palazzo,
costruito nel XVI secolo.
Discordia fra gli storici in merito al nome dell’architetto che progettò il
maniero, sono stati citati il Bramante e Francesco da Sangallo. La costruzione
fu commissionata inizialmente dal cardinale Francesco Alidosi, con l’intento di
sottolineare la solidità del potere, fu poi proseguita da Cesare e Rizzardo
Alidosi. I lavori iniziarono con grande disponibilità di mezzi e di manodopera.
Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di un Palazzo-fortezza, con
quattro bastioni a losanga molto pronunciati che racchiudevano all’interno un
grande cortile con un loggiato composto da ventiquattro colonne di un solo
pezzo di arenaria e al centro un pozzo. Un grande fossato circondava il palazzo
e un ponticello a tre arcate consentiva di attraversarlo per entrare dall’unico
ingresso realizzato. A sud, verso il paese, un magnifico giardino fu detto il
Giardino delle delizie; nei sotterranei, oltre alle cantine erano presenti due
prigioni per gli uomini e una per le donne. Il Palazzo rimase però
incompiuto per mancanza di fondi e dei quattro bastioni previsti ne furono
realizzati solo due. Vero gioiello rinascimentale, ancora visitabile, è il
Cortiletto delle Fontane dove sono accolte tre bellissime fontane a conchiglia,
tre colonne di arenaria sorreggono un loggiato e sotto le vele della loggia
otto nicchie circolari accoglievano i busti degli esponenti più importanti
della famiglia. Il Palazzo, che costituisce il miglior esempio
architettonico di Rinascimento fiorentino in Romagna, è stato interamente
restaurato ed è ora sede comunale, ospita inoltre nelle sue stanze la
biblioteca, il museo della guerra e il museo del castagno.
Foto: Per quanto riguarda l'antico castello, la prima è una cartolina della mia collezione, per quanto concerne il Palazzo Alidosi, la seconda foto è di orionmassimo su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/81400/view
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