martedì 10 marzo 2015

Il castello di martedì 10 marzo






CANALE D'ALBA (CN) - Castello Malabaila

Venne costruito nel 1270 circa dal Comune di Asti a difesa del Paese. La "villanova" di Canale, prevedeva, all'angolo di sud-est, un recinto fortificato con torre entro il quale i Roero fecero erigere, nel penultimo decennio del '300, un castello (corrispondente all'attuale edificio più elevato), con mura di tre metri di spessore per difesa (essendo il castello ubicato in pianura). Un muro d'identico spessore chiudeva il cortiletto e il tutto era circondato da ampi fossati, diventati peschiere nel '500, poi colmati. Fino al '600 si alternano nel possesso del fortilizio più rami dei Roero: una comproprietà sovente conflittuale, nella quale entrano a partire dal 1512, mediante matrimonio, i Malabaila, che completarono poco dopo la metà del '600 l'acquisizione della signoria e del castello, nonché del titolo di conti di Canale. Con loro l’edificio, originariamente circondato da un grande fossato difensivo, venne ingrandito e trasformato da costruzione prettamente militare a dimora gentilizia. I Malabaila, nobile casata originaria della città di Asti, sono presenti fin dall'anno 1000 nell'attività mercantile e finanziaria con interessi sparsi in tutto il nord Europa. Guidetto Malabaila nel 1349 in Avignone prestò ingenti somme di denaro a Papa Clemente VI nel periodo della "cattività Avignonese", quando fu imprigionato dai francesi. La famiglia proprietaria annovera altri personaggi illustri come Baldracco, vescovo di Asti dal 1348 al 1364, Filippo, Generale dell'Ordine cistercense nel 1635, storico ed esperto di storia civile ed ecclesiastica; ma su tutti emerge Luigi Girolamo (1704-1773) Conte di Canale, per quarant'anni ambasciatore del re di Sardegna Carlo Emanuele III a Vienna e personaggio di spicco sulla scena politica del Settecento illuminista. La prima apparizione dei Malabaila nel territorio di Canale d'Alba si ebbe intorno al 1200, quando acquisirono il feudo di Castelletto situato tra i territori di Canale, Castellinaldo, San Damiano e Priocca: ed e' proprio in questa zona che ancor oggi si trovano le migliori vigne dell'azienda. Molto interessati a quest'area che soggiaceva alla signoria dei Roero, i Malabaila iniziarono nel 1473, attraverso matrimoni ed acquisizioni successive ad impossessarsi del castello e del relativo feudo. Il Roero, ultima propaggine della provincia di Cuneo sulla riva sinistra del fiume Tanaro, confina con le provincie di Torino ed Asti scendendo con rapido declino nella Valle del Tanaro e più dolcemente verso il Po. Zona ricca di storia medioevale, costellata da torri e castelli, prende il suo nome dalla stirpe dei Roero che ha avuto, nell'epoca feudale, notevole influenza su questa terra. Le rocche, ripide colline solcate da profondi burroni con aspetto di labirinto, sovente con pareti a picco conservano, con la loro inaccessibilità, una natura selvaggia ed incontaminata. Il castello Malabaila, circondato da un ampio parco con querce secolari, attualmente si presenta come un massiccio parallelepipedo con elementi caratteristici medievali e particolarità cinque-seicentesche. All'interno, oltre al salone d'onore e ad alcune sale, sono da segnalare le cantine, che conservano interessanti parti della costruzione duecentesca. Il castello è attualmente adibito ad abitazione privata ma apre in occasione di eventi, essendo un ambiente ideale per ricevimenti di prestigio, feste private, mostre ed eventi culturali, anche all'aperto. E’ anche sede di un’enoteca.

Foto: da http://www.residenzedepoca.it/matrimoni/scheda_location.php?id_location=malabaila e da http://www.ecomuseodellerocche.it/canale.php

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