CANALE D'ALBA (CN) - Castello Malabaila
Venne costruito nel 1270 circa dal Comune di Asti a difesa
del Paese. La "villanova" di Canale, prevedeva, all'angolo di
sud-est, un recinto fortificato con torre entro il quale i Roero fecero
erigere, nel penultimo decennio del '300, un castello (corrispondente
all'attuale edificio più elevato), con mura di tre metri di spessore per difesa
(essendo il castello ubicato in pianura). Un muro d'identico spessore chiudeva
il cortiletto e il tutto era circondato da ampi fossati, diventati peschiere
nel '500, poi colmati. Fino al '600 si alternano nel possesso del fortilizio
più rami dei Roero: una comproprietà sovente conflittuale, nella quale entrano
a partire dal 1512, mediante matrimonio, i Malabaila, che completarono poco
dopo la metà del '600 l'acquisizione della signoria e del castello, nonché del
titolo di conti di Canale. Con loro l’edificio, originariamente circondato da
un grande fossato difensivo, venne ingrandito e trasformato da costruzione
prettamente militare a dimora gentilizia. I Malabaila, nobile casata originaria
della città di Asti, sono presenti fin dall'anno 1000 nell'attività mercantile
e finanziaria con interessi sparsi in tutto il nord Europa. Guidetto Malabaila
nel 1349 in Avignone prestò ingenti somme di denaro a Papa Clemente VI nel periodo
della "cattività Avignonese", quando fu imprigionato dai francesi. La
famiglia proprietaria annovera altri personaggi illustri come Baldracco,
vescovo di Asti dal 1348 al 1364, Filippo, Generale dell'Ordine cistercense nel
1635, storico ed esperto di storia civile ed ecclesiastica; ma su tutti emerge
Luigi Girolamo (1704-1773) Conte di Canale, per quarant'anni ambasciatore del
re di Sardegna Carlo Emanuele III a Vienna e personaggio di spicco sulla scena
politica del Settecento illuminista. La prima apparizione dei Malabaila nel
territorio di Canale d'Alba si ebbe intorno al 1200, quando acquisirono il
feudo di Castelletto situato tra i territori di Canale, Castellinaldo, San
Damiano e Priocca: ed e' proprio in questa zona che ancor oggi si trovano le
migliori vigne dell'azienda. Molto interessati a quest'area che soggiaceva alla
signoria dei Roero, i Malabaila iniziarono nel 1473, attraverso matrimoni ed
acquisizioni successive ad impossessarsi del castello e del relativo feudo. Il
Roero, ultima propaggine della provincia di Cuneo sulla riva sinistra del fiume
Tanaro, confina con le provincie di Torino ed Asti scendendo con rapido declino
nella Valle del Tanaro e più dolcemente verso il Po. Zona ricca di storia
medioevale, costellata da torri e castelli, prende il suo nome dalla stirpe dei
Roero che ha avuto, nell'epoca feudale, notevole influenza su questa terra. Le
rocche, ripide colline solcate da profondi burroni con aspetto di labirinto,
sovente con pareti a picco conservano, con la loro inaccessibilità, una natura
selvaggia ed incontaminata. Il castello Malabaila, circondato da un ampio parco con querce secolari, attualmente
si presenta come un massiccio parallelepipedo con elementi caratteristici
medievali e particolarità cinque-seicentesche. All'interno, oltre al salone
d'onore e ad alcune sale, sono da segnalare le cantine, che conservano
interessanti parti della costruzione duecentesca. Il castello è attualmente
adibito ad abitazione privata ma apre in occasione di eventi, essendo un ambiente ideale per ricevimenti di prestigio, feste
private, mostre ed eventi culturali, anche all'aperto. E’ anche sede di
un’enoteca.
http://www.piemonteitalia.eu/gestoredati/dettaglio/445/beni-architettonici/2283/castello-di-malabaila-canale.html,
http://www.ecomuseodellerocche.it/canale.php,
http://www.albabraconvention.it/pagine/ita/scheda.lasso?id=7
Foto: da http://www.residenzedepoca.it/matrimoni/scheda_location.php?id_location=malabaila
e da http://www.ecomuseodellerocche.it/canale.php
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