SCAPOLI (IS) - Castello Battiloro
Le origini del paese risalgono probabilmente al IX secolo,
come risulterebbe da alcuni testi tra i quali il "Chronicon
Vulturnense", antico testo redatto intorno al 1130 da un monaco
dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno di nome Giovanni. Proprio da questo
testo risulterebbe che l'insediamento di Scapoli (cd. Castrum Scappili) nacque
sulle terre di proprietà dall'abbazia ad opera dei monaci che erano stati
cacciati dai Saraceni da Castel San Vincenzo. Dalla sua costituzione Scapoli
subì l'influenza di diverse famiglie di origine franco-romana, tra le quali nel
1043 prevalse la famiglia Borrello che aveva sottratto all'abbazia l'intera
valle del Volturno. Il paese ritornò nelle mani dell'abbazia grazie
all'intervento del Papa Niccolò II per poi esservi di nuovo sottratto ad opera
dei Conti dei Marsi. Successivamente dal 1200 passò in mano ai Caldora e nel 1382
il feudo fu venduto ai Pandone. Nel XVI secolo e fino al 1621 fu dei
Bucciarelli per poi essere ceduto a Innico di Grazia, barone di Cerro al
Volturno, fino ad arrivare ai marchesi Battiloro. Fu annesso al ducato di Terra
di Lavoro fino al 1861 quando entrò nel territorio di Campobasso. Il castello
di Scapoli, denominato anche palazzo Battiloro, si presenta come una fortezza
con le mura che circondano l'abitato arroccato sullo sperone più alto. Sono
ancora visibili tre torri circolari e soprattutto il camminamento, in un tratto
ancora coperto, che univa le torri lungo le mura. La posizione è stupenda, con
le montagne delle Mainarde da un lato e la valle che scende verso il Volturno
dall'altro. Il castello fu edificato intorno al 982 a seguito di un
contratto di concessione stipulato dai coloni con i monaci di San Vincenzo. Sfortunatamente
nel 1984 il terremoto causò ingenti danni alla
struttura che fu subito restaurata. Tre delle sue quattro facciate sono
rivolte su strade e piazzette, mentre l’ultima su una proprietà privata. I corpi
aggiunti alla struttura originaria sono tanti a testimonianza dei numerosi
lavori di recupero. Il palazzo si eleva su quattro livelli.
Le mura esterne cadono a strapiombo sulla roccia a testimonianza del
carattere di fortezza che il castello aveva originariamente. L’ingresso
principale è chiamato “Sporto” ed è raggiungibile da
una scalinata nonchè sostiene una balconata. Questo ingresso però non
porta all'interno del castello, ma allo “Scarupato”, un corridoio
che conduce al cammino di ronda. Sul lato destro di questo ingresso
vi sono una serie di archi a tutto sesto che danno vita ad una loggetta da
cui si può ammirare il Paese. Al contrario, sul lato sinistro vi sono
delle botteghe che in passato erano utilizzate dagli artigiani. Di particolare interesse all'interno del palazzo è uno
scalone interno che conduceva ai sotterranei e un grande camino in pietra nei
locali delle cucine. L'ultimo esponente della famiglia Battiloro, proprietario
del palazzo, negli anni Sessanta lo cedette ai Cavalieri dell'Ordine di Malta e
recentemente è stato acquistato da privati, per cui internamente l'edificio
non può essere visitato.
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Scapoli, http://iserniaprovincia.altervista.org/Percorsi/Castelli/scapoli.php,
http://www.molise.org/territorio/Isernia/Scapoli/Arte/Castelli/Palazzo_Battiloro,
http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=84
Foto: entrambe da http://iserniaprovincia.altervista.org/Percorsi/Castelli/scapoli.php
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