BALDISSERO D'ALBA (CN) - Castello Colonna
Compreso dopo il Mille nel feudo di Sommariva Perno, Baldissero venne
venduto per metà dai Signori di Sommariva al marchese Federico II di Saluzzo
all’inizio del ‘200. Il distacco totale si ebbe intorno al 1268: due anni dopo
Guglielmo, che nella divisione fra i “domini de Summaripa” aveva ottenuto
Baldissero, venne già denominato “de Baudesseto”. La fedeltà dei feudatari di
Baldissero ai Marchesi di Saluzzo si manifestò a fine ‘300: Oberto si fece
notare a capo di avventurieri, provocando reazioni dei Savoia e Acaja, che nel
1389 assediarono il castello. Aiutato da Pietro, appartenente ad un secondo
ramo dei “de Baldissero”, intorbidì le vicende locali per una quindicina
d’anni. Nel 1487, durante la guerra per il Marchesato di Saluzzo, Baldissero fu
conquistato da Carlo I di Savoia, in seguito reso ai Colonna (cognome che si
erano dati i locali signori -metà ‘400- vantando false origini dai Colonna
romani). Il Marchesato passò nel 1548 alla Francia. Nel 1588 Giovanni Alberto
Colonna aderì alla religione riformata e Carlo Emanuele I di Savoia conquistò
il marchesato saluzzese. La quota di feudo di Giovanni Alberto Colonna venne
data (1593) a Don Gonzalo Salinas y Hermosa, maestro generale di campo del
duca. Dopo nel 1618 al presidente ducale Ludovico Zoello, nel 1619 a Conreno
Roero, nel 1629 a Don Felice di Savoia e nel 1644 ai Carron di St-Thomas. Il
casato Colonna si estinse nel 1846; le proprietà vennero ereditate dai conti
Moffa di Lisio e Icheri di Malabaila. Una primitiva opera di osservazione o di
difesa dovette precedere il castello, che sorse invece all'inizio del '200
(occupando il sito dell'attuale ala di nord-est), con la separazione dei suoi
castellani dal ramo di Sommariva Perno. Il maniero, già esistente nel 1268,
sopportò assedi sabaudi nel 1389 e nel 1487. Nel '500, dopo che i “de
Baldissero” diventarono Colonna, il castello si ampliò verso sud, occupando
l'attuale area e dotandosi di maggiori difese esterne, fra cui il baluardo dal
lato più vulnerabile. Diviso con vari altri consignori (Martinengo, Flippi,
Carron di St-Thomas, Cavassa, Falletti, ecc.) a partire dalla fine del ‘500,
pervenne all'inizio dell'800 a Corrado Moffa di Lisio, patriota e politico
braidese il cui figlio Guglielmo attorno al 1870 fece restaurare l'antica
costruzione dotandola dell'opinabile rivestimento neogotico che oggi la connota.
Conserva tratti della cinta con torre e torretta della precedente costruzione
secentesca e al suo interno resti dell'antica cappella gotica con pareti
affrescate. Il castello è privato e all'esterno è visibile ancora una parte
della cinta muraria con la torre detta "dei Coltelli". L'interno, le
cantine, i dintorni conservano un certo fascino, consono alle burrascose
vicende che accompagnarono fino alla fine del ‘500 i suoi tracotanti feudatari.
Fonti: http://www.ecomuseodellerocche.it/baldissero_alba.php,
http://www.italiamappe.it/arte_cultura/palazzi_ville_castelli/105421_Castello-di-Baldissero-d--Alba
Foto: di maxaimone su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/246267/view
e di halzy su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/397894/view
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