giovedì 12 marzo 2015

Il castello di giovedì 12 marzo






GRAVINA IN PUGLIA (BA) - Castello di Federico II di Svevia

Sorto sulla sommità di una piccola collina a 450 metri sul livello del mare, a circa un chilometro dall’abitato, lungo la strada che porta a Spinazzola, domina l'intera cittadina di Gravina in Puglia e la maggior parte del territorio circostante. Venne fatto edificare attorno al 1231 dall'imperatore Federico II di Svevia, che commissionò all'architetto e scultore di corte Fuccio un vero e proprio "parco per l'uccellagione", adibito alla caccia, che il re era solito praticare nel territorio gravinese. Il palazzo era agibile già nel 1227, tanto che Federico II vi alloggiò per la prima volta quell'anno. Il castrum di Gravina fu da lui voluto sia come struttura di controllo sull'abitato e sul territorio, sia per rafforzare in area murgiana il suo sistema castellare (da ricordare che l'imperatore aveva a Gravina anche una domus, quasi certamente una struttura fortificata con compiti produttivi o di allevamento), sia infine come residenza per gli svaghi venatori. L'edificio servì, infine, per le riunioni della Curia federiciana (due volte l'anno, a Maggio e Novembre), inerenti l'amministrazione pubblica. In tal senso fu anche utilizzato successivamente dagli Angioini. Federico II amava così tanto Gravina da definirla "Giardino di delizie": Gravina era a quel tempo ricoperta da immensi e vasti boschi ricchi di selvaggina e armenti, oltre alla fertilità del suo territorio, colmo di grano e uliveti. Il castello passò di proprietà al Duca Orsini, quindi, nel 1806 fu acquistato dai Baroni Pomarici Santomasi. Nel 1917 con un generoso lascito il Barone Ettore Pomarici Santomasi lo donò al Comune di Gravina insieme a numerose altre proprietà. Il castello, a pianta rettangolare, 58,5m x 29m , circondato da un muro di cinta alto 3 metri, fu costruito in tufo " mazzaro" del posto, e conteneva 4 torri, che lo fiancheggiavano, e diverse sale sotterranee. Le pietre furono usate solo per i basamenti, i pilastri e le scale. Il federiciano maniero di Gravina constava di tre piani (compreso l'ammezzato), di cui oggi restano soltanto parte dei muri perimetrali e del basamento. Non appena entrati, ci si ritrovava in un grande cortile per metà coperto e per l'altra metà scoperto. Qui si trovavano le porte che davano accesso ai locali del pianterreno: scuderie, cucine, magazzini, tinelli e altri ambienti. Nel castello era presente una grande scalinata regia, che dava accesso all'ammezzato: qui si trovavano ambienti adibiti alla falconeria e al personale di servizio. Il piano superiore era riservato agli alloggi imperiali: le sale degli appartamenti nobiliari erano illuminate da meravigliose finestre bifore, ornate di pietra gentile intagliata. Da queste finestre era ed è ancora oggi possibile ammirare tra i resti uno spettacolo molto suggestivo: oltre a dominare tutta la città di Gravina, è anche possibile avvistare i monti calabro-lucani e gran parte delle Murge. Un documento del 1309 ce ne descrive le strutture, citando tra l'altro anche una torre, oggi scomparsa, e una barca: segno dell'utilizzo di un vicino laghetto. Il castello subì gravi danni dal terremoto del 1456 e forse a partire da quella data restò parzialmente disabitato. A partire dal 600 l'edificio fu abbandonato ad una lenta e progressiva decadenza tanto che fu utilizzato come cava da cui asportare materiale da costruzione; la distruzione quasi completa fu forse dovuta ad un violento nubifragio del 1687. Anche la distanza dal centro abitato e la posizione isolata furono causa del suo lento ma graduale degrado che, anche saccheggiato delle suppellettili marmoree e del materiale laterizio, andò definitivamente in rovina tra Seicento e Settecento. Per approfondire, consiglio la visita dei seguenti link: http://www.mondimedievali.net/castelli/puglia/bari/gravina2.htm, http://www.treccani.it/enciclopedia/castello-di-gravina_%28Federiciana%29/

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Gravina, testo di Luigi Bressan su http://www.mondimedievali.net/castelli/puglia/bari/gravina.htm, http://www.stupormundi.it/castello_di_gravina.htm

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda di angeloruggiero su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/76086/view

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