LEGNANO (MI) - Castello Visconti
Il
Castello Visconteo è una fortificazione
medievale che sorge a sud di Legnano su un'isola naturale del fiume Olona. È
conosciuto come
Castrum Sancti Georgi ("castello di San
Giorgio") sin dal XIII secolo. Il complesso architettonico è situato in
viale Toselli, fra il parco Castello e piazza I Maggio. La presenza di un
castello a Legnano è collegata alla funzione strategica che ebbe la città del
Carroccio dal Medioevo al XVI secolo. Legnano si trovava infatti lungo
un'importante via di comunicazione che proveniva dalla valle Olona e che
collegava Milano al nord ovest della Lombardia. La difesa di Legnano era
importante perché una sua eventuale conquista poteva consentire ai nemici di
Milano di accedere al contado milanese nord-occidentale e di puntare sul
capoluogo meneghino. Nel Medioevo Legnano, sebbene appartenesse formalmente al
Seprio, gravitava infatti intorno a Milano. Il legame tra Milano e la città del
Carroccio non fu solo militare, ma anche economico. Infatti, Legnano e gli
altri contadi che gravitavano intorno al capoluogo meneghino, fornivano a
Milano anche parte delle derrate alimentari prodotte. Il Seprio fu
definitivamente annesso al Ducato di Milano nel 1395. Dal XVI secolo Legnano
iniziò a perdere gradualmente la sua funzione strategica e si trasformò in un
semplice centro agricolo. Di conseguenza, anche il castello perse la sua
funzione militare. Per tale motivo, sulle torri del castello non si trovano
postazioni per armi di artiglieria, che iniziarono infatti a diffondersi sui
campi di battaglia proprio nel XVI secolo. Le origini del castello di Legnano
sono collegate ad un antico convento di Regolari Agostiniani, la cui presenza è
documentata fin dal 1231. Tale edificio religioso non compare però nel registro
delle chiese del
Liber notitiae sanctorum Mediolani di Goffredo da
Bussero, che descrive il contesto religioso dell'area milanese tra la fine del
XIII secolo e l'inizio del XIV secolo. Questo monastero, che includeva una
chiesa dedicata a San Giorgio, possedeva molte terre coltivabili che si
allargavano oltre Legnano fino a raggiungere Canegrate, San Vittore Olona,
Villa Cortese e Dairago. È probabile che la presenza di questo convento abbia
poi determinato l'intitolazione a San Giorgio, oltre che del castello, anche di
un quartiere di Legnano (la "Costa di San Giorgio") e del vicino
comune di San Giorgio su Legnano. I monaci, come risulta da un antico
documento, erano sottoposti a vessazioni da parte di alcuni potenti della zona
che si erano insediati sui terreni dell'arcivescovado. Per tale motivo,
decisero di abbandonare il monastero firmando un atto di cessione il 14 ottobre
1261. Il monastero ed i terreni circostanti furono acquisiti dai Lampugnani e
dai Torriani, cioè dalle due famiglie che avevano vessato i monaci insieme agli
abitanti della cascina Meraviglia. Quando i canonici se ne andarono, presso il
convento esisteva una piccola torre di vedetta. Tale avamposto militare aveva
la funzione di controllare la già citata strada che collegava Milano al nord
ovest della Lombardia. Presumibilmente questa torre originaria venne costruita
nel 1231 dai Torriani quando si stabilirono sui terreni dell'arcivescovado. Tra
il 1261 e il 1273 i Torriani ampliarono l'edificio costruendo due ali - una a
destra e l'altra a sinistra della torre originaria - che diventarono il nucleo
originario del castello. In questa epoca la struttura non era ancora dotata di
un fossato allagabile. Infatti, la barriera difensiva era rappresentata dal
fatto che la fortificazione sorgesse su un'isola dell'Olona. Dopo la sua
fortificazione, il castello visconteo acquisì il ruolo di baluardo difensivo
del contado milanese nord-occidentale sostituendo in tale funzione l'antico maniero
dei Cotta. Nell'aprile 1273, Napo e Francesco Torriani diedero ospitalità a
Milano ai reali d'Inghilterra in occasione del loro ritorno in patria da un
viaggio in Medio Oriente. Dopo essersi congedati dai Torriani, i reali furono
condotti fino al castello di Legnano, dove sostarono per una notte. Una
leggenda popolare sostiene però che i reali, lungo la via del ritorno,
pernottarono a San Giorgio su Legnano nella cosiddetta "Casa della regina".
Nel 1277 l'edificio passò ai Visconti in seguito alla sconfitta di Napo
Torriani da parte di Ottone Visconti. Quest'ultimo decise di stabilire la sua
dimora al castello di Legnano perché lo preferiva, come avamposto militare,
alla Braida Arcivescovile. Quest'ultima era una grande isola naturale
dell'Olona che fu presente fino al XIX secolo dietro l'attuale basilica di San
Magno. Sebbene fosse ubicata nel centro cittadino di Legnano, Ottone Visconti
non la reputava adatta allo scopo. Il castello di San Giorgio è stato di
proprietà dei Visconti fino al 1437, quando l'ultimo signore della dinastia che
dominava Milano, Filippo Maria, lo assegnò in dono al fedele Oldrado Lampugnani.
Nel 1445 Lampugnani ottenne il permesso di fortificare l'edificio, e l'anno
successivo realizzò delle nuove torri, le mura difensive, un fossato e un ponte
levatoio. Con questo ampliamento venne soppresso l'ingresso principale, che un
tempo era sul lato di ponente, e venne costruito un nuovo e più grande torrione
d'ingresso. Il castello era adoperato da Oldrado Lampugnani più che altro come
residenza estiva; tuttavia, essendo fortificato, rientrava comunque nel sistema
di strutture militari che proteggeva Milano dagli attacchi nemici. Questi
avamposti, oltre ad essere disposti lungo un ampio perimetro attorno al
capoluogo meneghino, erano affidati a famiglie fedeli ai Signori di Milano. Persa
la sua importanza strategica nei secoli successivi, il maniero è stato di
proprietà dei Lampugnani fino al 1729, quando fu donato all'Ospedale Maggiore
di Milano dall'ultimo discendente della famiglia, che non aveva eredi diretti.
Nel 1798 venne acquistato dal marchese Carlo Cristoforo Cornaggia. I Cornaggia
erano una famiglia benestante che commerciava cotone e che era presente a
Legnano sin dal 1598. Nel 1748 i Cornaggia ampliarono le loro proprietà, e
grazie all'acquisto del "
feudo sulla Castellanza", ottennero
il titolo nobiliare di marchesi. Nel 1883 il castello fu trasformato in azienda
agricola e venne convertito in alloggio per i contadini. Nell'occasione furono
realizzate le stalle. In seguito i Cornaggia trasferirono la loro residenza a Milano
e di conseguenza, per il castello di Legnano, iniziò una fase di decadenza. Infatti,
dopo che fu abbandonato dai Cornaggia, il maniero di San Giorgio non fu più
oggetto di manutenzioni. Nel 1973 i Cornaggia lo vendettero al comune di Legnano.
Dopo decenni di degrado ed incuria è stato ristrutturato e riaperto al pubblico
nel 2007. Dall'anno citato fa parte del progetto SALe Legnano ed è sede
espositiva insieme a palazzo Leone da Perego. La parte inferiore della torre di
avvistamento dell'antico convento è ancora visibile nella struttura attuale.
Tale costruzione è stata inglobata nel maniero e corrisponde alla porzione
centrale dell'ala alla destra del torrione principale. Ha forma quadrata e
possiede uno spigolo di 7,5 m. Le finestre e le porte, che in seguito sono
state murate, erano ad arco e sono ancora visibili nella struttura attuale. In
corrispondenza di questa torre era presente l'entrata originaria della
struttura, che è ancora visibile sebbene sia stata murata. Dopo l'acquisizione
del convento e dei terreni connessi, i Torriani costruirono altri due edifici.
Il primo, che ha dimensioni 20 m per 7,5 m, è quello che si trova ancora oggi a
nord della torre dell'antico convento. Anche in questo caso, le originarie
finestre ad arco sono state murate. Inoltre, con la trasformazione del castello
in tenuta agricola, dagli originari due piani si è passati a tre. L'altro
edificio costruito dai Torriani è stata un'ala a sud della torre originaria
dell'antico convento. Tale edificio è stato poi sostituito da un nuovo
complesso che è stato costruito e ampliato in epoche successive. Della vecchia
costruzione sono però rimasti alcuni muri che sono ancora oggi caratterizzati
dalla presenza di finestre ad arco murate. In questa ala sono presenti, al
pianterreno, i locali dove abitavano i Lampugnani, mentre al piano superiore
sono situate le stanze da notte. I primi sono caratterizzati da soffitti a
cassettoni, mentre le volte delle seconde sono affrescate con pitture
cinquecentesche. Dell'edificio principale, sono di notevole interesse alcuni
affreschi del XVI secolo ed i soffitti a cassettoni. A sud di questa ala -
parallela alle mura meridionali - è presente un'altra costruzione a due piani
costruita da Oldrado Lampugnani. Al pian terreno di questo edificio è stata
ricavata una grande stanza la cui funzione era quella di salone di
rappresentanza. Questo locale, che ha dimensioni 15 m per 8 m, possiede un
soffitto a botte. Al piano superiore sono invece presenti dei locali con
soffitti a cassettoni. Di fianco a questo edificio sono collocati parte dei
fienili e delle scuderie realizzate dai marchesi Cornaggia nel XX secolo. I
Cornaggia hanno poi aggiunto uno spiazzo a sud della struttura che venne
destinato originariamente a giardino interno. Inoltre, i Cornaggia eliminarono
le merlature delle mura lungo l'Olona e demolirono le torri a sud del complesso.
Nello stesso secolo sono state costruite altre stalle, questa volta alla
sinistra del torrione principale. È stato Oldrado Lampugnani a costruire
l'attuale torrione principale. Questa struttura difensiva ha base rettangolare
(9,2 per 14 m) ed è alta 16,5 m dal piano stradale. Tale torre, che era la
parte difensiva più importante del castello, comprende l'ingresso principale
della struttura. Nel torrione principale erano anche presenti gli alloggiamenti
del capitano d'arme. Su questo edificio, sopra l'entrata, è collocato uno
stemma in pietra della famiglia Lampugnani. Lampugnani ha scavato anche un
fossato intorno alla struttura ed ha realizzato un ponte levatoio davanti
all'ingresso principale. Oltre al ponte levatoio, in corrispondenza
dell'ingresso principale era un tempo presente un'inferriata che poteva essere
abbassata per impedire l'ingresso degli aggressori. In seguito, all'interno
della cinta muraria, sono stati aggiunti altri edifici per ampliare la zona
residenziale. In questo modo il castello ha assunto le caratteristiche di
un'abitazione signorile fortificata. Oldrado Lampugnani ha costruito anche le mura
che racchiudono la struttura. Un tempo esse avevano un perimetro di 80 m per
120 m, mentre oggi descrivono un rettangolo di 80 m per 70 m. Lungo i
muraglioni erano inserite sei torri cilindriche a difesa del castello. Quattro
erano erano posizionate agli angoli del quadrilatero mentre due erano collocate
a metà dei lati est ed ovest. In seguito, come già accennato, sono state
demolite le due torri poste verso sud. Le torri sono alte 12,5 mt ed hanno un
diametro di 5,5 m. Presentano feritoie all'altezza del camminamento di ronda in
legno e sotto il tetto delle merlature. Nel perimetro del castello è ancora
presente una chiesetta dedicata a San Giorgio che è stata edificata
probabilmente nel 1440 sulle vestigia del tempio appartenente all'antico
convento di Regolari Agostiniani. I documenti in cui la chiesa attuale è citata
sono datati 1580, 1640, 1686 e 1779. Questo edificio religioso è stato
utilizzato sia come luogo di culto privato che come tomba di famiglia. Intorno
al castello di Legnano è stata realizzata una rete di cunicoli sotterranei la
cui funzione era quella di collegare i possedimenti dei proprietari del maniero
e gli immobili delle famiglie imparentate. Uno degli ingressi alle gallerie si
trova all'interno delle stalle situate a sud-est del complesso. La porta per
accedervi, che è posizionata 8 m sotto il livello del fossato, è stata scoperta
nel 1935 da Guido Sutermeister. La galleria segreta che inizia da questo
ingresso collegava il castello di Legnano con San Vittore Olona. Nel XX secolo,
durante alcuni scavi, sono stati trovati altri tronconi di queste gallerie. Il
primo troncone, non lontano da San Giorgio su Legnano, è stato parzialmente
esplorato da uno degli operai che lo hanno riportato alla luce. Questo operaio
è stato persuaso dall'esplorazione dopo aver percorso 5 o 6 metri a causa di un
filato di vento che gli ha spento la candela. Un secondo troncone verso Legnano
è stato scoperto e subito ostruito dall'Amministrazione comunale per ragioni di
sicurezza. Queste gallerie rendevano possibile un'eventuale fuga dal castello
oppure permettevano agli abitanti delle zone circostanti di rifugiarsi nel
maniero. Secondo una leggenda, da uno di questi cunicoli l'Imperatore Federico
I Barbarossa riuscì a fuggire ed a salvarsi dopo la disfatta patita nella battaglia
di Legnano. Oggi il castello è aperto solo in occasione di mostre ed eventi.
Sempre aperto è invece il parco, il cui aspetto è movimentato da una serie di
giochi d'acqua. Altri link suggeriti: http://www.spaziartelegnano.com/castello/,
http://www.geographicalresearch.com/2014/06/07/sopralluogo-al-castello-di-legnano/,
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_07/alla-ricerca-passaggio-segreto-sotto-castello-legnano-cdc4ceb0-ee65-11e3-8977-68eaa9ab56ac.shtml.
Ecco un bel video (di m15alien) in cui il castello è ripreso dall'alto da un
drone: http://www.youtube.com/watch?v=6w_M42wP5k0
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Visconteo_%28Legnano%29, http://www.visitamilano.it/turismo/arte_storia/index.html?id=31606&idbonsainode=21
Foto: da http://www.youtube.com/watch?v=6w_M42wP5k0 e da http://www.agendaonline.it/lombardia/legnano.htm
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