ZEVIO (VR) - Villa Sagramoso (o castello)
- La parte più antica sembra essere quella occidentale, che corrisponde all'ingresso principale della villa e che comprende un corpo a quattro e tre piani, la torre, gli interrati e il ponte in mattoni. In questa parte sono ben visibili le strette finestrelle con funzione di difesa e più ampie finestre sormontate da timpani. Grazie ad alcuni disegni risalenti al 1562 risulta evidente che a quell'epoca la struttura aveva già quest'aspetto.
- La parte centrale a due piani richiama i lavori di ampliamento dell'edificio risalenti al Settecento, che tuttavia sembra non furono portati a termine.
- Risale infine alla fine del XIX secolo la parte orientale ad un piano.
Alla
fine degli anni Ottanta, il complesso è stato sottoposto ad un importante
intervento di recupero e di restauro conservativo, in seguito al quale è stato
insediato il Municipio. Durante la lunga storia del castello gli edifici che lo
compongono sono stati più volte danneggiati, distrutti e ricostruiti. L'intera
struttura ha subito numerose e importanti trasformazioni nella seconda metà del
XVII secolo che hanno tuttavia mantenuto alcuni elementi retaggio
dell'originaria funzione militare come il fossato, la torre, i sotterranei con copertura
a volta, il ponte e il ponte levatoio. Altri elementi sono andati invece persi,
come i grandi saloni interni e il giardino botanico antistante la villa, un
tempo sede di un orto botanico per la sperimentazione di nuovi frutti. Con
l'insediamento della famiglia Sagramoso e l'utilizzo della villa come residenza
privata, il castello divenne il centro dell'importante proprietà fondiaria
della famiglia, che ne fece un rinomato luogo di soggiorno e di svago per
importanti figure dell'epoca. A testimonianza di questo periodo rimane una
epigrafe posta sul lato meridionale del ponte che ricorda il matrimonio di
Bianca Sagramoso con Luigi della Torre. Sul lato orientale del corpo principale
a quattro piani è ben visibile dal cortile una lapide databile intorno al
Settecento con la quale si celebra il cane Pudl e le sue imprese come cane da
caccia. A circa metà dell'Ottocento, è stata trasferita dall'attuale piazza S.
Toscana, antistante la villa, nel terrazzino del parco la Piera del pesse
(pietra del pesce), un antico reperto citato per la prima volta in documenti
scritti del 1383. Fino al 1914, adiacente agli edifici della villa, esisteva
una giassara (ghiacciaia). Posta nel giardino, era una struttura esterna
ma dipendente dal Castello; si trattava di una costruzione in parte ipogea,
poco sporgente dal terreno, in tutto simile a quelle che si trovano in
Lessinia. A causa delle scarse misure igieniche il suo utilizzo venne
interrotto. Altri link consigliati: http://www.tourism.verona.it/it/cosa-fare/arte-e-cultura/forti-rocche-e-castelli/castello-di-zevio,
http://www.comune.zevio.vr.it/2-la-citta%C2%A0/5-cenni-storici/6-il-medioevo.html,
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Sagramoso
Foto: di Luigi F.D.V. su www.flickr.com e da http://www.passeggiandoinbicicletta.it/galleria/1109_Soave_Illasi/slides/20110831_125.html
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