SANFRE' (CN) - Castello
Posto sul colle, a dominio
dell'abitato, si erge l'antico complesso a pianta irregolare, costruito sui
ruderi di una precedente fortificazione. Oggi si presenta come palazzo
nobiliare caratterizzato da una torre circolare ed una quadrata. Come spesso accade
per edifici del genere, le notizie sulle sue origini sono molto vaghe: tracce
di un "castrum sigifridi" nel sec. XI, la tradizione che il castello
fosse distrutto dal Barbarossa in quanto proprietà del vescovo della guelfa
Asti, l'acquisto verso la fine del XIII sec. da parte della famiglia Isnardi de
Castello, nobili e banchieri astigiani. Nel sec. XVI un Isnardi di Sanfrè sposò
una Savoia-Racconigi, così la famiglia unì la potenza economica con la potenza
politica dovuta alla parentela con i Savoia. Questo permise loro grandi lavori
edili con l'aggiunta al nucleo medioevale di nuove ali residenziali e di varie
pertinenze come scuderie, alloggi per i dipendenti ed edifici rustici, grandi
lavori di sterro con la copertura del borgo medioevale più antico allo scopo di
ricavare un grande giardino a terrazzo sulla pianura e altri grandi lavori,
come ad esempio lo scavo di una grande ghiacciaia sotterranea per accumularvi
neve e ghiaccio durante l'inverno e conservarvi le derrate alimentari. La torre
più alta (e più antica) del castello venne presa come punto trigonometrico dal
matematico piemontese del sec. XVIII G.B. Beccaria, nel suo lavoro di
triangolazione volto a misurare la lunghezza del grado di meridiano alla
latitudine del Piemonte. Tuttora la torre, per la sua ampia visibilità, è Punto
Trigonometrico di 1° ordine nella rete dell'Istituto Geografico Militare
italiano. Nel 1630, mentre a Torino infuriava la peste, la duchessa di Savoia
Maria Cristina, la futura Madama Reale, soggiornò per alcuni mesi al castello
di Sanfrè, ospite del gran ciambellano marchese Isnardi di Caraglio. Alla fine
del sec. XVIII, estinta la famiglia Isnardi, il castello passò in eredità alla
famiglia portoghese De Souza dalla quale, per via femminile, discendono gli
attuali proprietari. Purtroppo nel sec. XIX e soprattutto nei primi vent' anni
del XX, per vari motivi, il castello subì un lento degrado e venne spogliato di
tutti gli arredi originari. Tuttavia va ricordato che tra gli anni '20 e il
1960 il castello è stato noviziato delle suore Missionarie della Consolata che
l'hanno adattato alle loro esigenze, per esempio trasformando in cappella
l'antica scuderia. Gli attuali proprietari hanno iniziato grandi lavori di restauro, per il
momento soprattutto alle coperture. La visita inizia con un giro del giardino,
da cui si gode ampio panorama sulla pianura cuneese e sull'arco alpino, si
valuta la grandiosità dell'edificio e vengono spiegate le varie fasi della sua
costruzione; all'interno si vedono il salone dove gli Isnardi ospitavano i
Duchi di Savoia con alcova, stucchi e affreschi di fine ‘500 in buono stato di
conservazione, e alcuni saloni al pianterreno dell'ala cinquecentesca. Ecco un
interessante video di Andrea Ricci, nel quale possiamo ammirare il monumento: https://www.youtube.com/watch?v=O8006W1rF4w.
Il castello ha un suo sito web: http://www.castellosanfre.altervista.org/
Fonti: http://www.castelliaperti.it/pagine/ita/scheda.lasso?-id=116,
scheda su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso
(1999)
Foto: la prima è presa da http://www.castelliaperti.it/filemanager/castelli/cuneo/sanfre/gallery/SANFRE%203.jpg,
la seconda da https://castlesintheworld.files.wordpress.com/2015/07/castello-di-sanfrc3a83.jpg
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