MATINO (LE) – Palazzo Marchesale Del Tufo
Il primo documento storico che attesta la presenza di Matino come centro
occupato stabilmente risale al 1099. Durante il periodo normanno, il territorio
matinese venne infeudato, nel 1191, da Tancredi d’Altavilla a favore dei
De
Personé (poi latinizzato in
De Persona), casata di origini francesi.
Nel 1302 venne investito come Signore di Matino un cavaliere francese di nome
Enrico di Natoli (Henry de Nanteuil), familiare di Re Carlo I d'Angiò e sposato
con Camille Étendard, il feudo passò successivamente agli
Antoglietta
(il ramo della dinastia Natoli che modificò il nome nel tempo), ai
Maremonte
tramite il matrimonio di Isabella Natoli († post 1352), Maramonte di Gianotto
divenne Signore di Matino ed infine nel XVII secolo ai Marchesi
del Tufo,
ultimi feudatari. Come tutte le città che si sviluppano sulle pendici di una
collina, Matino esercita un fascino singolare. Quello matinese, infatti, è uno
dei pochi centri storici della provincia di Lecce ad aver conservato, pressoché
inalterate, le sue caratteristiche: vicoli stretti e tortuosi, stradine
impreziosite da nicchie votive, cortili attrezzati ancora con "pile"
per lavare i panni, palazzotti dai balconi mensolati e baroccheggianti. Ed è
proprio nel borgo antico che si possono ammirare gli immobili più preziosi e di
maggior valore storico ed architettonico. Primo fra tutti ed unico nel suo
genere nel territorio, il Palazzo Marchesale dei Del Tufo, che dagli anni '80 è
di proprietà comunale grazie all'intuizione dell'allora Sindaco Giorgio A.
Primiceri. Sorto nel XIII secolo come nucleo fortificato con scopi
esclusivamente difensivi, venne interessato da un primo importante intervento
edificatorio solo a partire dal Cinquecento. Una seconda fase costruttiva venne
intrapresa nel 1711. L'edificio baronale, divenuto marchesale nel 1644 con il
governo del marchese
Giuseppe del Tufo, si affaccia sulla centrale
Piazza San Giorgio con una trifora balaustrata e si distribuisce su due piani
dei quali quelli superiori ospitavano le stanze nobili e una cappella mentre
quelli inferiori accoglievano le stalle, le cucine e diversi magazzini. All'interno
del palazzo si aprono una quarantina di stanze erette su una serie di cave
scavate nel tufo (queste ultime di recente restauro ed oggi visitabili), un
giardino pensile, un'area verde attrezzata e delle splendide scuderie con
pareti affrescate e mangiatoie con scritte che riportano nomi di cavalli. Ciò
testimonia l'amore e la passione dei Marchesi Del Tufo verso i cavalli di
razza. Il recupero delle scuderie, intitolate ad Ascanio Del Tufo, rientra nel
progetto più ampio di ristrutturazione del Palazzo Marchesale e dell'intero
centro storico. Già dal 2002 il palazzo ospita il Consiglio Comunale ed è usato
anche come contenitore polifunzionale per mostre, eventi e manifestazioni
culturali e di spettacolo. Qui trovate numerose foto dell’edificio, sia di
esterni che di interni:
http://www.gruppobentivenga.it/realizzazioni-speciali/335-palazzo-marchesale-di-matino.
Ed ecco una breve visita virtuale del palazzo, grazie a questo video di Livio
Maritati:
https://www.youtube.com/watch?v=N0Mr5t7g2o4
Fonti:
http://www.comune.matino.le.it/informazioni/storia_e_tradizione_di_matino.aspx,
https://it.wikipedia.org/wiki/Matino,
Nessun commento:
Posta un commento