UGGIANO LA CHIESA (LE) – Castello di Casamassella
La nascita di un primo centro urbano avvenne quando ad un certo momento un
nucleo di contadini indigeni si fermò attorno ad una residenza di qualche
feudatario. Nel XIII secolo, sotto il regno di Carlo d’Angiò il castello,
circondato da un fossato e dotato di un ponte levatoio, era la residenza
fortificata del feudatario Ruggero Maramonte. Il feudo di Casamassella passò
dai Maramonte ai Sambiasi, ai De Noha e poi ai Dell'Antoglietta fino al 20
maggio 1476, quando il re Ferrante d’Aragona lo riconfermò per meriti bellici a
Filippo Antonio Maramonte, discendente del primo feudatario. Il figlio del
barone di Fragagnano, Giacomo Natoli (dell'Antoglietta), Giovanni Matteo
Natoli, Barone di Ruffano, Vaste e Torchiarolo, divenne signore feudale e
barone di Casamassella, il titolo venne confermato nel 1465 da re Ferdinando I
di Napoli. Nel 1533 alla morte del fratello barone Gio Matteo, il titolo passò
a Arminia († 1542), moglie di Ferrante delli Falconi Barone di Rocca, che
divenne baronessa di Casamassella, oltre che di Ruffano, Vaste e Torchiarolo. Nel
corso del XVI secolo passò ai Paladini e successivamente ai Rondachi, famiglia
di origine greca residente ad Otranto e proprietaria di numerose terre nel
Salento. Per le sue caratteristiche da severo maniero, con il possente muro a
scarpa e le caditoie laterali, fu usato come scuola di guerra. Secondo alcuni
studi di Florio Santini, illustre scrittore contemporaneo conquistato dal
fascino di Casamassella, nel 1600 il castello fu abitato da governatori
spagnoli, tra cui Michele Fernandez da Azedo seguito, dopo un breve ritorno dei
Rondachi, da Didaco Perez Serrano e dal “vicario generale” Don Giuseppe
Centonze. Pur restando il centro attorno a cui gravitava la vita del borgo
agricolo di Casamassella, col passare degli anni ed il succedersi dei vari
proprietari il Castello subì importanti modifiche. Scomparve il largo e
profondo fossato che lo circondava e con esso il ponte levatoio, furono aperti
nuovi ingressi e finestre. Dai Rondachi, in data imprecisata, Casamassella
passò ai marchesi De Marco, imparentati con illustri casati Spagnoli e
Napoletani, che governarono fino a 1806, anno di soppressione della feudalità. Nel
1800 i de Marco adottarono i fratelli De Viti tra i quali Raffaele, padre del
celebre economista e meridionalista Antonio De Viti de Marco (1858-1943),
difensore degli interessi economici del Mezzogiorno e autore di numerose opere
di fama internazionale, tuttora di grande attualità. A donna Carolina e donna
Giulia, madre e sorella dell’economista, sono dedicate le querce che si trovano
nel cortile del palazzo. Le due donne, colte e impegnate, contribuirono a
diffondere l’arte “del fiocco” di Casamassella. Molti ospiti illustri
frequentarono i saloni del castello. Ricordiamo tra questi Benedetto Croce, la
cui moglie era intima amica di donna Carolina. Nel 1890 vide i natali del poeta
e saggista Girolamo Comi, barone di Lucugnano, artista dalla personalità
complessa e originale che secondo il critico Caporossi gli valse l’appellativo
di “ascetico narciso”. I De Viti de Marco abitarono il castello fino al 1969,
quando passò agli attuali proprietari. Il castello, posto a guardia del piccolo
borgo fin dal Medioevo fu, secondo le fonti storiche, dimora del feudatario
Ruggero Maramonte nel XIII secolo. Originariamente dotato di fossato e ponte
levatoio, conserva ancora, dopo numerosi rifacimenti volti a ingentilirne la
struttura, l'aspetto dell'antica fortezza. L'edificio, a pianta rettangolare,
presenta una facciata tripartita con base scarpata. Il piano superiore,
separato da un robusto toro marcapiano, è scandito da finestre disposte
simmetricamente ai lati della loggia centrale, sostenuta da mensole, che
sovrasta il severo portale. La realizzazione della loggia e delle aperture,
scolpite con motivi zoomorfi, fitomorfi e mascheroni, è ascrivibile al 1700 e
segna il definitivo passaggio funzionale dell'edificio da fortezza a elegante
dimora nobiliare. Lo stemma visibile sopra la balconata appartiene alla
famiglia De Marco, all'epoca proprietaria dello stabile. All'interno un grande
atrio conduce attraverso una scalinata al piano nobile, dotato di ampi ambienti
voltati a botte. Al pian terreno sono ubicate le stanze un tempo destinate alla
servitù e i locali di servizio. La parte posteriore del castello presenta
grandi terrazze affacciate su un lussureggiante giardino mediterraneo. Oggi il
castello è una dimora storica di assoluto prestigio, dove poter soggiornare
oppure organizzare eventi e matrimoni. Altri link suggeriti:
http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/lecce/casamassella.htm,
http://dimorestoricheitaliane.it/vacanze-location/castello-de-viti-de-marco/.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Casamassella,
http://www.castellodicasamassella.it/
(sito web ufficiale)
Foto: la prima è presa da
http://www.castellodevitidemarco.it/contatti.html,
la seconda è di Lupiae su
https://it.wikipedia.org/wiki/Casamassella#/media/File:Castello_di_Casamassella.jpg
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