CASTEL SANT’ANGELO (RI) – Torre del castello
L’origine dell’abitato di Castel Sant’Angelo risale all’alto medioevo ma non
è accertabile sulla base di documenti. Gli edifici e le strade conservano una
fisionomia rude e suggestiva rimasta quasi intatta. I suoi abitanti sostennero
numerose lotte soprattutto nella guerra accesasi tra Re Ferrante d’Aragona da
un lato e i Baroni ribelli dall’altro, spalleggiati da papa Innocenzo VIII,
dall’Aquila e da molte altre terre della Valle del Velino e del Cicolano. Gli
abitanti di Castel Sant’Angelo per non venir meno alla fede promessa al Re,
mossero al contrattacco aiutati dalle genti di Cittaducale, Cantalice e dello
stesso Re. Numerosi storici tramandano della permanenza della famiglia Mareri
nel castello, dove raggiunse l’apice del suo splendore nel 1530. Quando
l’Imperatore Carlo V assegnò in dote alla figlia Margarita d’Austria alcune
terre d’Abruzzo, la stessa sorte subirono Castel Sant’Angelo e le ville vicine.
Madama d’Austria fece costruire molini da grano, da concia e introdusse
l’industria della carta. Dopo la morte di Madama d’Austria nel 1586, Castel
Sant’Angelo seguì le sorti di Cittaducale per molti anni. Circa un secolo più
tardi Castel Sant’Angelo venne a contatto con la nuova realtà repubblicana che
stava emergendo nei confinanti territori dello Stato Pontificio, già occupati
militarmente dalle truppe della Repubblica Francese. Il secolo fu segnato da
alterne vicende politiche di resistenza. Il paese di Castel S. Angelo conserva
ancora del suo passato, la torre dell’antico castello, resti delle mura merlate
e la struttura tipica e suggestiva dei borghi medioevali. L’antico insediamento
fortificato di Castel Sant’Angelo si trova poco lontano dal lago di Paterno ed
è ancora parzialmente cinto da splendide mura. Al paese si accede da una porta
con arco a sesto acuto. Percorrendo un corridoio coperto ci si inoltra tra le
strette vie del borgo e, seguendo la via principale, si giunge nella parte più
alta del colle dove si trovano i resti del cassero con l’alta torre di
avvistamento detta “torre quadrata”. Il castello, che dominava la Via Salaria,
ospitò per un breve periodo Beatrice Cenci (proveniente dal suo castello di
Petrella Salto). Beatrice Cenci è legata a truci vicende medievali. Il
maniero, posto in una zona elevata sulla sinistra della via Salaria (procedendo
in direzione L’Aquila), era inespugnabile. Era circondato infatti da mura
merlate e torrioni. Oggi resta una sola torre e di un’altra si può ammirare
solo la base. Altri elementi architettonici che si notano testimoniano che quel
castello era pronto alla difesa e all’attacco. Dall’alto delle torri del
castello o dai rilievi si poteva comunicare nei tempi bui, con Cittaducale e
Antrodoco. Nel tempo, a ridosso del maniero vennero costruite alcune
abitazioni, più tardi circondate da un’altra cinta difensiva. I caratteri
medievali di questo caratteristico e affascinante borgo fortificato sono
rimasti quasi inalterati.
Fonti:
http://www.comune.castelsantangelo.ri.it/?page_id=221,
http://www.comune.castelsantangelo.ri.it/?page_id=225,
http://www.tesoridellazio.it/pagina.php?area=I+tesori+del+Lazio&cat=Castelli+e+fortezze&pag=Castel+Sant+Angelo+(RI)++Torre+medievale
Foto: la prima è di M.Pesci su
http://www.tesoridellazio.it/public/castel_sant'angelo_(ri)__torre_medievale_foto_di_m._pesci_(12_2010).jpg,
la seconda è presa da
http://www.comune.castelsantangelo.ri.it/wp-content/uploads/2013/12/La-Torre.jpg
Nessun commento:
Posta un commento