BORGONOVO VAL TIDONE (PC) – Castello in frazione Corano
E’ una fortificazione dell'omonimo borgo, situata in posizione dominante sul
crinale sinistro della val Tidone. Come molti castelli del piacentino non si
conosce la data della sua fondazione mentre è nota la prima distruzione, nei
primi anni del XII secolo, per mano di Federico Barbarossa e una seconda nel
1241 per quella del re Enzo che ne smantellò le mura dopo aver sopraffatto la
guarnigione guelfa. Nel 1372 le truppe pontificie si impadronirono del castello
durante la guerra che vedeva opposti Galeazzo II Visconti e Amedeo VI di Savoia,
occupazione di breve periodo poiché le forze viscontee rioccuparono tutto il
territorio della Val Tidone. Bruciato nel 1438 da Francesco Bussone conte di
Carmagnola (per conto del Duca di Milano, che intendeva indebolire la potenza
degli Arcelli), venne infeudato a Lazzaro Radini, detto Tedesco -
valoroso capitano del duca Filippo Maria Visconti - nel 1438 e
ricostruito e potenziato nel 1453. I Radini Tedeschi esercitarono a lungo la
signoria fino a quando, per mancanza di eredi diretti, passò a Giovanni
Anguissola che lo cedette, dopo la sua fuga nel 1547 in seguito alla congiura
contro Pier Luigi Farnese, al nipote Giulio, alla cui famiglia appartenne fino
al XX secolo. L'edificio, costituito da un unico corpo di fabbrica, è costruito
in laterizio con basamento in pietra. Ciò non implica necessariamente due tempi
diversi di edificazione. Come ipotizza lo studioso Carlo Perogalli infatti, la
differenziazione del materiale potrebbe essere legata alla staticità
dell'edificio o alla messa in opera dei materiali. Il castello presenta merlature
oggi chiuse per sostenere il tetto. Di dimensioni modeste, ha pianta
trapezoidale con una sola torre quadrangolare (probabilmente di edificazione precedente
a quella del castello) addossata al lato corto, che ha base molto scarpata e
porta le tracce dello scomparso ponte levatoio. Costituisce per l'area
piacentina un singolare esempio di fabbricato monoblocco. L'edificio è
caratterizzato dalla decorazione a
dente di sega tipico elemento
architettonico del trecento padano. All'interno alcune stanze sono state
decorate da Luigi Arrigoni (1896-1964), uno degli artisti rappresentativi della
pittura piacentina della prima metà del Novecento, e che vi ebbe lo studio fin
dagli inizi della sua carriera. Oggi l’edificio è disponibile per eventi e
cerimonie.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Corano,
http://www.preboggion.it/Castello_di_Corano.htm
(andate a vedere che belle foto ci sono…),
http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/11/105,
http://www.valtidoneluretta.it/castello-e-rocca-di-agazzano-2-3/
Foto: la prima è presa da
http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/getImage.php?id=412&w=800&h=600&f=0&.jpg,
la seconda da
http://www.valtidoneluretta.it/wp-content/uploads/2014/03/800x800corano.jpg
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