domenica 7 agosto 2016

Il castello di lunedì 8 agosto






ANTRODOCO (RI) – Castello di Piscignola

Tra Rocca di Corno e Rocca di Fondi , a quota m. 1050, percorrendo una comoda strada di montagna in terra battuta, si arriva all'altopiano di Piscignola. Al centro della valle, su una collinetta, i ruderi di un vecchio castello con chiesa incorporata, che domina tutta la terra intorno, un tempo non tanto remoto, coltivata a frumento, grano e patate. Un tempo il castello apparteneva alla nobile famiglia aquilana dei de Nardis, e di fatto partecipò nel 1254 alla fondazione della città dell’Aquila. Il toponimo aveva subito nel tempo diverse variazioni: da Rocca Piscinale a Piscigna a Piscinola (diminutivo del termine latino piscina = vivaio di pesci) andava a cogliere il significato che un tempo ribadiva lo stemma lapideo del castello raffigurante dei pesci, apposto sull’architrave dell’ingresso e purtroppo trafugato nell’autunno del 1980. Un’antica sorgente ai piedi del castello alimentava stagionalmente il Ruscello Corno: una profonda erosione del suo fosso segnava l’abbondanza che un tempo avevano le sue acque, sicuramente ricche e pescose, ridotte ai nostri giorni soltanto a rivoli stagionali. Quelle poche mura rimaste in piedi erano in completo disfacimento, ormai la loro funzione protettiva era rivolta unicamente agli arbusti che vi crescevano all’interno. Si salvava soltanto una piccola volta a botte che fungeva da ricovero ad un gruppo di asini. I pascoli in quota animavano quell’interessante conca di natura carsica, i loro campanacci risuonavano nella vallata dando vitalità ad uno dei più bei pianori della zona. Di questo “castrum” abbiamo notizia nel Catalogus Baronum (siamo nell’anno 1167) dove si dice: Todinus de Colimento tenet […] Roccam Piscinalem (CATALOGUS BARONUM, a cura di E. Jamison, in “Fonti per la Storia d’Italia”, Roma, 1972, n:1172). L’Antinori ci fa sapere che Nel 1185 Gentile Vetulo aveva Rocca Piscinale in Valle d’Antrodoco” e che Nel 1384 Piscignola risulta ancora abitata (A.L. ANTINORI, Corografia, ms. – metà sec.XVIII – in Biblioteca Provinciale dell’Aquila, vol. XXXVII, p. 38). Ma successivamente da un diploma di Re Ladislao del 1408 apprendiamo che a tale data il Castrum Piscignolae doveva considerarsi distrutto e abbandonato dagli abitanti (vedilo in A. CLEMENTI, Momenti del medioevo abruzzese, Roma, 1976, p. 106); tanto che nel 1488 Piscignola e Racino non formavano che un castello (ANTINORI, op. cit. vol. XXXVII, p. 40). (Il testo riportato in corsivo è una citazione tratta dalle Note Illustrative dei Sentieri Montani della Provincia dell’Aquila, 1996). Il castello di Piscignola, che attualmente si trova nel territorio comunale di Antrodoco, passato nel 1927 alla Provincia di Rieti, in questi ultimi anni è stato oggetto di una disputa legale in quanto il Comune di L’Aquila vuole che sia riconosciuto suo (partecipò, insieme ad altri castelli oggi diruti, alla fondazione della città - http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/01/17/news/l-aquila-battaglia-legale-per-il-castello-di-piscignola-1.4749880)

Fonti: http://naturagrezza.blogspot.it/2014/08/il-castello-di-piscignola-da-rocca-di.html, http://giornale.ilsettimosenso.com/SMM/Pubblicazione/VisualizzaArticolo.php?idArticoli=464

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