NOEPOLI (PZ) – Castello
La più antica traccia del centro, allora chiamato Noja, è un documento del 1133,
dell'epoca in cui il feudo della cittadina apparteneva alla contea di
Chiaromonte, di proprietà della famiglia Sanseverino. Appartenne in seguito
agli Aragonesi e ai Del Balzo. Dopo essere stata infeudata anche da Roberto il
Guiscardo, nel XV secolo, Noja divenne un centro strategico all'interno della valle
del Sarmento. Nel 1404, come premio alla sua neutralità nella rivolta feudale
contro la corona, la città entrò nel
demanio regio e l'abitato venne
fortificato con l'erezione di un castello. Ma la particolare condizione
giuridica che la sottraeva al regime feudale durò fino al 1553, quando Noja fu
venduta alla famiglia Pignatelli. I principi Pignatelli furono particolarmente
esigenti dai nojani, fino a pretendere lo ius primae noctis, che veniva esatto
nel
Palazzo del Piacere, ovvero uno dei rari bordelli della Basilicata.
Durante la signoria vennero annessi a Noja i casali di San Costantino,
Casalnuovo, Terranovella di Noja e San Giorgio. Dopo l'abolizione del feudalesimo
del 1806 e il regio assenso di Vittorio Emanuele II, nel 1863 Noja mutò nome in
Noepoli («città nuova» in greco). Costruito nel XV secolo, il castello oggi è
sede del municipio e della Pro Loco. Nello stesso Municipio è ammirabile una
pietra tombale del XIV secolo che riproduce un guerriero chiamato dalla gente
del posto “Iacuvill”. Sul sito di una delle sue torri si apre
Piazza Marconi,
chiamata dal popolo la «
la torretta». Il castello si fregia di un bel portale
in pietra, con decorazioni del XVIII secolo. All’interno del sito del castello
sorgono l’Archivio del Signore di Noja, il palazzo signorile risalente al sec. XVII,
Palazzo Rinaldi del sec. XIX. L’insediamento attorno al castello è costituito
da un tessuto edilizio compatto e lineare, con abitazioni massicce ed
imponenti. Al seguente link:
http://lucania1.altervista.org/noepoli/index.htm
(cliccando su “il Castello” nel menu di sinistra) potete vedere diverse foto
del monumento.
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