domenica 27 agosto 2017

Il castello di domenica 27 agosto



PIEGARO (PG) – Torre in frazione Castiglion Fosco

Il nome del paese deriva da quello di un certo soldato Fuscus o Fuscius, che ricevette in dono il borgo dall'imperatore Ottone II, quale ricompensa per aver partecipato alla sfortunata spedizione contro i saraceni di Abul Kasem a Stilo, in Calabria. I suoi successori costruirono in quel luogo un castello, che da allora venne identificato come Castrum Filiorum Fusci. Nel 1258 i signori Fusci risultavano essere assoggettati a Perugia, che potè nominare un procuratore nel paese. Intorno al 1282 il numero di abitanti era superiore alle 500 unità. Nel 1388 i soldati bretoni dell'antipapa Clemente VII assediarono il paese, ma dovettero desistere di fronte all'inespugnabilità delle mura e lo abbandonarono dopo aver subito ed inflitto numerose perdite. Nel 1428 fu la sede del terzo capitanato di contado perugino, presieduto dal magistrato Carlo di Jacopo Bani, i cui eredi lo abitarono per i successivi 150 anni. Nel 1467 venne ricostruito l'ospedale, e fu assegnato alla confraternita di Santa Maria per le loro opere di carità. A partire dal 1511 venne autorizzata la ricostruzione delle mura, e un tale Aurelio Foschi fu nominato controllore delle rocche e dei castelli del contado perugino. Nel 1540 subì l'assalto dell'esercito del figlio del papa Pier Luigi Farnese, durante la "Guerra del sale" tra Perugia e Paolo III. A causa dei gravi danni inflitti e per via della donazione di una certa somma al papa, il paese venne esonerato dal pagamento delle gabelle; solo alla fine del Seicento, dopo aspre contese e liti giudiziarie, i castiglionesi furono obbligati a riversare le loro imposte nelle casse perugine. Durante la ricostituzione dello Stato Pontificio, nel 1817, assieme ai centri viciniori di Oro e Collebaldo, fu aggregato alla città di Piegaro. Del castello, costruito tra la fine del secolo XI e l’inizio del XII, restano un bel tratto di mura con le caratteristiche torri quadrangolari, un arco e sulla piazza principale la grande cisterna per l’immagazzinamento dell’acqua a fianco della chiesa parrocchiale. La principale attrattiva del paese è la torre, robusta costruzione cilindrica, con base a scarpa, iniziata nel 1462 e terminata nel 1500, come può rilevarsi da una scritta dell’epoca incisa sopra un mattone, al secondo piano, fu fatta erigere da Tommaso di Francesco. Ristrutturata nel 1990, è tra le vestigia meglio conservate. Le malsicure e pericolose scale a pioli sono state sostituite da una scala a chiocciola che dal primo piano, dove c’è un grande orologio a pesi del secolo XIX, dal meccanismo particolarmente interessante, porta alla terrazza (mt. 25), da cui si gode un suggestivo panorama. Le campane, riportate all’originario numero di tre, sono state elettrificate. Altro link suggerito: http://www.museodelvetropiegaro.it/notizie/castiglion-fosco

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castiglion_Fosco, http://www.iluoghidelsilenzio.it/castiglion-fosco-piegaro-pg/

Foto: la prima è del mio amico Claudio Vagaggini, realizzata di recente, la seconda è di myself su https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Tower_castiglion_fosco_piegaro_italy.JPG

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