mercoledì 16 agosto 2017

Il castello di giovedì 17 agosto



MONTE SANT’ANGELO (FG) – Castello Normanno-Svevo-Angioino-Aragonese

Poco lontano dalla Basilica, si erge la mole gigantesca ed irregolare del Castello, dai cui spalti la vista spazia dal Gargano sino al Golfo di Manfredonia, al Tavoliere, alle Murge. Situata nella parte alta del paese, la fortezza risale alla prima metà del IX secolo, quando Orso I, vescovo di Benevento e Siponto, fece edificare, tra l'837 e l'838, un castrum bizantino, contribuendo così al venire ad esistenza del castellum de Monte Gargano. In seguito, con l’avvento dei Normanni, la costruzione fu dimora dei principi dell'Honor Montis Sancti Angeli: fu di Rainulfo (conte di Aversa) e poi di Roberto il Guiscardo che, dopo aver cinto la città di mura, nell'XI secolo fece riedificare la parte più antica, la cosiddetta torre dei Giganti, una maestosa torre pentagonale alta 18 metri e con mura spesse 3 metri. Con la denominazione sveva, il Castello assunse a grande importanza nel sistema di difesa del Gargano, diventando, con Rocca Sant’Agata e Castel Pagano, uno dei tre “Castra exempta” (privilegiati). Ospitò Federico II di Svevia e la sua prediletta, la contessa Bianca Lancia di Torino, e per questo presenta opere architettoniche in stile federiciano, imponenti, ma estremamente sobrie e raffinate, come testimonia la sala duecentesca con un pilastro centrale e volte ogivali ("la sala del Tesoro"). Gli Angioini curarono assai il maniero, ma di esso si servirono come prigione di stato: famose sono le detenzioni di Filippa d’Antiochia (principessa sveva) che vi morì nel 1273, e quella della regina Giovanna I di Napoli (forse ivi assassinata nel 1382) e le cui spoglie sono presumibilmente a Monte Sant'Angelo, nella chiesa di San Francesco. Divenne anche dimora di principi durazzeschi, ne fecero il loro quartier generale nella guerra contro i cugini Angioini: infatti qui nacque Carlo III di Durazzo, poi re di Napoli e d'Ungheria. Dal 1463 al 1470, presumibilmente, il Castello e l’intero feudo di Monte Gargano vennero concessi all’eroe albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, per i servigi resi a Ferrante I di Aragona. Toccò tuttavia agli Aragonesi riportare il Castello all’antica magnificenza. Nel XV secolo, tra il 1491 e il 1497, con l'invenzione delle armi da fuoco e il pericolo incombente delle invasioni turche, furono indispensabili interventi sulla struttura che venne affidata a Francesco di Giorgio Martini (ingegnere militare del XV secolo), ed assunse l'aspetto che conserva tuttora. Nel 1497 Federico, ultimo re aragonese, concesse il castello a Conservo di Cordova, detto il “gran capitano”, che a sua volta lo trasmise alla sua figliola, la duchessa Elvira. Dopo qualche vicenda di minore importanza, nel 1552 la Rocca fu venduta ai principi Grimaldi, i quali assunsero anche il titolo di baroni di Monte Sant’Angelo e ne rimasero padroni e potenti signori per circa due secoli e mezzo. Nel 1802, per volere di Ferdinando IV di Borbone, il maniero pervenne nelle mani del Cardinale Ruffo, principe di Sant’Antimo che, peraltro, lo trovò barbaramente smantellato a seguito delle manifestazioni di odio contro il Feudalesimo, messe in atto dai liberali del tempo. Nel 1907, il Castello è stato acquistato dal Comune di Monte Sant’Angelo che è così diventato suo legittimo proprietario. I più recenti studi e interventi di restauro hanno permesso, oltre al consolidamento e al rifacimento di alcune sue parti, di far venire alla luce elementi e aspetti del Castello sinora sconosciuti, come le tracce di sepolture rinvenute lungo il fossato della fortezza, databili intorno all’VIII-VII secolo a.C., che fanno ipotizzare la costruzione del Castello su di una preesistente necropoli dell’età del ferro. Il castello era fornito di alcune zone residenziali in cui abitavano il capitaneus, i funzionari e la guarnigione armata; ma anche di scuderie, magazzini, cisterne, mulino, forno, falegnameria, cappella, uffici amministrativi. Non mancavano locali destinati a carcere: un'orrida prigione è situata nei sotterranei della torre dei Giganti. Di quell'epoca è ancora ben conservata una sala duecentesca con un grande pilastro centrale e volte ogivali, comunemente detta sala del Tesoro. Con il passare del tempo il castello fu potenziato con due torri tronco-coniche, dal bastione orientale e da un sistema di cortine in muratura dotate di feritoie. In origine poi il castello era difeso da una muraglia, di cui non rimangono che i ruderi, e da un fossato valicabile per mezzo di un ponte levatoio, poi sostituito da uno fisso sostenuto da due archi. Alla costruzione si accede tramite un portale, il quale è preceduto dal ponte a due archi collocato attraverso il fossato che anticamente circondava la fortezza. Entrando si incontra il posto di guardia posizionato sulla destra, e un ampio locale in cui si trovano le scuderie e il deposito delle munizioni. Sulla sinistra si aprono due porte: attraverso la prima si raggiunge l'esterno del castello, attraverso la seconda una scala che conduce alla sommità del sovrastante Torrione a carena. Si accede quindi al vestibolo, costituito da un cortile lungo 21 metri e largo più di 4 metri, che immette nell'ampia corte interna, limitata dagli spalti che difendevano il fossato e da due torri cilindriche, fra le quali si apre il portale del corpo centrale del castello. Di qui una scala sale ai piani superiori, dove si può visitare la sala del Tesoro: un ampio ambiente illuminato da un'unica finestra, con soffitto a volte sorretta da un massiccio pilastro centrale. Da questa scala, che doveva essere adibita alle feste e ai convivi, si accede da un lato agli appartamenti del castellano, dall'altro a quelli dei cortigiani. Riepilogando, sotto la dominazione normanna furono edificate la torre dei Giganti e la torre Quadra, mentre Federico II fece costruire la cosiddetta sala del Tesoro. L'attuale fortificazione evidenzia soprattutto l'influenza degli Aragonesi che, per difendersi dai nemici, realizzarono il torrione a forma di mandorla e il fossato che precede il portale di ingresso. La Dama Bianca di Monte Sant’Angelo è un fantasma molto conosciuto e la storia è molto delicata, se così si può dire, parlando di manifestazioni spettrali. Il castello lassù, sul balcone naturale del Gargano, si dice abitato da una presenza misteriosa. Talvolta, una figura lattiginosa circolerebbe nottetempo sulla rocca federiciana. La diceria popolare, rilanciata però da fonti rispettabili e messa in circolazione anche su Internet, attribuisce le apparizioni a Bianca Lancia, amante dal 1225 di Federico II di Svevia (forse anche durante il matrimonio di lui con Jolanda di Brienne), a lungo reclusa nelle fortezze pugliesi per la gelosia del Puer Apuliae. Di sicuro la bella signora dimorò anche sul Gargano, reclusa di fatto ma padrona di diritto (il feudo le era stato donato dal sovrano). Quanto alla morte nella rocca è solo una leggenda, visto che diverse località – non ultima Gioia del Colle, con un altro maniero federiciano - si contendono d’aver ospitato il presunto suicidio.Comunque, la versione garganica vuole che la regina si sia gettata dal torrione, affranta dalla lontananza fisica e sentimentale dal marito, distratto da altri impegni e bellezze femminili. Invece sappiamo che Federico l’ha sposata in articulo mortis (poco dopo il 1250, per la salvezza dell’anima della donna, ormai vicina alla fine, e per il futuro dei loro due figli, Costanza e Manfredi di Sicilia), perciò di che trascuratezza si parla? Tornando al fantasma di Monte Sant’Angelo, oltre alla figura che si materializzerebbe tra le rocce, si vogliono interpretare come gemiti di Bianca i suoni lamentosi generati dai venti invernali tra le antiche mura. È sempre legata alla regina triste la pianta selvatica che cresce tra le pietre alla base della costruzione. Un vegetale bianco, ch’è poi il colore della veste indossata al momento di lasciarsi cadere nel vuoto. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=11eoqto-fLs (video di “involoperilmondo”), https://www.youtube.com/watch?v=b795QF0exn4 (video di Angi Mark), scheda completa su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/foggia/montesantangelo.htm

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Monte_Sant%27Angelo, http://www.turismomontesantangelo.it/arte_e_cultura/521/castello_montesantangelo.html, http://www.garganowebtravel.com/il_fantasma_di_monte_sant_angelo.html, http://www.notizie.it/fantasma-del-castello-monte-santangelo-puglia/

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è di Dauniatur su http://www.dauniatur.it/wp/2014/03/01/visita-monte-santangelo-con-daunia-tur/

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