sabato 3 ottobre 2020

Il castello di sabato 3 ottobre



MONTE VIDON CORRADO (FM) - Mura castellane

Il nome di Monte Vidon Corrado deriva da Corrado, figlio di Fallerone I, Signore di Falerone, che è da ricordare insieme al fratello Guidone, perché passarono alla storia per aver dato i loro nomi a due castelli del Fermano, e legarono il proprio titolo alla storia di Monte Vidon Corrado e Monte Vidon Combatte (https://castelliere.blogspot.com/2017/04/il-castello-di-domenica-23-aprile.html), che oggi sono comuni, ambedue in provincia di Fermo. Monte Vidon Corrado è sorto in epoca medievale, sull’asse di comunicazione tra la valle del fiume Tenna e del Chienti, in uno sperone panoramico che domina il territorio dai Sibillini al mare. Fu uno dei castelli del Fermano costruiti dai Piceni con spesse mura per difendersi dalle incursioni delle tribù limitrofe, per poi divenire terra degli Abati di Farfa. Viene citato per la prima volta in un documento del 1300. Fu in quel periodo che gli abitanti di Monte Vidon Corrado,rappresentati da Guglielmo Scambi, si sottomisero a Fermo ed al suo Podestà: Egidio Albornoz, Legato Papale durante la permanenza della Sede Pontificia ad Avignone (1309-1377). Devastato nel 1398 dal Conte di Carrara, Monte Vidon Corrado fu occupato in seguito da Carlo Malatesta (1413-16) e da Francesco Sforza (1433-1446), seguendo sempre le vicende della vicina Fermo. Più recentemente la sua storia si confonde con quella di Montegiorgio, "di cui seguì l'avversa e prospera fortuna" come si legge nell'Annuario della Provincia di Ascoli Piceno nel 1865. Alla fine del XIX secolo, Monte Vidon Corrado contava 1300 abitanti di cui solo 150 vivevano nel centro principale. La matrice medievale del borgo è fortemente leggibile nella struttura urbana, improntata sull’antico incasato del castello feudale le cui mura poligonali, attualmente inglobate in costruzioni più tarde, risalgono al XIV-XV secolo. Nella parte alta del paese infatti sono ancora visibili due torrioni rompitratta che appartenevano alla cinta muraria del castello. Gli edifici religiosi, come la Chiesa di San Vito, che custodisce alcune tele del '700 attribuite a Ricci e Foschi, sono addossati alle mura verso nord, mentro quelli civili lo sono verso sud. Diversi e gradevoli sono i palazzetti gentilizi, con decorazioni in cotto, tra cui una casa del 1400.

Fonti: https://www.turismo.marche.it/Cosa-vedere/Localita/Monte-Vidon-Corrado/5767, http://www.tecuting2.it/c044051/zf/index.php/storia-comune, https://www.e-borghi.com/it/borgo/Fermo/490/monte-vidon-corrado, https://www.fermomia.it/monte-vidon-corrado.html

Foto: la prima è presa da https://www.e-borghi.com/it/borgo/Fermo/490/monte-vidon-corrado, la seconda è di Turista Consueto su https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/a.10157991475590345/10152980786640345




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