venerdì 2 ottobre 2020

Il castello di venerdì 2 ottobre



CAVRIANA (MN) - Castello Gonzaga

Le prime testimonianze scritte dell'esistenza del borgo risalgono agli inizi del X secolo, in particolare nel 905 Cavriana è citata nell'inventario dei beni del monastero di Santa Giulia di Brescia. Il paese è poi citato nel 1045 in un diploma imperiale di Enrico II che conferma il possesso della corte di Cavriana al vescovo di Mantova. La prima fase di fortificazione sembra risalire all'XI secolo, durante la dominazione dei Canossa. In epoca comunale Cavriana fu concessa dal comune di Mantova alla famiglia Riva, bandita da Mantova, e le furono attribuite funzioni difensive per contrastare la minaccia rappresentata dalla crescente potenza di Verona. Intorno al 1270 il dominio sul paese fu assunto dai Bonacolsi, fino a che non furono sconfitti a loro volta dai Gonzaga. Definitivamente assegnata ai Gonzaga, Cavriana fu compresa nel sistema difensivo organizzato da Mantova contro la pressante minaccia viscontea, costituito da un sistema di torri d'avvistamento poste in comunicazione tra loro che permetteva di far giungere alla città in breve tempo messaggi di eventuali pericoli incombenti. Si provvide pertanto alla costruzione di un alto giro di mura difensive attorno al castello, al cui interno si trovava il borgo e in posizione sopraelevata la rocca, che dai documenti dell'epoca risultava dotata di quattro torri angolari d'avvistamento. Il castello fu una delle fortificazioni più importanti del mantovano (probabilmente la più ampia), con muraglioni merlati e ponte levatoio e si ergeva sul colle dominante l'abitato. Per lungo tempo teatro di scontri tra i Gonzaga e i Visconti, nel 1441 qui fu siglata la pace con Filippo Maria Visconti da parte della lega tra veneti, fiorentini, genovesi e ambasciatori del Papa. Il periodo più glorioso della storia del castello di Cavriana fu però quello legato ai lavori di ristrutturazione e trasformazione in una vera e propria reggia, prima sotto il dominio del capitano Francesco I Gonzaga, che vi aveva anche soggiornato nell'agosto 1383, per sfuggire la peste scoppiata in città (e qui morì nel 1407), poi durante il marchesato di Ludovico II Gonzaga. Nei primi decenni della seconda metà del XV secolo, in particolare, la rocca di Cavriana assieme a quella di Goito, fu oggetto di una serie d'interventi di riqualificazione architettonica, pittorica e decorativa di grande rilievo, che comportò un rinnovo e un radicale riassetto della struttura, finalizzato a soddisfare esigenze più specificatamente residenziali, funzionali alla rappresentanza e al soggiorno della corte gonzaghesca. I massicci interventi per il rinnovo della rocca, iniziati nel 1458 e svoltisi in buona parte dal 1460 al 1462, furono interamente diretti dall'ingegnere Giovanni da Padova, figura eminentissima, legata per tutta la metà del XV secolo a numerosi interventi sul territorio. Un altro protagonista fu Luca Fancelli le cui prestazioni furono però abbastanza sporadiche, discontinue e per lo più limitate ai singoli elementi architettonici. Quest'ultimo, vista la mitezza del clima, acquistò in zona alcuni terreni. Per gli interventi pittorico - decorativi partecipò anche Andrea Mantegna, contribuendo a fornire i disegni per il pittore Samuele da Tradate. Seguì un periodo di grande splendore e agli inizi del XVII secolo il castello di Cavriana risultava il più importante dello Stato. Anche Isabella d'Este soggiornò nel castello per molto tempo, durante le assenze da Mantova del marito, il marchese Francesco II Gonzaga. Altri due esponenti della famiglia Gonzaga occuparono il castello e vi trovarono morte: Eleonora de' Medici, moglie di Vincenzo I Gonzaga, il 9 settembre 1611 e Carlo Gonzaga, secondogenito dell'VIII duca di Mantova Carlo I, che qui morì il 14 agosto 1631. Il periodo di splendore vissuto dal castello fu però di breve durata; durante la prima metà del XVII secolo, infatti, fu preso d'assedio, occupato e in parte demolito, il paese fu colpito dalla peste e la popolazione decimata. Nel 1650 il castello era ormai considerato caduto e all'inizio del XVIII secolo con l'annessione del Mantovano all'impero asburgico, ormai in rovina, fu escluso dai progetti di ricostruzione dei sistemi difensivi stabiliti dopo il trattato di Utrecht del 1713. Al 1749 risale una parziale ristrutturazione della loggia e al 1775 l'ordine, da parte del governo austriaco, dell'abbattimento della rocca in seguito ad un fallito tentativo di vendita della stessa. Il materiale derivante dalla demolizione venne utilizzato per l'edificazione di Villa Mirra. A oggi del castello, parzialmente restaurato e consolidato nel 2004, rimangono parte della cinta muraria, una delle porte di accesso e la torre di avvistamento e difesa, trasformata in campanaria nel XVII secolo. All'interno del fortilizio vi era un oratorio del XII secolo a servizio della corte e denominato S. Biagio in Castello. Altri link consigliati: https://www.gardatourism.it/rocca-castello-di-cavriana/, http://web.tiscali.it/conchiglie.sabbia/C_Cavriana.pdf, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MN360-00445/, https://www.youtube.com/watch?v=CJ5RV4eNF8o (video di Museo Archeologico Alto Mantovano Cavriana), https://video.gazzettadimantova.gelocal.it/locale/con-explora-alla-scoperta-dei-misteri-di-cavriana/89237/89645

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Cavriana, http://www.comune.cavriana.mn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=447:monumenti&catid=102&Itemid=460, http://www.parcodelmincio.it/pun_dettaglio.php?id_pun=1493

Foto: la prima è presa da http://cortetonolli.it/cavriana-2/, la seconda è del mio amico Claudio Vagaggini su https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/a.10157965195910345/10153354875020345

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