BOLZANO – Castel Flavon
Castel Flavon ( Haselburg o già Schloss Küepach ) è
un castello medievale in Alto Adige, nel comune di Bolzano. Il corpo del
maniero sorge su uno stretto sperone di porfido rivolto ad ovest e che prosegue
fino alla propaggine rocciosa settentrionale, a dominio del rione di Aslago.
Pare sia sorto sopra i resti di un castelliere retico, tra la fine del XII
secolo e l'inizio del XIII. I primi proprietari furono gli Haselberg. Già
allora la struttura disponeva di un muro perimetrale esterno sul lato sud-est,
il quale in alcuni punti corrisponde tutt’oggi alle mura attorno al castello.
Si presume che anche un mastio facesse parte della struttura a quel tempo, la
cui base è stata riscoperta al piano seminterrato dell’edificio. Passò poi di
mano in mano fino a quando, tra il 1475 e il 1541, i signori lo modificarono notevolmente
dandogli la conformazione attuale con la struttura a tre ali. La maggior parte
delle variazioni apportate all’epoca si è mantenuta fino a oggi. In ambito di
questi lavori sono stati aggiunti un padiglione con le doppie arcate nell’ala
est, un’ulteriore costruzione nell’ala nord del palazzo, le coperture della
costruzione ad ovest ed anche un muro di difesa é stato eretto nuovamente. Esso
delimita racchiudendoli i cortili anteriore e posteriore. Anche lo stagno
artificiale a monte del castello risale all’iniziativa dei Signori di Fiè. Tutte
le sale importanti del castello a tre ali vennero impreziosite con cicli di
affreschi che mostrano tra l’altro immagini di antichi imperatori e generali,
come anche delle scene dell’antico mito di Apollo. Fra gli autori va citato
Tilman Riemendschneider, conosciuto in Italia col nome di Bartolomeo Dill
Riemendschneider, il noto pittore originario di Würzburg attivo alla corte del
principe vescovo di Trento Bernardo Clesio. Nel 1880 un crollo provocò la
perdita delle pitture dell'ala settentrionale. L'ultima ristrutturazione, su
iniziativa degli attuali proprietari - i conti Toggenburg di Bolzano - e secondo
un progetto dell’architetto Dietmar Dejori, è stata effettuata tra il 2001 e il
2002, ed ha interessato l'intera costruzione, con il restauro delle ali est e
ovest e il ripristino dell'ala nord, per restituire al castello la forma
originaria a 3 ali. Tuttavia l’ala nord dei nostri tempi non raggiunge le
dimensioni dell’edificio al tempo dei Signori di Fiè. Sono inoltre venute alla
luce tracce della costruzione trecentesca, visibili nella sala sotterranea, come
ad esempio una cisterna per la raccolta delle piogge, ora collocata sopra la
cucina. Oggi il maniero è aperto al pubblico come ristorante e come luogo
adibito a seminari, congressi, feste e ricevimenti, come si può vedere dal
sito:
http://www.haselburg.it
http://www.haselburg.it
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