TEOLO (PD) – Castello di Speronella
Sulla cima del Monte Pendice si trovano i ruderi della medievale Rocca
Pendice (detta anche Castello di Speronella), mai espugnata, uno dei pochi
castelli europei eretti per volontà di uomini liberi, i cosiddetti "comitati".
Ceduta dal Vescovo di Padova nel 1161 al Barbarossa, fu fortificata
ulteriormente dal conte Pagano, legato all'imperatore. Qui egli avrebbe
rinchiuso a scopo nuziale la giovane Speronella dei Delesmani, figlia di Uberto
e Mabilia di Rolando, della quale si impadronì la leggenda trasformandola in
eroina della libertà comunale contro il vicario dell'imperatore, che fu poi
cacciato. A liberare la fanciulla nel 1165 furono i nobili padovani guidati da
Iacopino da Carrara, che assediarono e distrussero il castello, in seguito
ricostruito e cinto da doppie mura proprio dai Carraresi. La fortezza rivestì
un ruolo importantissimo nel XIV secolo nelle guerre tra signorie. Con
l'avvento della Serenissima Repubblica di Venezia (1405) venne trasformata in
prigione di stato. Divenne poi luogo di villeggiatura della famiglia Orologio (eredi
del costruttore dell'orologio di piazza Signori a Padova) che vi costruì (1605)
una casa ed una cappella, iniziata da Gaspare Orologio che, durante i lavori, morì
precipitando dall'alta parete rocciosa. Dopo questa tragedia, il castello venne
definitivamente abbandonato e lasciato in rovina. I suoi ruderi, rimangono
diversi muri ed una parte della torre, situati poco sopra alla palestra di
roccia, sono uno dei posti più incantevoli dei colli euganei. Inutile dire che
il luogo evoca antichi presagi e che sia davvero suggestivo, da molti ritenuto
anche abitato da spettri.
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