OROSEI (NU) - Torre Pisana
Capoluogo storico della Baronia
meridionale, Orosei si trova quasi in pianura, alle pendici di un colle
vulcanico sulla valle del fiume Cedrino. Già in epoca romana le fonti riportano
che nel golfo di Orosei vi fosse una stazione romana, "Fanum Orisi",
poi divenuta "Urisè" e successivamente Orosei. Un Portolano, datato
tra il 1250 ed il 1265, rappresenta un termine ''post quem'' per la creazione
dello scalo marittimo, prima compreso nei domini del sovrano d'Arborea, poi
passato nelle mani degli aragonesi. Nel periodo pisano pare che Orosei abbia
vissuto le pagine più significative della sua storia grazie alla presenza di un
porto abbastanza efficiente gestito da una colonia di mercanti pisani, diretti
da un console mercatore, che avevano una loro chiesa (Santa Maria del Mare) e
numerosi beni. In questo periodo divenne la sede principale della curia del
Giudicato di Gallura e fu dotato di un castello. Risalgono a quest’epoca la
torre di Sant’Antonio, Sa Prejone Vezza, la Parrocchiale di San Giacomo e di
San Gavino. Nel 1449 la zona fu acquistata da Salvatore Guiso che si
trasferì, dal castello di Pontes situato a Galtellì, definitivamente a Orosei
dando inizio alla costruzione dei famosi palazzi signorili ancora oggi presenti
a ben conservati nel centro storico. Il territorio venne sottoposto a frequenti
incursioni nemiche che lo saccheggiarono e lo distrussero. L’ultima di queste
sembra risalire al 1806 quando un esercito di circa mille uomini cercò di assalire
il paese di Orosei sorprendendo i suoi abitanti nel sonno. Grazie alla pronta
reazione di un cittadino forte e coraggioso, Tomaso Mojolu, che diede
l’allarme gridando “A morte i saraceni’’, gli abitanti uscirono dalle loro case
armati e combatterono coraggiosamente fino a quando i nemici non furono
costretti a ritirarsi. Tomaso Mojolu diventò un eroe popolare: il suo eroismo e
quello della popolazione fu riconosciuto dal re Vittorio Emanuele che ne
decantò il coraggio e l’audacia. Nell'abitato si trova il cuore medievale della
cittadina, dominato da ciò che resta del castello giudicale: la torre
restaurata e parte della cinta muraria medioevale. Attorno al mastio si trova
il quartiere di Palatzos Betzos, costituito dalle vecchie abitazioni e da una
serie di palazzi del XVI-XVII secolo. La torre, a pianta quadrata, nel corso
dei secoli ha subito pesanti rimaneggiamenti.
Fonti: http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17798&v=2&c=2488&c1=2124&t=1,
http://www.comune.orosei.nu.it/cultura/cultura.asp?id=9&ln=IT,
Foto: di Aldo Ardetti su http://it.wikipedia.org e da http://www.mondimedievali.net
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