venerdì 14 novembre 2014

Il castello di sabato 15 novembre






VENTOTENE (LT) – Castello Borbonico

Dopo la caduta dell'impero romano, solo una timida presenza di monaci benedettini, poi sostituiti dai cistercensi, abitò un'isola considerata improduttiva dai suoi molti padroni che si sono succeduti nel tempo. Soltanto nel 1731, con la morte dell'ultimo dei Farnese, l'isola passò piano piano sotto il dominio dei Borboni, che gettarono i presupposti per una sua nuova urbanizzazione. Nel 1768, sotto Ferdinando IV, si diede il via ad un progetto organico di urbanizzazione dell'isola affidato a due illustri tecnici: Antonio Winspeare e Francesco Carpi. La città borbonica si sviluppò intorno ai due edifici simbolo del potere: il Castello e la Chiesa di Santa Candida. Per entrambi furono pensate due belle vie di accesso: al castello ci si sarebbe arrivati tramite una via carrabile che, sovrastando l'antico camminamento romano, avrebbe percorso in salita ed in modo concentrico il Pozzillo per poi sbucare nella Piazza del Castello. Alla chiesa ci si sarebbe arrivati invece tramite una scenografica serie di rampe che dal Porto Romano avrebbe raggiunto la Piazza Chiesa. Attualmente il castello è la sede del Municipio di Ventotene e, dal 1983, del suo Museo Archeologico, ma la sua fisionomia originaria è stata alterata dalla sopraelevazione di due piani effettuata in epoca fascista per adattarlo meglio alla sua funzione di allora, che era di carcere, mentre la sua funzione originaria era quella di una fortezza come è testimoniato dal suo orientamento, che presenta uno "spigolo" alla marina di Cala Nave, per meglio resistere alle cannonate. Il piano seminterrato era adibito a cisterna e fognatura, il primo ad alloggio per i militari e il secondo ad alloggio per gli ufficiali e i funzionari del governo. Il Museo Archeologico espone un ricco patrimonio storico, artistico e ambientale.


Foto: una cartolina postale e di eternit su http://rete.comuni-italiani.it

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