PIOMBINO (LI) – Torre Mozza degli Appiani
Si trova nella parte meridionale del comune di Piombino, nella parte
centrale del Golfo di Follonica. La fortificazione costiera venne fatta
costruire dai signori di Piombino, gli Appiani, intorno al 1500, come torre
difensiva per sorvegliare l'arrivo dei minerali dall'Isola d’Elba.
Successivamente venne realizzato anche un attracco per lo sbarco della lignite.
La struttura si presenta come un imponente complesso in prossimità della riva
del mare, costituito da 3 corpi di fabbrica addossati tra loro. Esistono tre
parti costruite in epoche e fasi diverse. Il corpo di fabbrica che guarda verso
il mare, che costituiva l'antica torre di avvistamento con funzioni difensive,
si presenta a pianta quadrata; questa conformazione è riferibile alla prima
metà del XVI secolo, sia nei profili esterno ed interno che nei possenti
spessori murari, rispettando le caratteristiche più diffuse nelle torri
costiere dell'epoca. La rimanente parte della struttura architettonica è stata
aggiunta in aderenza al lato opposto che guarda verso terra; successivamente
questa stessa parte è stata interessata da un'ulteriore aggiunta formante una
palazzina. La scala esterna si articola nella parte intermedia della struttura
e conduce tuttora anche ai vari livelli che caratterizzano l'antica torre. Il
mare nelle vicinanze è molto particolare in quanto si trovano due profondità
delle acque causate da una strada romana (che segnava l’antichissimo percorso
della Via Aurelia) che affiora dalla superficie dell’acqua ad una decina di
metri dalla costa. Questo provoca un effetto di "piscina naturale",
un ambiente sicuro da onde e correnti anomale, che vengono fermate o comunque
rallentate dalla strada, dove tra l'altro è possibile osservare qualche
esemplare di piccola taglia della tipica fauna ittica di questo tratto di mare.
Per anni struttura ricettiva di tipo ristorativo, la torre è attualmente in
fase di restauro con l'obiettivo di trasformarla in un albergo. (ecco qui i
dettagli http://www.clc-coop.com/realizzazioni.php?id_menu=665&lingua=it ).
Come in tantissimi castelli italiani, anche a Torre Mozza pare sia stato
avvistato un fantasma. L’esperto e storico del territorio, Roberto Magazzini,
che da più di 20 anni studia la torre, in un’intervista riportata sul
quotidiano La Nazione afferma: “La fabbrica della torre che sicuramente poggia
sulle fondamenta di una torre pisana del XII sec. si divide in tre epoche
diverse. Quella verso mare fu ricostruita intorno ai primi del 1500 per
contrastare le incursioni dei pirati turchi e munita di feritoie per le
batterie dei cannoni e i primi archibugi. Verso la fine dello stesso secolo la
struttura viene ampliata dai principi di Piombino che costruirono l’attuale
parte centrale, aumentandone anche la guarnigione. Poi verso la fine del
Settecento viene aggiunta la parte finale verso terra. Il maniero fu
protagonista di epiche battaglie e assedi ad opera delle varie incursioni dei
pirati turchi che tra la fine del ’300 fino ai primi dell’Ottocento portarono
il terrore in Val di Cornia, al comando dei grandi ammiragli dell’impero
ottomano come il Barbarossa, Dragout, Occiali, e molti altri rinnegati
cristiani che fecero fortuna provocando il guasto sulle nostre coste. Da alcuni
anni la struttura è stata acquistata dalla famiglia Micaelli-Bussotti, che ha
avviato un interessante lavoro di restauro per farne una struttura ricettiva.
Durante le mie ultime visite alla torre ho raccolto testimonianze della
presenza del fantasma di u
na donna dai capelli mori in costumi antichi che ogni tanto farebbe
capolino dalle finestre e feritoie del castello. Alcuni
pescatori di Follonica sostengono che al calar del sole, la bella castellana si
affacci dal versante est della torre in diversi punti e che cambi di continuo
la sua posizione alle finestre». La signora Mirella Mirolli che ha gestito la
torre per più di 30 anni nella precedente proprietà ha affermato che in tanti
anni ha sentito il fantasma diverse volte. Il figlio Mauro addirittura una
volta, mentre si trovava solo nella torre, sentì porte che si aprivano e si
chiudevano. «La nipote Rosy, dipendente dell’attività mi ha raccontato –
ricorda Magazzini - che verso fine stagione di qualche anno fa, nella struttura
era presente una sola famiglia di turisti, e che una mattina all’apertura del
bar della torre gli ospiti le dissero che non avevano dormito molto perché
qualcuno fino alle prime luci dell’alba si era divertito a spostare mobili, ma
del personale di servizio quella notte non c’era nessuno”.
Fonti:
http://www.lanazione.it/livorno/un-fantasma-abita-nel-castello-di-torre-mozza-1.412395,
http://it.wikipedia.org
Foto: una cartolina della mia collezione edi Digitalsignal su http://it.wikipedia.org
Nessun commento:
Posta un commento