VENZONE (UD) – Fortilizio di Portis
Tra la fine del XVIII secolo e il 1814 la cittadina di Portis costituiva
comune indipendente, successivamente accorpato al comune di Venzone. L'11
aprile 1809 la cittadina di Portis è stata luogo di una battaglia napoleonica
dei francesi contro gli austriaci, conosciuta come la "battaglia di
Venzone" in cui gli austriaci persero 2.000 uomini. Il paese venne
completamente distrutto dal terremoto che colpì il Friuli nel 1976: l'intera
popolazione fu evacuata e trasferita un po' più a monte, dove venne fondato il
28 novembre 1981 il borgo di Portis Nuova, oggi nuovo centro della frazione. Il
centro storico, invece, ora noto con il nome di Portis Vecchia, conserva ancora
i ruderi dell'antica chiesa ed è considerato come un "paese
fantasma", in quanto gli edifici sono rimasti esattamente com'erano nel
momento del definitivo abbandono. Attualmente il paese viene utilizzato dalla
protezione civile e dai vigili de fuoco come luogo di esercitazione per
calamità naturali. In località
Portis, un chilometro e mezzo circa a nord di Venzone, sui due lati della
superstrada per Stazione Carnia, a difesa della strettoia fra il Tagliamento e
le pendici del monte Plauris, sotto la chiesa di San Bartolomeo, sopravvivono
due bastioni murati. Sono le parti superstiti di un antico sistema difensivo
che in modo efficace chiudeva e controllava la strada pontebbana, che un tempo
conduceva al Norico, biforcandosi a Carnia verso il Canai del Ferro e Tarvisio
da una parte e verso Tolmezzo, Zuglio e la Carnia, dall'altra. Forse iniziate
nel XV secolo, queste due strutture sono oggi isolate in un contesto che
comunque vede sparsi in questa fascia di territorio altri reperti murari
antichi, quali il Rivellino Veneziano situato sul colle della Nave, datato
1617; alcuni tratti di muraglia a Campo Castello; il fortilizio di Satimberch,
posto su un dosso roccioso, sopra l'abitato di Portis, nei pressi del monte
Plauris; il fortilizio di Pragel, a un chilometro circa a est di Venzone; gli
Spalti di Santa Caterina, lungo il colle omonimo, nei pressi della chiesa di
Santa Caterina, poco in alto rispetto a Venzone.
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