PIEGARO (PG) - Castello di Macereto
A 300 metri di altezza, lungo la
via Pievaiola, che collega Piegaro a Città della Pieve, si staglia il piccolo
borgo di Macereto. Immerso nel
verde dei boschi circostanti, Macereto è un modesto castello di poggio,
frazione del comune di Piegaro. Le notizie storiche reperite sono scarse e
riguardano principalmente la trasformazione da villa – ovvero centro
urbano non protetto da sistemi difensivi-, a castrum. Tale processo
avvenne nella prima metà del Quattrocento. Macereto compare infatti nell’elenco
delle ville di Perugia dell’anno 1282 e quindi in quello del 1370. Nella
seconda metà del Quattrocento però esso è annoverato tra i castelli del contado
perugino. Fu sicuramente costruito per proteggere il vicino paese di Piegaro dalle incursioni nemiche.
Probabilmente le sue mura difensive sono sorte attorno al Castello già nella
seconda metà del Quattrocento, quando il luogotenente Ciarpellone saccheggiò il
vicino borgo di Piegaro e il
castello. A seguito delle battaglie nella prima metà del XV secolo,
la comunità ottenne da papa Eugenio IV (anno 1444) l’estinzione di un grosso
debito che gli abitanti, insieme a quelli di Piegaro, avevano contratto con la
Curia, nonché esenzione per tre anni da ogni tassa. Ancora nel 1452, Macereto
chiese ed ottenne dal pontefice Niccolo V alcuni privilegi volti a risollevare
l’economia del borgo. Questo insediamento torna ad essere nominato nella
revisione territoriale del 1817 da parte dell’amministrazione pontificia: esso
è indicato come appodiato del Comune di Piegaro. La chiesa parrocchiale si
trovava fuori le mura, in cima al colle denominato Petroso e oggi indicato con
il toponimo Sant' Angelo. Essa, che aveva pure il titolo di pievania (possedeva
una fonte battesimale), era intitolata a San Michele Arcangelo. All’interno
delle mura di Macereto si trovava in precedenza un altro edificio religioso,
dedicato a San Pietro. Il locale di questa che è oggi una ex chiesa, è
utilizzato per incontri aperti a tutta la comunità. Vale la pena visitare anche
la vicina chiesa della Madonna delle Grondici. Sul castello di Macereto
si racconta che sia infestato da una schiera di antichi uomini d’arme: in fila
per due, come un plotone, scendono una scalinata. Questa discesa è
caratterizzata da elementi molto particolari che fanno diventare questa
apparizione molto tenebrosa e paurosa. Si dice che queste figure “umane”
abbiano occhiaie vuote e immagini scheletriche. Si hanno pareri discordi
su che tipo di uomini di guerra siano questi spettri; i resoconti sono
poco precisi e nessuno ci fornisce una spiegazione “certa” sulla loro identità.
Ci sono infatti due opinioni avverse: da una parte ci vengono descritti come
guerrieri medievali, dall’altra come militari di un tempo a noi più vicino. Il
fascino misterioso di questi fantasmi deriva anche dal nome della zona dove fanno
le loro apparizioni: Poggio delle Forche. Forse questo riferimento si imputa ad
eccidi o esecuzioni di giustizia che però non hanno conferme storiche. Sono
fantasmi di tali omicidi? Non è dato saperlo. Però questo luogo è molto vicino
a Città della Pieve, dove si trova la rocca in cui Cesare Borgia scannò
Vitellozzo Vitelli. Tale omicidio accadde durante una cena organizzata dallo
stesso Cesare in cui invitò Vitellozzo allo scopo specifico di ucciderlo. Lo
stesso Niccolò Macchiavelli ci racconta che Cesare diede del veleno a
Vitellozzo, che però non voleva morire. Dato che il veleno non gli faceva
nessun effetto l’impaziente padrone di casa, Cesare, aggredì l’ospite,
Vitellozzo, pensandoci lui stesso ad ucciderlo scannandolo. Difatti questa zona
ha sempre un vago riferimento alle funeste imprese del famosissimo Duca
Valentino, Cesare Borgia. Che sia questa l’origine delle apparizioni dei
misteriosi cavalieri? Purtroppo di certezze (se di certezze in un ambito così
controverso delle menzioni umane si può parlare) ce ne sono davvero poche o
quasi niente, sta di fatto che l’apparizione di tali uomini armati ha
alimentato la fantasia di molti appassionati di questo genere. A tale proposito
un gruppo di persone coinvolte da questo genere di apparizioni ha fatto un
resoconto in cui si descrive la discesa di questo plotone dalla scalinata
principale del castello con immagini scheletriche e occhiaie vuote. Purtroppo
questo antico maniero ora è nascosto all’occhio dei curiosi in quanto la
famiglia attualmente proprietaria dello stesso si è rinchiusa nella sua
privacy. Verso la fine degli anni ’70 il castello è stato centro di moltissime
apparizioni spettrali. In alcune di esse appariva in maniera chiarissima una
soldatesca in abiti medievali che scendeva le scale principali: un punto a
favore di chi sostiene l’antichità di tali soldati spettrali. Non si hanno
prove scritte di apparizioni che vanno molto al di là col tempo ma c’è chi dice
che tali visioni risalgono ad epoche post-medievali. Nonostante le poche
“prove” su questi fantasmi il fascino del luogo dove è posto questo castello ha
reso tale leggenda molto più forte e ha attirato gente curiosa del genere. E’
un peccato non poterlo visitare ma con gli occhi della immaginazione possiamo
anche noi rivivere questa apparizione.
Fonti: http://www.umbria.ws/content/macereto-piegaro,
http://www.comune.piegaro.pg.it/turismo-e-cultura/luoghi-di-interesse/macereto,
http://www.diarionet.info/il-castello-di-macereto-fantasmi-in-umbria/, http://www.alcastellodeicavalieri.it/home/un-po-di-storia
Foto: entrambe da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-macereto-piegaro-pg/
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