ISOLA DELLA SCALA (VR) - Torre scaligera
I primi insediamenti risalgono all'età del Bronzo e si sono ampliati durante
la dominazione romana e con la costruzione della via Claudia Augusta. Nel
periodo medievale si registra l'insediamento di monasteri benedettini, che
lavorarono alla bonifica del territorio agricolo. In epoca comunale il
territorio appartenne quasi interamente ai conti Bonifacio di Verona e fu
chiamato "Isola dei Conti". Nel XIII secolo il paese venne
assoggettato dagli Scaligeri, i quali rafforzarono le difese sul fiume Tartaro.
A testimonianza della loro presenza, resta oggi una
Torre mozzata
chiamata, appunto, "
Scaligera", fatta erigere da Mastino II della Scala
nel 1136, come difesa contro le incursioni dell'allora nemica Mantova, e
facente parte di un complesso difensivo molto più esteso, che partiva dal lago
di Garda ed andava fino ad Ostiglia: il cosiddetto Serraglio Veronese. La Torre
Scaligera sorge in riva al Tartaro, sulla strada per Vigasio.
Unico resto di un preesistente castello, serviva
a controllare l'accesso al paese ed era costituita da tanti pianerottoli in cui
alloggiavano i soldati, affiancata da un rivellino munito di due ponti levatoi,
dal momento che un tempo il Tartaro circondava completamente la costruzione. Nonostante
le esigue dimensioni della torre, la fortificazione di Isola della Scala era
sufficiente per frenare le offensive provenienti dal mantovano in quanto era
collocata nell’unico punto di guado tra le acque del fiume e la zona a quei
tempi paludosa. Un esercito avrebbe dovuto passare proprio sotto le mura della
torre e non avrebbe avuto scampo. La torre era costituita da cinque livelli ed
aveva poche finestre. Solo il primo piano e l’ultimo avevano un soffitto a
volta, mentre gli altri erano soppalcati in legno. La cosa interessante è che
le scale di comunicazione tra un piano e l’altro erano esterne e retrattili e
poggiavano su grossi mensoloni di pietra, ancor oggi visibili, ciò permetteva
di impedire agli assalitori di raggiungere i piani più alti. E’ da notare la
costruzione degli angoli esterni della torre: una serie di mattoni in cotto e
ciotoli disposti a “dente di sega”, uno stratagemma architettonico tipico degli
scaligeri che dava maggior solidità alle pareti angolari. Altra caratteristica
singolare è data dalla forma dei merli presenti in cima alla torre che erano a
coda di rondine (ghibellini). L'attuale struttura muraria in cotto è stata in
gran parte restaurata nel 1839, ed una lapide murata sopra il lato ovest del
rivellino ci ricorda quell'intervento (MDCCCXXXIX hoc collabefacturo renovatum
comunitatis aere). Con gli Scaligeri il territorio assunse il nome definitivo
di "Isola della Scala". Con la conquista della Serenissima Repubblica
di Venezia ci fu l'insediamento di molte famiglie veneziane, che provvidero
alla costruzione di opere di idraulica e d'arte. Lo stesso nome fu mutato in
"Isola di San Marco", ma non ebbe molta sorte nell'uso perché gli
abitanti della cittadina rimasero sempre legati all'antico nome sin da
ripristinarlo al tramonto della dominazione. Durante il periodo napoleonico,
Isola della Scala perse la sua autonomia, a favore del distretto di Villafranca,
ma tornò ad un ruolo di primo piano con la dominazione Austriaca. Per approfondire,
suggerisco la lettura della seguente pagina: http://www.scaligeri.com/index.php/isola-della-scala
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_della_Scala, http://torrescaligera.it/service/la-torre-scaligera/,
http://www.comune.isoladellascala.vr.it/index.jsp?code=100, http://www.tourism.verona.it/it/cosa-fare/arte-e-cultura/forti-rocche-e-castelli/torre-scaligera-di-isola-della-scala
Foto: di Fabio Carlo Sansoni su http://www.scaligeri.com/index.php/isola-della-scala
e da http://www.lamescaligere.it/foto/Ricerca/Isola%20della%20Scala/Torre%20scaligera.jpeg
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